Un tempo esistevano i "lavori forzati"nella profonda Siberia....manderei i veri colpevoli..a lavorare giorno e notte con acqua,pane e cipolla..

Ma chi sono i veri colpevoli?chi ha avuto l'idea o che ha eseguito il lavoro?

Ne approfitto per lasciare anche io un saluto a Tommaso:

"Piccolino! Nessuno più di te meritava di vivere. Se l'amore degli uomini può andare veramente oltre i confini di questa realtà terrena, sappi che ti siamo tutti vicini! La parte buona che c'è in noi ti guiderà verso le porte del Cielo... sorridiamoci a vicenda!"


Se ognuno di noi potesse dare un pezzo di buon umore a quella povera famiglia come si fa per i fondi di denaro.. mi vengono i brividi nel solo tentare di immaginare quello che stanno provando.. la morte di ogni speranza.

Prego per loro.

Quoto in pieno. Penso che di fronte a gesti barbari come questo, anche la pena di morte sia insufficiente perchè la morte è veloce.
Servirebbe una giusta punizione per far pentire amaramente chi compie certe azioni e per farlo pentire per lunghi anni.
In questo caso anche la morte sarebbe troppo comoda.

Tommaso e una vittima tra molte. invece di compiangerlo dovremmo fare qualcosa per impedire che queste cose avvengano troppo spesso. ad ogni modo, non so se e meglio morire o crescere con un padre pedofilo.

Non so se in passato fosse pericoloso come oggi essere bambini. La strage degli innocenti narrata nel Vengelo è emblematica del debito di sangue che gli adulti abbiamo contratto nei confronti dell'infanzia. Troppi bambini cadono in mani sbagliate, talvolta quelle delle stesse madri, o di trafficanti di organi, di pedofili, di datori di lavoro privi di scrupoli e ne fanno piazza pulita a milioni la fame e le malattie. Troppe mani adulte diventano assassine addosso ai bambini. Occorre che che la ferita infertaci dall'uccisione di Tommaso non guarisca e si faccia coscienza organizzata contro la ferocia vigliacca che, se non ci abita dentro, ci abita accanto.

Messaggio originale inviato da romolo
Non so se in passato fosse pericoloso come oggi essere bambini. La strage degli innocenti narrata nel Vengelo è emblematica del debito di sangue che gli adulti abbiamo contratto nei confronti dell'infanzia. Troppi bambini cadono in mani sbagliate, talvolta quelle delle stesse madri, o di trafficanti di organi, di pedofili, di datori di lavoro privi di scrupoli e ne fanno piazza pulita a milioni la fame e le malattie. Troppe mani adulte diventano assassine addosso ai bambini. Occorre che che la ferita infertaci dall'uccisione di Tommaso non guarisca e si faccia coscienza organizzata contro la ferocia vigliacca che, se non ci abita dentro, ci abita accanto.


Grazie per la tua riflessione, credo che non ci si possa esprimere meglio

Vaniglia

Oggi essere bambini singifica essere alla stregua di molte violenze sia fisiche che psicologiche, forse esistevano anche una volta, ma non come adesso, e la violenza psicologica stessa che puo' esercitare un genitore, una baby sitter, un insegnante, un estraneo puo' distruggere in ugual misura la vita di un bambino...sono out, ma notate anche quanti adolescenti vanno incontro alla morte...



Vaniglia

Riguardo al padre pedofilo, sono stata anche io a dare addosso a questo tizio, però adesso, contrariamente a quello che tutti pensavamo, a quanto pare la pedofilia non c'entra nulla con la morte del bambino.
Poi sappiamo di certo che questo tizio guardava i filmati pedofili, ma non possiamo sapere se mai avrebbe messo in pratica ciò che guardava.

Mi pare che qui ci ha lasciato la pelle un bambino indifeso solo perchè siamo in un paese in cui la legge è inesistente e non è capace di tutelare la società da chi è pericoloso.

Semplicemente allucinante che un individuo di quella pericolosità sconti solo sei mesi di carcere dopo che aveva stuprato una sedicenne e dopo questi sei mesi questo individuo si è potuto permettere di entrare in una famiglia ignara di tutto.

Mi sono venuti i brividi per questa storia.
Che diamine!
Tutti chiamiamo muratori, imbianchini e operai vari a casa.
Allora a questo punto, cosa dovremmo fare per tutelarci visto che la legge se ne frega?
Dovremmo chiamare operai del nostro paese, così li conosciamo e sappiamo che non hanno precedenti penali ?

Non credo, infatti, che qualcuno nel paese di origine di questa bestia lo avrebbe mai chiamato per fare dei lavori.

Per quanto mi riguarda, l'unico messaggio che mi arriva forte e chiaro è questo: occhio a chi facciamo entrare a casa nostra, in questo paese dove la legge fa schifo.


