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20-05-2006, 23.09.29 | #31 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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PIU' REALISMO
Caro Justinian,
ti dico chiaramente che , quando incontro su un forum, persone che dicono cose come te, mi sento a disagio. E mi sento a disagio con un popôlo, che pure era il mio, ma che sta tanto nelle nuvole da parlare troppo spesso di teorie,... di definizioni, .....di totalizzante... Con tutte i malfunzionamenti o non funzionamenti che avete in Italia, sarebbe ora che vi svegliaste e diveniste realisti. Che guardaste il mondo come é divenuto (= se non sei efficiente o di qualità adeguata, non mangi). Tre avvenimenti dalla cronaca recente: - le difficoltà della FIAT e dell’Alitalia sono venute alla luce recentemente; - le seconde sono state recentemente legate ad un calo della domanda; - dati Istat recenti indicano la produzione industriale in calo del 2.8 % rispetto al 2003.. Il sottoscritto, che vive a Parigi da venti anni, ha occasione cinque o sei volte l’ anno di andare in Italia. Da dieci anni preferisce Air France ad Alitalia. Motivi: la qualità e l’ affidabilità del servizio Alitalia, non sono sempre a livello europeo. L’ evoluzione della società italiana continua. Troppo spesso in negativo. Senza che si facciano sforzi sufficienti per aprire gli occhi. Se ci togliessimo le lenti ideologiche (destra, sinistra) e guardassimo con qualche grammo di realismo la povera realtà di tutti i giorni, faremmo un primo passettino in avanti. La povera realtà sociale italiana é sotto gli occhi di tutti, almeno in termini di problemi irrisolti. Quanto alle cause di tanto disastro, é un po’ meno evidente scovarle. Ma, cercando cercando.... esse si possono individuare. Un altro cittadino europeo si sarebbe già posto il problema alle prime avvisaglie del rapido declino. Ma, gli Italiani sono flessibili... Non solo, sono anche rassegnati. Per trovare le cause del degrado diffuso, una sola, io credo sia la strada sicura: esaminare il divario, che é in accelerazione, fra Italia ed Europa. La società italiana di oggi: - accetta di vivere nella confusione, senza regole (che siano accettate da tutti); - considera l’ incertezza del diritto nella vita civile come routine; - é rassegnata alle sopraffazioni, alla superficialità, alle improvvisazioni, alle leggerezze, in particolare da chi riveste responsabilità pubbliche; - finge di credere che la diffusione del degrado possa arrestarsi da sola. Infatti non si discutono seriamente contromisure efficienti. E’ illusorio pensare di conservare il Paese nel gruppo dei Paesi industriali, se restano inalterate le attuali fondamenta della società. E’ necessaria un’ attenta riflessione, per individuare le cause scatenanti del degrado e per definire gli strumenti necessari per poter gestire un Paese a livello europeo. Qualche elemento di base del degrado. - Democrazia italiana: i cittadini italiani credono che basti votare ed avere una costituzione, per poter affermare di essere in democrazia. La realtà: leggi e costituzione sono raramente e occasionalmente applicate. Nella confusione e....secondo il caso particolare.Comunque esse stanno nelle biblioteche, come raccomandazione....... Ne risulta talvolta una lotta di tutti contro tutti. All’ italiana. - La plutocrazia al potere é composta di grandi padrini, piccoli ras, affaristi , loschi figuri. Gente che fa e disfa i mazzi. Decidono sulle risorse pubbliche in base ai rispettivi interessi particolari. E gli altri cittadini ? Tanti fra essi, rassegnati, sperano e aspettano di essere messi nel buon mazzo. Magre speranze...... Perché le speranze di sistemare l’ Alitalia, di salvare la FIAT, di diminuire le tasse (ma anche mantenere gli impegni presi con tanta baldanza), di far funzionare le gestioni e i servizi nazionali, sono speranze che si possono proporre, in Europa, solo agli Italiani ? Altri popoli europei, dotati di un po’ di realismo, di capacità di riflessione, di analisi critica, di un po’ di buon senso, di molta serietà (tutte cose che non si trovano sulle bancarelle dell’ assurdo