ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
19-04-2006, 10.58.28 | #53 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
|
Citazione:
Ciao Mary, Stai tranquilla, appena verrà approvato il governo Prodi, i sostenitori dell'attuale ex-governo si ridurranno alla grande. Anche alla caduta del fascismo non c'era più nessun fascista. Gli analisti stranieri vedono proprio in questo la causa della situazione attuale in Italia (anche se a molti sono comodi i giochetti di B. e stanno ipocritamente a guardare senza agire). Il ripulisti necessario non era stato fatto nell'amministrazione. Si sono puniti quei poveretti che erano stati bambini impotenti durante gli anni della propaganda, ma non gli artefici (che per me sono sempre persone con grandissime carenze affettive) che non hanno permesso la creazione di una sana e giovane repubblica. E' per questo che io credo che bisogna essere molto fermi contro la grande coalizione. Se ho capito bene hai anche tu una bella famiglia, allevata con sani principi educativi. Io credo che il nostro esempio, anche di impegno civile, possa essere la cosa migliore e più solida che possiamo offrire a tutti quelli che ci stanno intorno. E' interessante entrare nelle storie personali della gente. Queste spiegano i loro comportamenti molto più delle teorie. In questo dialogo io credo. |
|
19-04-2006, 11.25.23 | #54 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 02-02-2004
Messaggi: 154
|
Certamente il fenomeno Berlusconi incide profondamente molto sugli italiani.
Quando ci furono le elezioni del 2001,parlando con la gente,molti mi risposero sul perchè votavano Berluscono. Molti mi disserò"Tanto vincerà cmq lui"!!!!! Io lo chiamo <sindrome da rassegnato>,milioni di "rassegnati"fanno 1 vincitore. Dissi già allora"Ha vinto l'imprenditore"?Adesso avranno la peggio gli operai! Quest'anno,ho chiesto di nuovo,anche a chi fa l'imprenditore. Molti si bevano le promesse,ma quello che incide maggiormente,è la capacità dialettica che il Berlusconi ha sul uomo comune...sopratutto poco acculturato. Tutta quella gente,che non legge,vede solo tv spazzatura...totalmente disinformato.Secondo me non molto diverso,di quella gente che acclamavano Hitler,e Mussolini. Perchè durante quei regimi,c'erano sempre le eliminazioni fisici degli intelletuali. Gli imprenditori sopratutto di piccolo calibro,sono convinti che chi è riuscito a diventare cosi ricco,conosce il segreto per dare la strada anche a loro. Come da sempre,la sinistra appartiene all'operaio,e gli intellettuali.....almeno è questa la mia impressione. Tra parentesi.....Il presidente della repubblica Chiampi,ha confermato la sua volonta di non accetare più un altro incarico. |
19-04-2006, 12.31.37 | #55 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
|
Prepotenza ideologica
Dunque, riassumendo, secondo il punto di vista degli unionisti, questo è il ritratto dell'elettore italiano che sceglie il centro-destra:
1) "poco acculturato", ossia privo, immagino, di buone ed intelligenti letture; 2) ipocritico, ossia soggetto ad una facile influenzabilità mediatica; 3) massificato, ossia incapace di correr da solo, ma amante del consenso della folla; 4) affetto da "culto dell'immagine", ossia, suppongo, sadico-anale e, probabilmente, afflitto da un omosessualità latente ed inespressa; 5) vigliacco, perchè disposto a rimangiarsi tutto nel momento in cui il vento cambi direzione; 6) meschino, perchè curatore esclusivo dei suoi interessi particolari, e incapace di estendere il suo sguardo sulla società intera; 7) illuso e credulone, poichè prono al miraggio di poter seguire l'esempio del leader maximo nel suo piccolo e modesto orticello. Potrò essermi dimenticato qualcosa, ma già questo basta per disegnare un giudizio preciso di quella che è la angolatura intellettuale di chi aderisce al centro-sinistra. Replico, quindi, per par condicio, punto su punto. Questo il ritratto dell'unionista, visto attraverso le stesse lenti, ma da opposta angolazione: 1) pseudointellettuale, ossia arricchito di letture buone, ma disorganiche, rapsodiche e incomplete, e rese vane dalla mancanza di un solido impianto ideologico e concettuale; 2) monotematico, ossia dominato dall'ossessione antiberlusconiana; 3) ammassato e trinariciuto, ossia "consegnato" alla vulgata socio-politica dei suoi Soloni; 4) afflitto da "invidia sociale", ossia fissato allo stadio orale, bramoso, cioè, del male altrui assai più che del bene proprio; 5) perfido, e sempre pronto a spargere zizzania sull'avversario come una vecchia zitella destina il suo impotente risentimento contro l'ingenuità degli innamorati; 6) inetto a curare gli interessi propri, e dunque in perenne attesa di chi se ne occupi per lui; 7) adolescente fossile, colto dall'ultima glaciazione nell'atto di maturare, e dunque velleitariamente pronto a cogliere ogni occasione buona all'ubriacatura narcisistica ed istrionica del girotondismo e del pacifismo goliardico. Tanto dovevo, per opportuno contrappeso. |
