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13-03-2006, 23.06.44 | #16 |
Utente bannato
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
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Mi spiace dirlo, ma è così. Le case popolari sono destinate ad un rapido invecchiamento e degrado, le palazzine padronali si conservano molto meglio e molto, molto più a lungo.
Scusa ma tu pensi che perchè la casa non è mia, perchè per cause collaterali della mia vita, che mi hanno condotto ad occupare un alloggio popolare, io sia una persona ineducata, sciatta, ignorante....da non capire che quello che mi è stato dato a "pagamento" ossia un bene comune di tutti!! ????? è sempre il solito discorso si ghettizza il povero per altro non conoscendolo, pensando che sia solo un ignorante ineducato!!!! Grazie tante!!!! |
13-03-2006, 23.40.03 | #17 |
Nuovo iscritto
Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
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Egr. Sig. Rudello
non credo si voglia, con gli alloggi ERP, eliminare la proprietà privata anzi condividerei molto se gli stessi alloggi fossero messi in vendita, per chi se lo può permettere, proprio per responsabilizzare l'utente alla conservazione degli stessi e ad evitare degradi sociali dovuti al disinteresse di chi dovrebbe tutelare le proprietà dello Stato. Specifico anche che dallo Stato si debba scendere (tipo cascata) al governo, alle regioni per finire ai comuni. Vede i Comuni possono, se vogliono e a norma di legge, disporre la vendita degli alloggi di proprietà del Comune, ma non possono disporre della vendita degli alloggi Aler, proprietà regione, possono aver cura dei propri alloggi, ma non possono rendere agibili alloggi dismessi di proprietà aler. Non sò se mi sono spiegata. Cmq ad ognuno la propria responsabilità del buon "padre di famiglia" per le cose di proprietà comune. Quindi è vero che chi occupa alloggi ERP spesso se ne frega di averne cura, ma è anche vero che nessun Ente proprietario ha il criterio della cura del buon padre di famiglia. Il proprietario di un qualsiasi alloggio ha cura e interesse che l'alloggio venga condotto in modo educato, pulito, e soprattutto puntualità nel pagamento del canone e delle relative spese. Gi alloggi ERP nascono per aiutare le famiglie in difficoltà, per un certo periodo, non PER SEMPRE ed è qui che casca l'asino! Nessuno, a livello politico, si è mai preso la briga di attuare fino in fondo i controlli e i conseguenti provvedimenti.
Un'ultima cosa, perdoni, ma in Italia è, a mio avviso, sbagliata la politica degli affitti. Le spiego: in tutta l'Europa gli immobili sono in mano alle agenzie immobiliari e non ai singoli proprietari, come in Italia, questo cosa comporta; comporta che dovendosi organizzare il lavoro nella modalità della "mobilità" all'estero non si ha la necessità di doversi comperare una casa perchè gli spostamenti continui, per lavoro, non lo consentono non consentono di "mettere radici" in un sol posto. L'organizzazione di queste immobiliari fa sì che non ci siano problemi a trovare alloggi nè per chi studia, nè per chi lavora e per gli eventuai "casi sociali" viene messa a disposizione una certa percentuale e in mancanza del pagamento del canone di locazione se ne deve far carico l'Ente pubblico del luogo. L'anno scorso sono andata in Regione Lombardia per un convegno sull'emergenza case, il docente era dell'università di Genova e morire se mi ricordo il nome, cmq persona molto empatica e di grande rilievo culturale, ha spiegato che qui da noi, in Italia appunto, non c'è per niente la cultura della famiglia, la famiglia và aiutata più del giovane e più dell'anziano, ma questo non succede. Vede, le racconto solo un esempio di quel che succede intorno a noi: classica famiglia due coniugi e due figli, una casa di proprietà con un mutuo, il marito lavora, la moglie a part-time per accudire i figli ancora piccoli (3 e 5 anni); purtroppo si separano, il giudice decide che la casa sia messa in vendita. Bene (male!) la moglie è affidataria dei bambini, ma in mezzo ad una strada il prossimo mese di dicembre. Non ha i soldi per rilevare la metà del marito, dalla vendita dell'immobile dovranno estinguere il muto e non gli resteranno che circa 20/30.000 euro, con uno stipendio a part-time di circa 500.00 euro al mese non c'è nessuna banca disposta a concederle un mutuo. Per assurdo si considera, ai fini della domanda per alloggi ERP anche i patrimonio mobiliare (quei 20/30.000 euro che avrà depositato da qualche parte) se li dichiara la sua domanda sarà esclusa perchè il patrimonio mobiliare è superiore a quello consentito dal regolamento degli alloggi. Quale' allora la politica in questo specifico caso: prima consumi il patrimonio e poi vieni a bussare alla porta degli alloggi popolari, ma oltre al danno anche la beffa perchè di alloggi non ce nè, non nell'immediato futuro. sempre più schifata cordialmente La saluto Ultima modifica di tammy : 13-03-2006 alle ore 23.41.54. |