italiano), non si farebbero abbagliare da speranze inutili, da specchi per le allodole cosi’ diffusi. Ma verificherebbero se ci sono gli strumenti, per realizzare gli obiettivi sbandierati. Perché i su elencati obiettivi sono speranze inutili ? Per tentare di rispondere a cosi’ difficile domanda, occorre munirsi di una forma mentis europea (cioé obiettiva) e fare un passo indietro dicendo a voce alta: “Verità, realismo, buon senso, saltami addosso”. Le speranze inutili possono portare disillusione, perdite di tempo, peggioramento delle situazioni, cancrena delle malattie sociali. Sgombriamo il campo della situazione sociale degradante dalle speranze inutili. Se confrontiamo, per il recente passato, gli obiettivi pubblici dichiarati con baldanza con i risultati ottenuti, avremo una buona lista di speranze inutilmente proposte e puntualmente disattese. Cerchiamo allora la verità, soprattutto sulle cause del degrado sociale italiano. Il quale continua senza sosta né pietà, da alcuni lustri. Seminando confusione, insuccessi, delusioni frequenti. Le evoluzioni sociali, la degradazione e il peggioramento dei comportamenti italiani, in tante regioni, in tanti settori, hanno già determinato: - perdite di efficienze diffuse in tanti settori; - calo di competitività e affidabilità del prodotto italiano; - calo della qualità di alcuni servizi offerti al cittadino italiano, i quali hanno, anch’ essi, un impatto sulla competitività del “made in Italy”. E’ vitale individuare le cause primarie della deriva. Le prime analisi a largo raggio in tal senso sono pubblicate in: http://angrema.blogspot.com http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/ In tali analisi viene discusso il cocktail 'Indifferrenza", che gli italiani sono abituati ad assaporare un giorno si ed uno no. Esso é stato perfezionato negli ultimi decenni, ma i suoi componenti erano già visibili nel dopoguerra. I componenti del micidiale cocktail”Indifferenza” determinano la rarefazione delle azioni costruttive ( soprattutto nel settore pubblico) e, in secondo luogo, innescano talvolta il gioco dello scarica-barile, il quale viene iniziato ogni volta che una situazione difficile richiede una decisione urgente. Esse inoltre fanno fuori ogni speranza di aggiornamento delle strutture pubbliche obsolete. Un’ insalata di fattori e comportamenti da paese arretrato sono offerti dal sistema pubblico ai cittadini, come piatto quotidiano. Che viene digerito con noncuranza, faciloneria, assuefazione e diabolica tolleranza. E con sorpresa degli emigrati. Diabolica é la tolleranza quando essa impedisce di aprire gli occhi, di esaminare realisticamente i problemi e di individuare le misure correttive necessarie per invertire la tendenza al degrado strisciante. Lo Stivale visto dall’ Europa Abbiamo banalizzato l’ imbroglio. Scambiato l’ inosservanza della legge con una marachella. Abbiamo escluso dal Paese le stesse virtù civiche che, diffuse in altri Paesi, ne permettono la gestione corretta. Abbiamo per decenni ignorato la necessità dell’ organizzazione, che é una qualità necessaria ad una vita civile efficiente. Risultato: la qualità della vita sociale italiana. Abbiamo ritenuto, nel settore pubblico, non necessaria la responsabilità del proprio operato. Abbiamo considerato lecito l’ interesse privato in atti d’ ufficio. Risultato: abbiamo scelto di imboccare la strada del terzo mondo. Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr Parigi (consulente in Telecomunicazioni, ex funzionario europeo) (disponibile per una presentazione delle cause del degrado italico) P.S. SVILUPPO. Non c’é sviluppo e sottosviluppo. Ci sono invece comportamenti che impediscono o che favoriscono lo sviluppo. Essi sono inegualmente distribuiti nelle diverse società (Peyrefitte, nel “La societé de confiance”). P.S. Le linee direttive del programma necessario e urgente per la società italiana (un nuovo patto sociale da definire), il quale permetta al Paese di divenire una società europea a pieno titolo, capace anche di sviluppare un’ economia fiorente (dopo gli sforzi necessari), sono già pubblicate. Gli interessati me ne chiedano copia o le coordinate Internet. |