19-04-2006, 12.54.02 | #56 |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
|
Weil, ti faccio rispondere da Ennio Flaiano un cui articolo ho trovato alcuni minuti fa su Politikon.it
Mi sembra non occorra molta fantasia, o cmq nn sia difficile, sostituire il termine Fascismo con quello più attuale di Berlusconi. -------------------------------------------------------- Il Fascismo conviene agli Italiani perchè.. di Ennio Flaiano Il Fascismo conviene agli italiani perchè nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta le loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il Fascismo è demagogico, ma padronale, retorico, xenofobo, di cultura, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto ad indicare negli “altri” le cause della sua impotenza o sconfitta. Il Fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista, non ama la natura, perché identifica la natura nella vita in campagna, cioè nella vita dei servi. Ma è cafone, cioè ha le spocchie del servo arricchito. Odia gli animali, non ha il senso dell’arte, non ama la solitudine, né rispetta il vicino, il quale d’altronde non rispetta Lui. Non ama l’amore, ma il possesso. Non ha senso religioso, ma vede nella religione il baluardo per impedire agli altri l’ascesa al potere. Intimamente crede in Dio, ma come ente con il quale ha stabilito un concordato, do ut des. E’ superstizioso, vuol essere libero di fare quel che gli pare, specialmente se a danno o a fastidio degli altri. Il Fascista è disposto a tutto purchè gli si conceda che Lui è il padrone, il padre." ----------------------------------------------------------------- Cosa sia la Sinistra, ora come ora, non so: intendo dire che ho fiducia in Prodi perchè non mi sembra un racconta-bubbole ed ha già dimostrato di essere apprezzato e credibile anche nella Commisione UE. Un elemento della Sinistra storica: si è sempre dichiarata dalla parte di chi lavora e non di quelli già ricchi, dalla parte degli emarginati contro i bigotti. In questo momento storico, la Sinistra è la risposta anti-berlusconiana, o anche, anti-fascista Ciao! |
19-04-2006, 13.02.20 | #57 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
|
Secondo me, quando la differenza di voti del risultato elettorale è così esigua, trovo doveroso che si proceda ad un attento riconteggio degli stessi, senza invocare lo spettro del colpo di stato, anzi trovo sia un atto dovuto per il rispetto delle regole democratiche che non lasci il minimo dubbio sull'esito del risultato elettorale.
Nel 2001 la CDL non era maggioranza nel paese, ma la minoranza più coesa. Se sommi infatti i voti dell'Ulivo, Rifondazione, Di Pietro (tralasciando lista bonino, svp, e altri partitini minori) che allora si presentarono separati otterrai più voti di quelli presi dalla CDL. Il maggiortario è un sistema che premia le alleanze e penalizza i partiti che si presentano da soli; e premia anche i partiti molto forti localmente (è meglio avere pochi voti ma concentrati in un collegio che gli stessi voti dispersi su tutto il territorio nazionale). Eppure nonostante fosse minoranza nel paese la CDL prese ben 100 deputati in più dei partiti di opposizione. Allora il sistema elettorale vi premiò con più seggi pur avendo meno voti. Oggi che invece avete perso in virtù del sistema elettorale che avete cambiato e scelto voi gridate all'ingiustizia, ai brogli. Ma ti pare sensato? Sulla vicenda sollevata da Calderoli, penso che se l'apparentamento non fosse stato valido, bisognava dirlo PRIMA delle elezioni e non dopo. Infatti noi adesso non possiamo sapere quale sarebbe il destino di quei 45.000 voti nel caso quel partito si fosse presentato da solo. Non si possono togliere adesso quei voti all'Unione altrimenti occorre invalidare le elezioni... E' chiaro che il cavaliere non vuole scendere dal cavallo poiché teme che una lunga opposizione logori la sua immagine e leadership della CDL. Berlusconi è un uomo di potere e ha bisogno del potere per restare a galla e rimanere "prima donna" del paese. |
19-04-2006, 13.43.08 | #58 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Citazione:
Non importa se gli spieghi che il muro di Berlino è caduto da tanto, che il 68 era 40 anni fa e che l’attuale sinistra ha ben poco a che vedere col comunismo, gli elettori di destra ti diranno che abbiamo Bertinotti che ha la falce ed il martello nel simbolo, che abbiamo i centri sociali e che vogliamo l’esproprio dei beni e tutta quella serie di luoghi comuni che gli sono stati inculcati in 100 anni di anticomunismo prima fascista e poi democristiano. Questo anticomunismo è un prodotto dell’Italia clericale la quale fondamentalmente vuole imporre i suoi valori, non vuole perdere la presa sul territorio, vuole continuare a dominare sugli altri. Non so se tu conosca quanto questa mentalità clericale sia presente e diffusa nel nostro paese, arroccata attorno alla parrocchia, nei tessuti dei paesini, nelle famiglie che hanno lo zio prete o la zia suora. D’altro canto, solo la fede può essere così cieca, da non vedere le anomalie di un sistema capitalistico, che permette in pochi anni ad una persona di diventare uno degli uomini più ricchi del mondo e di insediarsi alla guida di un popolo nonostante la collusione tra il suo interesse privato e quello del paese. La ragione, nella sua imparzialità, non può concepire e contenere questi arbitri che invece prosperano, si giustificano e si auto-assolvono, in una visione di fede dove tutto diventa possibile. P.S. Quello che non so io è quanti di loro sono coscienti di questo.... Ultima modifica di VanLag : 19-04-2006 alle ore 13.51.58. |
