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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 27-10-2005, 08.36.27   #1
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
un figlio con tre mamme, ma è giusto?

Ciò che è accaduto in Gran Bretagna dovrebbe far riflettere. Per un figlio abbiamo una mamma che lo crescerà ma che non ha usato il suo utero (prestato da una sorella) e l'ovulo (prestato dall'altra sorella), perché le hanno asportato tutto a causa di un tumore. Ora: mi pare assurdo che il bambino possa chiamare mamma proprio quella che non ha fatto nulla per metterlo al mondo, ma, si dice che è mamma colei che cresce i propri figli. Vorrei conoscere un vostro parere al riguardo così come mi piacerebbe sapere (dalle donne in modo particolare) perché mai, con tutti i bambini che marciscono negli istituti o sono abbandonati a se stessi, una donna senta il bisogno di farsi fabbricare un figlio (perché nemmeno questo lo ha portato in grembo lei), piuttosto che adottarne uno.
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Vecchio 27-10-2005, 09.29.45   #2
lapiccolaiena
Ospite abituale
 
Data registrazione: 03-10-2005
Messaggi: 77
"perché mai, con tutti i bambini che marciscono negli istituti o sono abbandonati a se stessi, una donna senta il bisogno di farsi fabbricare un figlio (perché nemmeno questo lo ha portato in grembo lei), piuttosto che adottarne uno."
non ne ho la più pallida idea; è del tutto incomprensibile capirne i motivi se poi come dici tu non ha neppure la soddiazione di farselo crescere in pancia;
per come la vedo io, credo che chiunque prima di decidere di mettere al mondo un figlio dovrebbe preoccuparsi di dare una sistemazione, una famiglia, a uno che questo mondo lo abita già e che quindi ne avrebbe diritto per primo.....
sempre per quanto mi riguarda, credo che il desiderio di matrnità sia un sentimento un pò egostico che serve ad appagare un proprio bisogno, mentre, se, se ne riuscisse a fare a meno si potrebbe migliorare la vita di un sacco di bambini;
lapiccolaiena is offline  
Vecchio 27-10-2005, 11.03.15   #3
alessiob
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
Be, in realtà capire perchè una madre agisce così è la cosa più semplice.

Semplice istinto materno.

Non vi siste mai chiesti perchè quando vedete una bella ragazza (o ragazzo se siete femmine) provate un senso di attrazione sessuale nei suoi confronti?

L'istinto ci indica come via l'accoppiamento finalizzato alla procreazione. Quella madre non potendo procreare, ma conservando intatto il suo istinto, ha soddisfatto il desiderio con altri mezzi.

Inoltre noi uomini vi abbiamo aggiunto all'istinto la "volontà" di non morire, di vivere nei nostri figli.

Ecco perche.
alessiob is offline  
Vecchio 27-10-2005, 11.08.18   #4
Mr. Bean
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
alessio, ma... l'istinto materno dovrebbe essere finalizzato all'amore e non al possesso/egoismo come mi pare questo caso.
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Vecchio 27-10-2005, 11.10.05   #5
SebastianoTV83
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Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
Beh, quando mi accosto ad un uomo che mi piace e ho voglia di copulare con esso per via di caratteristiche psico-fisiche che possiede non c'e' nulla di piu' lontano dalla mia mente che l'istinto riproduttivo.. inoltre, sono pienamente conscio che non ne puo' nascere nulla. Questo come lo spieghi in termini evolutivi? Inoltre, la volonta' di non morire presente nell'essere umano e' relativa all'individuo e non alla specie altrimenti non vi sarebbe la religione a giustificare la salvezza personale e a profetizzare le varie apocalissi in cui la vita viene purificata e poi ricondotta ad una condizione originaria.
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 27-10-2005, 11.57.48   #6
cannella
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Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
Si tratta di scelte personali, certo, ma sono convinta che il senso materno, quando è lontano dal commercio e dal senso di possesso, non abbia necessità di una condivisione genetica.

Alcune cose francamente le trovo mostruose, questa che racconti qui come la storia di quella madre/nonna che ha partorito se non sbaglio a 67 anni.

Poveri bambini, davvero.
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Vecchio 27-10-2005, 14.33.31   #7
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Citazione:
Messaggio originale inviato da cannella
Si tratta di scelte personali, certo, ma sono convinta che il senso materno, quando è lontano dal commercio e dal senso di possesso, non abbia necessità di una condivisione genetica.

Alcune cose francamente le trovo mostruose, questa che racconti qui come la storia di quella madre/nonna che ha partorito se non sbaglio a 67 anni.

Poveri bambini, davvero.

è vero, anche quel discorso è stato a mio avviso una dimostrazione di egoismo....
Mr. Bean is offline  
Vecchio 28-10-2005, 08.23.34   #8
tammy
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Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
maternità

ho letto, ma non ricordo esattamente i vari riferimenti, cmq...