21-05-2006, 03.54.05 | #32 | |
iscrizione annullata
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Re: PIU' REALISMO
Citazione:
Tutto giusto e condivisibile. Ma ora basta: smettiamola di compiangerci e lamentarci. Questo sembra il vizio comune degli italiani, ma non solo, è anche quello di alcuni altri popoli slavi: smettiamola e basta. Basta con le recriminazioni: questo paese ha bisogno di una drammatica "doccia fredda". Non una semplice "crisi", ma un disastro radicale, di questo ha bisogno l'Italia. Occorre agire nei confronti degli stranieri, affinchè cooperino alla messa "in mora" del paese, unica modalità salvifica delle risorse umane e buone della patria. Occorre mettere il regime di fronte alle sue responsabilità: che sono quelle di decenni di amministrazione pubblica fondata non sul merito e sulla lealtà, ma sul sostegno alla "Moggi" in vista della conquista e del preservare il potere. E' necessario sbugiardare ed avvilire il regime: questo può essere ottenuto esclusivamenter attraverso l'influenza sull'opinione pubblica europea (lo sguardo d'oltreatlantico pare, al momento, distratto). Dunque, agisci anche tu: se il tuo intento non è, semplicemente, recriminatorio e paranoico, sappi che puoi far del bene al futuro dell'Italia. Dissuadi francesi dal riporre fiducia nel regime che lo governa, persuadili ad abbandonare ogni investimento in beni dello stato italiano: si può fare, anche con le semplici "gestioni". E' sufficiente proscrivere investimenti "gestionali" affidati a titoli, strutture, investitori istituzionali operanti in Italia. |
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21-05-2006, 11.45.58 | #35 |
L' Emigrato
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SONO MOLTI ANNI ...
Justinian,
cerco di spiegarmi, ma ti propongo per un dialogo di scrivere al mio indirizzo. Sono quasi dieci anni che cerco di lavorare per un Paese confuso e senza capacità di dialogare costruttivamente. Per ricostruire il Paese é NECESSARIO CONOSCERE LE CAUSE DEGLI IMMENSI SPRECHI E INEFFICIENZE. Cose che io ho approfondito per dieci anni.... I motivi primi per cui , oggi, in Italia non si ragiona più é che il 90 % degli Italiani (temo, ma non so bene) non ragiona più su fatti concredi e accertati, ma perde tempo ed energie a dialogare con venditori di fumo, su accuse o idee vaghe. Si tratta della MORTE DEL BUONSENSO E DEL REALISMO. Non é solo mia opinione, ma di tanti emigrati. Poi vai a leggere i giornali europei cosa dicono ........ I venditori di fumo hanno successo perché gli Italiani (ma anche i Francesi e i latino-amer.) si lasciano accecare da ideee, senza guardare la realtà dei fatti. Geni latini o forse spagnoleschi (del 17 secolo). Forse hai notato che da qualche anno la stampa italiana ha preso l' abitudine di raccontare le accuse, rinunciando ad accertare la verità (cosa che si fa in U.E. e si faceva un po' in Italia venti anni fa) Le ragioni del fatto che la società italiana ha perso la bussola sono una ventina almeno. Se vuoi sapere di più, potresti farmi domande... IL SISTEMA ITALIA GIRA, GIRA E GIRA ……. La società italiana gira a vuoto, in parecchi settori. Gira, da anni, attorno ad una grande stele, su cui é scritto a grandi lettere : « INEFFICIENZA, CASINO, CONDIZIONI DI VITA ». Il terreno su cui gira é un pantano melmoso, vischioso, talvolta nauseabondo. Lontano da tale pantano c’ é un terreno speciale, riservato a gente speciale, i Commedianti dell’ Arte Politica. Anche loro girano in tondo, vorticosamente, attorno ad un’ altra stele, su cui é scritto: “Lotte di potere, in tutte le direzioni. Parole al vento, in direzione degli elettori, che ci credono...”