|
19-04-2006, 19.45.20 | #59 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 02-02-2004
Messaggi: 154
|
Re: Prepotenza ideologica
Citazione:
|
|
19-04-2006, 20.18.55 | #60 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
|
Citazione:
Chiedo scusa a Mary e a VanLag.per la mia ingerenza. Vorrei infatti rispondere a VanLag di cui condivido in pieno quanto ha scritto, aggiungendo questo, piò o meno ripreso da un sito di F. Greggio "ll voto degli Italiani residenti all’estero è stato quasi tutto per il Centrosinistra. E oltre ad essere determinante per l’esito elettorale, ha fatto arrabbiare il regista della legge sull’estero: Mirko Tremaglia (AN), ex repubblichino, orgoglioso di essere stato Fascista e di aver militato nella Repubblica di Salò. Tremaglia aveva fiutato l’affaire da qualche tempo. Effettivamente pochi conoscono i veri numeri degli Italiani che vivono all’estero. Ma soprattutto Tremaglia è stato il fautore di quella legge sull’ottenimento della cittadinanza italiana da parte di milioni di oriundi che prevede si possa divenire cittadini del Bel Paese dimostrando di avere discendenze paterne fino alla quarta generazione. Questo perché? Perché Tremaglia conosce molto bene la situazione: mezza Argentina è italiana con i suoi 15 milioni di oriundi, mezzo Uruguay anche, ma soprattutto la realtà sud Brasiliana dove negli stati di Sao Paulo, Paranà, Santa Catarina, Rio Grande e Espiritu Santo vivono 25 milioni circa di discendenti italiani di cui 18 milioni di origine triveneta. Ricca di italiani anche il Venezuela, 15 milioni di oriundi in USA e il 4% della popolazione Canadese. Anche in Australia il 4% della popolazione è di origine italiana. Poi c’è l’Europa, soprattutto Germania, Francia, Benelux. In alcune zone geografiche la concentrazione di oriundi italiani è straordinaria: Buenos Aires con i suoi tre milioni di oriundi e New York con quasi quattro milioni sono più italiane di Roma. Sao Paulo nello stato omonimo conta cinque milioni di oriundi e 15 milioni disseminati nello stesso stato, tanto che in alcune città si conta il 90% di italiani e si parla ancora oggi una lingua autoctona parlata da circa cinque milioni di persone e capita da almeno 10 milioni: il Taliàn. Questi i numeri, per un totale di circa 60 milioni di discendenti oriundi sparsi nel mondo: un'altra Italia. Tremaglia si è dato un gran da fare in questi anni allacciando esclusive alleanze con circoli, associazioni. La legge sulla cittadinanza italiana è stata accolta in Sud America come una panacea, creando il caos più totale: in coincidenza con la crisi argentina, milioni di oriundi italiani hanno tempestato municipi, parrocchie, lontani parenti con richieste di alberi genealogici e certificati di nascita. In Brasile si sono scatenate improvvisate agenzie di ricerche genealogiche con un boom spaventoso che ha letteralmente fatto impazzire i parroci di tutti i paesi del Veneto. Il tutto in concomitanza con il successo della telenovela Terra Nostra sull'emigrazione biblica italiana nel "Sul" brasileiro, che ha cambiato perfino il costume dell'intero paese creando una sorta di privilegio nell'avere discendenti veneto-brasiliani. I centri di ricerca di Sao Paulo sono andati in tilt, mentre le istituzioni italiane non hanno mosso un dito per aiutare una situazione creata dalla nuova legge che è stata fatta in fretta e senza prevedere un'organizzazione atta a modulare le richieste. Tremaglia, infatti, non aveva a cuore l'organizzazione e i tecnici effetti della legge, ma il risultato: agganciare sotto la sua vece questi milioni di oriundi e coccolarli, organizzare feste strapaesane, premi, promesse, infondere lo spirito di Patria, la " saudade" nostalgica. Passato a monetizzare alla cassa, ovvero alle elezioni politiche, dopo tutto questo suo gran movimentismo, scopre che gli italiani all'estero sono diversissimi da quelli in Patria. A differenza, infatti, degli Italiani in Patria, gli oriundi o residenti non hanno vissuto tutto il battage mediatico berlusconiano e hanno percepito invece, spesso con preoccupazione, la degenerazione della politica italiana, con l'improbabile figura di Berlusconi che all'estero è disastrosamente presentata dei maggiori media televisivi e giornalistici. Sembra impossibile che noi Italiani riusciamo a farci prendere al laccio da chi possiede più televisioni e giornali, ma .... Un abbraccio |
|