13-03-2006, 23.53.09 | #18 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Senza offesa
Citazione:
Assolutamente no, amico mio, assolutamente non volevo offendere nessuno e ghettizzare nessuno, e chiamare nessuno ignorante ineducato. Ma purtroppo il risultato non cambia affatto. Facciamo un esempio semplice: In casa mia i lavori di "manutenzione straordinaria" li pago io. Se sono in fitto, li paga il proprietario. In un condominio di proprietari, o misto di proprietari ed affittuari i lavori si fanno, secondo le regole condominiali, perché i proprietari-inquilini si proteggono il loro bene ed i proprietari-investitori il loro guadagno. Se il proprietario è lo stato (o l'istituto case popolari, o l'ex INCIS o comunque un istituto pubblico) ed i fitti sono bassi e non remunerativi né di soldi né di voti, i soldi di manutenzione non si spendono... e le case degradano... O non te ne sei mai accorto? Lo stesso per i giardini, le luci, i servizi, le aree comuni... E naturalmente, più grosso è il complesso, e meno ci si mette d'accordo! Scusa se insisto, ma temo proprio di non sbagliare; io le ho viste le case popolari nuove... e precocemente avvizzite! Tanto che ci fu un tempo che lo Stato ebbe una brillante idea: le case che vi ho fittato... sono vostre, per due lire! E quella volta ci guadagnò!... le due lire. Con simpatia. E mi dispiace che tu abbia pensato ad una mia mancanza di rispetto. Scusa se mi sono espresso male. |
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14-03-2006, 00.31.31 | #19 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Assolutamente d'accordo... o quasi
Citazione:
Concordo pienamente con tutte le intenzioni del suo intervento, che diligentemente ho tagliato come raccomandato in netiquette, ma ahimè ci vedo dentro molta speranza e poco realismo. La cura "del buon padre di famiglia" è una di quelle utopie della democrazia che mi lasciano dubbioso. Ce l'abbiamo certamente tutti, privati ed istituti (come auspica lei), ma con alcuni compromessi. Primo fra tutti che non si tocchi la tasca. Vergognamoci tutti a dirlo ma, sopratutto per noi italiani, è difficilissimo tirar fuori una lira se c'è appena appena la possibilità che lo faccia un altro... chiunque quest'altro sia! Non è così dappertutto, mi dirà. E' vero. Da alcuni anni ho avuto modo di conoscere meglio la mentalità austriaca e loro sono diversi, profondamente diversi. Hanno un diverso concetto della proprietà altrui, di quella propria e sopratutto di quella comune, hanno un diverso "senso" della famiglia, ed un diverso atteggiamento nei confronti dell' "autorità", qualunque essa sia: stato, gendarme o semplice portalettere nell'esercizio delle sue funzioni. Lì, certe cose si possono fare, qui da noi no. Ma perché "loro" hanno di base una mentalità diversamente costituita. Certe libertà, certe "democrazie", certi "stili di vita" non si stabiliscono con un decreto. Occorre "prima" far si che la gente impari a comportarsi in un certo modo per poter fare "poi" le proposte che quel comportamento presuppongono. Ricorda la celebre frase: "Abbiamo fatto l'Italia, ora occorrerà fare gli italiani!" ?... Beh, prendiamo atto che gli italiani, quelli con il senso del "buon padre di famiglia" verso gli altri, non li abbiamo ancora fatti. Io me ne accorgo la domenica pomeriggio, quando porto le nipotine al cinema nella nuovissima elegante multisala di questa signorile, ricca, nobile e prestigiosa cittadina del centro Italia. Alla fine del film, babbi e mamme, nonni e nipotine usciamo, e l'elegantissima sala è un porcile. Molto, molto più sporca del mercato delle erbe in Austria alla chiusura dei banchetti! Mi spiace per tutti noi, ma è così. |
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14-03-2006, 07.06.40 | #20 |
Utente bannato
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
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Ricorda la celebre frase: "Abbiamo fatto l'Italia, ora occorrerà fare gli italiani!" ?... Beh, prendiamo atto che gli italiani, quelli con il senso del "buon padre di famiglia" verso gli altri, non li abbiamo ancora fatti.
Si ha ragione e la stragrande maggioranza vivono in case di proprietà!! sono ben vestiti, alla moda e imbrattano sporcano e rompono tutto! anche le parti comuni di casa loro....pur essendo proprietari!! Nelle case Aler esiste l'autogestione e quindi tutti devono contribuire alla pulizia e tenuta in stato di ordine delle parti comuni, curare il verde e metterci i soldi di tasca propria se si rompe qualche cosa!! la civiltà se ci sono i cervelli arriva ovunque!!! Buona giornata |