. I due terreni sono separati migliaia di km, né sono connessi da servizi postali o informatici. Quando sei stato cooptato nel terreno speciale dei venditori di fumo, non accetti di mischiarti col volgo. Né senti l’ opportunità di collegarti o ascoltarli, quelli del volgo. Tanto quelli, il voto te lo danno lo stesso... Davanti a voi due strade: - vi fidate dei politici; la destinazione finale del sistema Italia sarà il terzo mondo; - aprite gli occhi; in tal caso fatevi aiutare da valutazioni realistiche, che troverete su: - WWW.INIZIATIVAEUROPEA.ORG ; dentro la sezione ECONOMIA le valutazioni fatte da emigrati esperti; - oppure http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/ Ci sono anche le Lettere dall’ Europa di Antonio Greco. Il quale ha lavorato in giro per l’ Europa per trenta anni e vive in Francia da venti anni. Antonio Greco angrema@wanadoo.fr (disponibile per una presentazione delle cause del degrado italiano) --------------------- P.S. Un invito. Provate a copiare ai vs amici questo testo ? Ho raggiunto la convinzione, sulla base dei contatti numerosi e frequenti in Italia, che: - gli Italiani non hanno la capacità di uscire dai loro guai; infatti non sanno quali ne sono le cause primarie (i loro costumi, un tantino deviati); - le nuove abitudini fan si che gli Italiani abbiano spesso VISIONI DISTORTE SU UNA GRAN PARTE DEI PROBLEMI SOCIALI. NON hanno cioé la VISIONE LUCIDA....; si limitano alle verità di parte, che sono cangianti a seconda del clan... - tali condizioni sono perfette per un viaggio sicuro e rapido verso il terzo mondo. - una via di uscita esisterebbe: farsi aiutare dagli emigrati in Paesi avanzati..... Antonio Greco angrema@wanadoo.fr |
21-05-2006, 11.47.25 | #36 |
L' Emigrato
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IL MALE OSCURO
(Il buio dentro di noi)
Uno Stivale ingessato, incerto, confuso, arretrato, scasciato, demotivato, imbrogliato, annebbiato, sdrucito, sdrenato, inceppato, sfessato ............................ svogliatamente, decide di fare, forse, qualche riforma. Si spera che le riforme non siano ad personam, che siano efficaci, e fatte con realismo e serietà. L’ Italiano tipo di inizio secolo, un po’grigio, un po’ addormentato, talora sfinito , sgovernato, rassegnato, malandato, non ha ancora capito l’ essenziale: che il Male Oscuro sopravvenuto ha cancellato la riflessione lucida, messo in dubbio le capacità di gestione rigorosa, addormentato la determinazione, sfiaccato le strutture dello stato, deviato le formae mentis........... Mala Tempora currunt. La speranza, che in genere é l’ultima a morire, é ormai sotterrata.......... vista l’ insipienza, la leggerezza, le difficoltà degli Italiani di .......... guardare in faccia la realtà. Realtà, che é piuttosto grigia. Si spera che non diventi nera. Realtà che si potrebbe meglio capire, con molti sforzi, senza i soliti paraocchi, con un po’ di buon senso, con un po’ di chiarezza mentale, ma soprattutto guardando all’ Europa. Ci ho messo un po’, forse ho trovato. Ho scovato una Causa primaria, generatrice (con altri fattori) dei tanti disfunzionamenti e grippaggi del sistema Italia. Una società ove son troppo frequenti: ruote inceppate, pantani diffusi, meccanismi obsoleti. Ma quali sono le caratteristiche sociali del sistema Italia ? Dal di fuori si vede una società ove: a) l’ ipocrisia é stata elevata al rango di qualità diffusa; b) il doppio linguaggio, la tripla verità, son divenuti condizione di vita; c) l’ irresponsabilità, l’ approssimazione, la complicità sono divenute aria che si respira. Una società simile (l’ eccezione in U.E.) ha celebrato i funerali della Verità (quella che ha due catteristiche: l’ unicità, la chiarezza). A causa della scomparsa della Verità, nella società va scomparendo anche, in ambito sociale, il realismo. Il problema sembra legato al fatto che la cosa non è notata. Per cui, ufficialmente, il realismo è sempre presente…….. Quando non c’ é più realismo, che é sostituito da un po’ di faciloneria, in una società puo’ succedere che i principi enunciati, le leggi decise, gli obiettivi dichiarati, rimangano sulla carta. Per mancanza degli strumenti di applicazione degli stessi, sociali o mentali. Ecco il nostro problema: prendiamo la decisioni sociali, come se questo bastasse. Dimenticandoci, per mancanza di realismo e di riflessione lucida, di individuare i relativi strumenti applicativi. Guardiamo la società italiana di oggi. Qual’ é il tasso di successo di tante belle decisioni annunciate ? A ognuno la sua risposta. Poi il diffondersi di meccanismi arrugginiti nella società. La