Mi è capitato di pensare e di parlare di maternità sia naturale sia artificiale e non ho, personalmente, ancora trovato una risposta PER GLI ALTRI. Non ho la più pallida idea (dovrebbe esistere?) se sia più egoistico o più generoso il desiderio di un figlio proprio. Non trovo nemmeno scandaloso prestare utero, ovuli, provette ecc.ecc. a chi ha desiderio di maternità e paternità (di norma sono due i genitori). Come al solito si decide e si giudicano "per" e "gli" altri.
Per quel che riguarda le adozioni anch'io penso sia giusto che questi bimbi abbiano una famiglia, ma in Italia le adozioni sono sempre state tutt'altro che semplici e lo sapete benissimo anche solo per "sentito dire", tant'è che spesso ci si rivolge o rivolgeva all'estero nei paesi dove c'è maggior miseria e dove non è un "grosso problema" portarseli a casa. (anche questo fa parte dell'egoistico desiderio di maternità o diventa, in questo caso, pietismo?).
Oggi nei nostri ospedali, non saprei all'estero, quando una donna partorisce e non desidera riconoscere il neonato, esso viene messo in stato di adozione su disposizione del Giudice del Tribunale dei Minori e di solito non supera i sei mesi di ospedalizzazione, mi sembra già di buon auspicio per quelle coppie che da anni sono in lista di attesa.
Un mio pensiero invece va a quelle donne che si riducono all'abbandono del pargolo: perchè non pensarci prima?

buongiorno a tutti
tammy is offline  
Vecchio 28-10-2005, 11.11.48   #9
Mr. Bean
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Messaggi: 2,566
Tammy, credo che qui il discorso sia un po' strano. Che differenza c'è tra un bimbo adottato o un bimbo ottenuto in questo modo? Forse solamente che il primo non ha ereditato il carattere e la fisionomia dei genitori adottivi, mentre il secondo ha unicamente quelli del padre. La madre anagrafica cosa ha fatto per essere definita madre? Non è come se adottasse il figlio generato da suo marito?
Non sto giudicando nessuno, comnuque. Io sono solo un po' perplesso. Anzi, molto perplesso. Inoltre, essendo stato in un istituto so cosa significa e quali implicazioni vi siano poi, anche in età adulta per chi ha vissuto quell'esperienza.
Ognuno è libero di agire come crede, ma... cosa spiegheranno al bambino tra qualche anno? Chi glielo spiegherà? E se poi iniziassero a prenderlo in giro i coetanei? Sono tutti interrogativi che spero si sia posta la famiglia in questione e spero abbiano già meditato sul da farsi.
Mr. Bean is offline  
Vecchio 28-10-2005, 11.30.22   #10
odissea
torna catalessi...
 
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Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
Re: maternità

grazie, speriamo lo sia un buon giorno.
Giustamente tammi fa notare che non è giusto giudicare gli altri e le loro scelte, anche se ci sembrano strane....però penso sia lecito sollevare qualche dubbio, anzi secondo me è utile al progresso civile.
Personalmente sono d'accordo con mr. Bean, queste "pratiche" complicate per avere un figlio geneticamente proprio (in questo caso nemmeno: sarà geneticamente del padre e della sorella che presta l'ovulo)mi sembrano eccessive e direi squilibrate, per figli e genitori.
Credo che come ha già detto qualcuno, ci sia una componente istintiva di procreazione, ma che il grosso lo giochi una forma di vuoto....di frustrazione interiore: il sentirsi realizzata come donna solo se si è in grado di garantire a se stesse, e forse ancora di più, al partner, una continuità genetica. secondo me questa è un po' di povertà interiore.
Senza contare che ci sono molte persone che non desiderano affatto adottare, anzi l'idea di allevare un figlio che non appartiene loro geneticamente, fa ribrezzo....a me è capitato di parlare con amici, maschi, che la pensano così.

E' vero che in Italia le pratiche di adozione sono abbastanza difficoltose e gli aspiranti genitori devono sottoporsi a una sfilza di indagini e prove che dovrebbero tarare le loro attitudini, la loro stabilità psicologica e di coppia.
Ho parlato con una psicologa che si occupava di questo e mi ricordo esattamente quello che mi ha detto: "le coppie che adottano sono un problema che cercano un altro problema".
In genere una coppia che adotta, lo fa dopo anni di tentativi falliti di procreare, e spesso sono stati anni di frustrazione e crisi. Un bambino abbandonato che si è fatto 6 mesi di istituzionalizzazione è anche un problema: in genere soffre di coliche, dorme poco, è irrequieto. Bisogna essere certi di quello che si fa.

Come ho già detto in un'altra occasione....bisogna sempre partire dal diritto del minore: di nascere, di essere adottato....non si deve mai partire dal diritto dell'adulto di procreare o di adottare....che diritto è? Secondo me quando una coppia, o una single, parte da questo presupposto, l'avere un figlio come unico mezzo di realizzazione, come diritto assoluto, parte da un presupposto sbagliato e assai pericoloso...e molto egoistico, che non va mai bene, perchè c'è in ballo la vita di un altro molto più debole di te.

un saluto a tutti
odissea is offline  

 



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