Lo trovo terribile francamente: vendersi ad uno schieramento politico.
Trasformare l'oggettività in soggettività, nemmeno personale, ma di partito.
Trasformare ciò che è storia, raziocinio, in una specie di devianza di informazione.
Quale dialogo?
Impossibile.

??????
cos'è che non ho capito?
cosa avrei dovuto capire?
è una cosa recente, che nella politica si distingua l'oggettività dalla soggettività?
storia? raziocinio?... quando la imprevedibile attualità diventa cronaca, e molto dopo storia, alcuni eleganti pensatori si sforzano e cercano di dimostrare che sì, quegli avvenimenti che si svolsero quando non erano ancora nemmeno cronaca, ma ancora attualità, avevano una certa spiegazione razionale...

Ma, è noto, questi eleganti pensatori che chiamiamo storici corrono spesso il rischio di essere violentemente attaccati e smentiti.

Dialogo?... fra sordi?
e dov'è il dialogo, in politica?
propaganda, forse, reclame, pubblicità, prevaricazione.... qualche rara volta "bon ton"... ma non direi nulla di più!

Stasera, incontro-scontro Berlusconi-Prodi. I due pezzigrossi che aspirano a governarci nel prossimo futuro.

Fra loro sarà palestra di oggettività, di raziocinio, di dialogo?

... Buona campagna elettorale a tutti!!!

Ne parlavamo oggi al lavoro, del tanto propagandato incontro-scontro (neutrale? bah)! Ci siamo un pò battibeccati ,come al solito, perchè c'è chi difende a spada tratta, uno dei due signori. Obiettività, razionalità... magari!!! Mi piacerebbe comunque vedere un pò di sano dibattito.

Se mai fosse possibile licenziarli a casa li mandavo entrambi!!! pietoso Berlusconi al solito...Prodi ha la memoria corta!!! indica grandi principi ai quali non ha mai e poi mai reso giustizia....ma lo farà ora! e chi ci crede!????....Povera Italia!....anzi poveri Italiani ....l'italia non è ne un idea di Prodi tantomeno di Berlusconi! altrimenti ti saluto...ok...allora W Camillo Benso conte di Cavour!

Ci sono cittadini buoni: Quelli che pur conoscendo da prima le regole del dibattito, lo hanno seguito con attenzione, lo hanno registrato per poterlo poi risentire con calma ed hanno preso appunti.

Ci sono cittadini cattivi: Quelli menefreghisti che con sdegno e sicumera sono andati al bar, al cinema o a far l'amore, straimpipandosene del futuro del loro paese.

Ci sono cittadini impediti: Quelli che "Avrebbero Voluto Tanto!" seguire ogni dettaglio dello storico incontro, ma... ahimè sono stati distolti, "impediti" appunto da qualche altre grave, improcrastinabile faccenda.

A me è toccato essere uno di questi ultimi... menomale!

..e ci sono cittadini ai quali il colpo di sonno era imminente!! Io mi aggiungo a questa schiera..
Mamma santissima!!! Ohibò!!! C'è qualcuno che in santa fede possa dire di aver capito qualcosa di concreto riguardo la direzione (il come) politica ??????????

Mah..!
Il confronto è stato sui "se" e sui "forse".. personalmente mi piacerebbe comprendere perché vi son ben pochi politici che prendano a cuore di comunicare direzioni pratiche ben precise e non i vaghi "sanità, famiglia, lavoro" che, logico siano (e debbano essere) obiettivi di entrambi gli schieramenti ma i come più in dettaglio perché (tranne pochi) nessuno ha a cuore di esplicitarli chiaramente???? [ Che debbano ancora partorirli?? Il sospetto mi sorge.. ! ] Che senso ha parlare per 1h stile battibecco generico e pressoché di superficie?? Forse pretendo troppo! Ma la politica non dovrebbe essere politica e non intrattenimento soporifero??

Vabbuò!!Amen!
Chiederei a tutti voi una gentilezza; SOS:

Sapete indicarmi un sito che tratti in modo divulgativo ma approfondito l'economia politica nei suoi passaggi chiave in materia di finanza, non tanto della sola situazione vigente ma dai punti di origine sui quali si è andata sviluppando?


(ho trovato solo un sito approfondito ma va per esami universitari mentre di divulgativo nient'altro che chiarificazioni del tutto superficiali)
Ve ne sarei molto grata!!



Gyta

non mi riferivo unicamente allo scontro televisivo citato, ma in generale all'atteggiamento di chi non riesce a conservare un minimo di onestà intellettuale in nome di qualcosa proposto da altri; in questo caso, da uno schieramento.