qual cosa ha portato un popolo facile e flessibile ad adattarsi al doppio scenario: uno stato che funziona male (sempre peggio), ma a cui si è rassegnati, ed una rete di allacci personali, informali se non nascosti, più capaci di levarti d’ impaccio. Alcuni poteri emigrano, sempre più, dal primo al secondo scenario. Purtroppo, simultaneamente, il sistema Italia comincia ad essere incerto, poi inaffidabile, insicuro. Un sistema sociale cosi, in un Paese realista, sarebbe rimodernato, perfezionato, migliorato. Ma la stessa cosa non può avvenire in un Paese ove il realismo e la coerenza si sono nascosti, in anfratti inaccessibili. L’ incertezza attuale del sistema Italia, gli intoppi, i grippaggi, gli imprevisti, derivano, fra l’ altro anche da questo: i poteri dei clans, delle cordate, delle gangs talvolta, non sono sempre compatibili, né fra loro né col sistema sociale del Paese. E purtroppo essi sembrano in aumento. In un Paese che perde colpi, tanti cercano un riparo, una sicurezza. E’ umano. E, a chi cerca una cordata sicura, un riparo, i poteri nascosti offrono, sornioni, un appiglio. Chiedendo in cambio un voto o un gruppo di voti, un lavoretto, un’ associazione. Conseguenze ovvie: inefficienze, aumento degli insuccessi sociali, aumento dei costi, perdita di competitività. Se il potere è in grado di deformare la verità, di offrire un’ altra versione della stessa, di nascondere i propri obiettivi (inclusa la lunga conservazione del potere), allora siamo caduti in basso: allora siamo sull’ orlo del burrone latino-americano…… Pretendere, in un quadro sociale simile, di continuare ad essere competitivi: sembra questa la sfida attuale del sistema Italia. La cosa si può valutare in due modi: da Italiani, si dice “speriamo di farcela”, è ciò che si può dire quando non c’ è realismo, quando non si discutono le correzioni necessarie (per divenire un Paese europeo, maturo, efficiente). Da europei si direbbe invece: andate a comprarvi il realismo in Europa, allora ci sarà, forse, un po’ di speranza. A fronte di una sfida simile, troppo difficile per un popolo immaturo o incapace di progettarsi un futuro, si diffondono: insoddisfazioni, scetticismo, incertezze, sfiducia e... disoccupazione. Non é questo lo scenario che spingerà investitori e imprenditori a restare in Italia...... Le prime valutazioni sulle Cause del degrado italiano sono nelle Lettere dall’ Europa, su: http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/ Si tratta delle Lettere dall’ Europa di Antonio Greco. Il quale ha lavorato in giro per l’ Europa per trenta anni e vive in Francia da venti anni. La stoltezza ha piedi leggeri e non sfiora la terra, ma cammina sulla testa degli uomini, per la loro rovina. Se li prende uno a uno, quando più le piace (L’ Iliade, Omero). “Al posto delle leggi, abolite, se dipendesse da me, ne metterei una sola”, disse Grascia. “Perché nessuno più si lamenti, basterebbe, ..... , questa sola legge: Ogni Italiano ha il diritto di andarsene” (da “Vino e Pane”, di Ignazio Silone). Antonio Greco angrema@wanadoo.fr P.S. Diogene, colla sua lanterna, ha girato a lungo per il Bel Paese. Sta ancora cercando la serietà, il realismo, la riflessione obiettiva. In compenso ha trovato che la superficialità, nella società, non é un demerito; ed anche che alcune verità cambiano di colore ogni giorno. Ha poi scoperto che la società italiana é più capace di distruggere che di costruire. Sembra proprio che abbia smesso di cercare.... MEMENTO. Giugno 1943, il Corriere della Sera pubblica il fondo del dirett. Mario Borsa, che parla del referendum sulla monarchia. Esso finisce con questo paragrafo. Citazione: "…. Paura di che ? Del famoso salto nel buio ? Lo credono i nostri lettori: il buio non è nella Repubblica o nella Monarchia. Il buio, purtroppo, è in noi, nella nostra ignoranza, o indifferenza, nelle nostre incertezze, nei nostri egoismi di classe o nelle nostre passioni di parte". Fine della citazione. Mario Borsa non immaginava, pubblicando tale frase, che essa sarebbe stata molto più appropriata per la società italiana dell’ inizio del XXI secolo. Lo ha capito ora, dall’ altro mondo. |