Ciao a tutti.

Il punto è che se si parla di riciclaggio ci potrebbero essere coinvolti ben altri livelli dell'Onofri


«Onofri coinvolto con Alessi in un affare rilevante»

I magistrati hanno una traccia che potrebbe portare al vero movente del sequestro e dell'omicidio di Tommaso. Ne fanno cenno nel provvedimento di fermo contro Mario Alessi, Salvatore Raimondi e Antonella Conserva, firmato sabato scorso dopo che i due uomini _ che si accusano a vicenda di aver commesso il delitto _ avevano ammesso di aver ucciso il bambino. «Dalle analisi dei tabulati e da alcune specifiche intercettazioni _ si legge nelle motivazioni _ emerge lo strano coinvolgimento di Paolo Onofri in un affare di rilevante portata economica con Alessi».

I pubblici ministeri non aggiungono alcun dettaglio. Nessun altro particolare viene specificato anche perché le indagini su questo aspetto della vicenda sono ancora in corso. Ma qualcosa è già trapelato. Si sa che durante i controlli sulla banda dei manovali disposti per cercare di capire dove fosse Tommaso, gli investigatori avevano captato alcune conversazioni nelle quali si parlava di soldi. Molti soldi. Tra gli interlocutori avevano individuato Pasquale Barbera, il capomastro che dirigeva i lavori di ristrutturazione della cascina di Casalbaroncolo poi finito nel registro degli indagati, Mario Alessi e lo stesso Onofri. Barbera fu interrogato per chiarire a che cosa si riferisse e affermò genericamente che si trattava di un'operazione di «qualche milione di euro». Anche Paolo Onofri fu interpellato e spiegò che durante le conversazioni con i muratori si era limitato a «fornire suggerimenti su alcuni investimenti».

Il sospetto degli inquirenti è che in realtà i manovali potessero essere inseriti in un giro di riciclaggio di denaro sporco. Non a caso alcuni accertamenti tecnici sono stati affidati alla Guardia di finanza che sta ricostruendo la situazione patrimoniale di tutti gli indagati, ma anche della famiglia Onofri per verificare se in passato possano esserci state delle movimentazioni di denaro interessanti per l'inchiesta. «Manca un tassello, forse due _ ripete il papà di Tommaso _ forse l'elemento della vendetta potrebbe non essere stato completamente inquadrato». È possibile che i rapitori abbiano deciso di prendere il bambino per costringere Onofri ad agevolare i loro traffici? Ma allora, che cosa è accaduto dopo che Alessi e Raimondi sono fuggiti dalla cascina portando via Tommaso? Perché l'hanno ucciso subito? «Abbiamo visto un lampeggiante e ci siamo nascosti nel bosco _ ha detto Alessi _. Tommaso piangeva e Raimondi lo ha ammazzato a colpi di pala». «Sono andato via _ ha sostenuto Raimondi _ e il giorno dopo Alessi mi ha detto di averlo strangolato». Entrambi non hanno convinto gli inquirenti. E così si torna ad esplorare la pista del denaro.

Nel suo interrogatorio Raimondi parla in maniera specifica dei soldi: «Alessi mi ha detto che Paolo Onofri avrebbe potuto ricavare dal suo ufficio postale 5 milioni di euro. In un primo momento mi parlò di un milione di euro, in un secondomomento mi disse che si trattava di 5 milioni e che la mia parte sarebbe stata di un milione di euro».

Nel provvedimento i magistrati si soffermano anche sul comportamento degli indagati. E sottolineano le «pressioni» esercitate da Alessi sui testimoni per cercare di allontanare da sè i sospetti. «Si fa riferimento _ scrivono _ a un'intercettazione telefonica con la quale Alessi, subito dopo un'intervista televisiva con la quale cerca di accreditare una sua posizione di estraneità, prova a contattare una persona che non ha confermato l'alibi da lui inizialmente fornito per la sera del 2 marzo. Non può non ricollegarsi tale circostanza alle sue iniziative volte all'avvicinamento dei testimoni e quindi al loro controllo». Il riferimento è alla barista Elena Costi che ha smentito di aver visto Alessi nel suo bar la sera del sequestro, come invece l'uomo aveva raccontato alla polizia.

I magistrati accusano Antonella Conserva di aver «prelevato Raimondi e Alessi dopo l'omicidio» e sospettano che i tre avessero l'intenzione di fuggire in Germania «dove risulta abbiano contatti, così come in altri Paesi».


Fiorenza Sarzanini
05 aprile 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...arzanini.shtml

Una candela per Tommy
Il Comitato e il Forum di Tommaso Onofri invitano tutti ad accendere una candela la sera di Sabato 8 Aprile, per salutare il piccolo Tommy