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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 15-07-2005, 21.52.20   #1
T-Dragon
Ospite abituale
 
Data registrazione: 17-06-2005
Messaggi: 130
Democrazia e pregiudizio

Libertà e democrazia vengono spesso presi come concetti correlati, talvolta sinonimi. Fino alla nausea ho sentito ripetere l'equazione democrazia=libertà=tolleranza= pace=bene.
E sempre mi son rimasti dei dubbi. Su un altro forum stavo leggendo un post riguardo la transessualità, e mi è venuto(per l'ennesima volta) in mente la questione del pregiudizio(che sia razziale, religioso o sessuale) all'interno della nostra società.
E' evidente che il mondo occidentale si è mosso progressivamente verso il relativismo culturale e verso una maggior tolleranza verso le minoranze di ogni sorta(che peraltro sono in aumento). D'altronde non sempre questo è stato sufficiente a demolire il pregiudizio. E' vero che in televisione, a scuola e luoghi simili c'è una continua propaganda che incita alla tolleranza, e che almeno ufficialmente questo è un atteggiamento condiviso. D'altro canto raramente questo avviene nell'intimità. Se si escludono certi ambienti e si considera la popolazione nella sua totalità si può notare come l'intolleranza verso il diverso sia ancora molto forte(e dubito che la cosa si attenuerà, almeno in tempi brevi). Orbene, il mio dubbio è il seguente. Prendendo per giusta la società democratica si deve accettare di dar valore al giudizio di maggioranza. Non è quindi sbagliato promuovere la tolleranza, se questa effettivamente esiste? Perchè vietare la discriminazione, se la si vuole? Si potrebbe obiettare che, sebbene voluta dal popolo, sia una situazione ingiusta. Ma così non viene forse a cadere il concetto stesso di sistema democratico?

PS: Non faccio statistiche. Non so se effettivamente la maggioranza della popolazione sia a favore della discriminazione. Ad ogni modo, fate conto che lo sia.
T-Dragon is offline  
Vecchio 16-07-2005, 12.07.25   #2
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Tanto le politiche repressive non servono a nulla se non a esasperare le persone che si sentono diverse, fino a quando esplodono stile pentola a pressione e fanno cadere il governo di turno. Tu hai citato i transessuali, certo non ce lo vedo un corteo del gay pride assalire il quirinale, però...poco ci manca! Sarebbe divertente! Io voglio un trans al potere! Tanto non penso cambierebbe molto rispetto a Berlusconi..a furia di lifting e ritocchini...ci manca giusto un bel paio di tette...
A parte gli scherzi, il problema qui in italia, ancora prima dello stato è la chiesa...castrano le persone psico-fisicamente, le lobotomizzano...
Solo dal confronto e non dallo scontro si giunge a situazioni di equilibrio, senza inutili tensioni...poi finchè si rimani barricati sulle proprie idee non ci sarà mai evoluzione, non ci sarà mai cambiamento...i fascisti rimarrano fascisti...i trans trans...i pinco pallini pinco pallini...
Cioè, così si frena lo sviluppo umano, che è fatto di tappe, bloccarsi non serve a niente...bisogna evolversi, se non ci si evolve si muore...la stasi è sinonimo di morte...viviamo in un mondo di necrofili, ecco cosa...che porteranno a decomposizione l'umanità...
Lo stato non dovrebbe permettersi di dire A o B sulle libertà personali (sesso droga e rock 'n' roll) dell'individuo...in Svitzera e Olanda e adesso anche Spagna iniziano a capirlo..in Italia siamo fermi...perchè l'uomo si realizza non solo col lavoro, ma anche col sesso e la comunicazione...un individuo frustrato non sarà mai produttivo, e che cazzo! Non ci vuole tanto a capirlo...
sisrahtac is offline  
Vecchio 16-07-2005, 12.28.18   #3
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
mi sembra sia il problema della censura in democrazia, è democratica la censura?

sembrerebbe di no perchè la censura contraddice il principio di libertà di espressione.. è una questione abbastanza intricata, ma credo che possa non contrastare se pensiamo che in democrazia esiste il principio di libertà di espressione, ma anche quello dell'uguaglianza di tutti i cittadini, il principio che vieta la violenza e la discriminazione... ora, la democrazia risulta dall'intreccio di questi principi, che producono una griglia da cui necesariamente molte cose, illegali, restano tagliate fuori.

così è democratico censurare chi propugna di ammazzare tutti i transessuali, perchè lede il principio antiviolento della convivenza democratica, allo stesso modo è democratico arrestare un assassino... ma non esiste la libertà d'agire, nella democrazia? sì, all'interno delle leggi democratiche però!

r.rubin is offline  
Vecchio 16-07-2005, 15.17.46   #4
T-Dragon
Ospite abituale
 
Data registrazione: 17-06-2005
Messaggi: 130
Al che mi sorge nuovamente un mio radicale dubbio...
Ma che cos'è la democrazia? Come la si può definire.
T-Dragon is offline  
Vecchio 16-07-2005, 17.20.11   #5
webmaster
Ivo Nardi
 
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Messaggi: 957
Citazione:
Messaggio originale inviato da T-Dragon
Al che mi sorge nuovamente un mio radicale dubbio...
Ma che cos'è la democrazia? Come la si può definire.
Democrazia
Cos'è secondo voi la democrazia?
webmaster is offline  
Vecchio 17-07-2005, 17.15.27   #6
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
QUELLA VERA ?

Cosa é la democrazia ?

Se parliamo di una democrazia finta, quella che sta sulla carta e non si applica sempre, allora l' Italia é un esempio. Alcuni Paesi latino-americani pure.

Se parliamo di democrazia vera, applicata interamente (o quasi), ci sono mlti esempi: i Paesi scandinavi, la Francia, il Belgio, la Svizzera, e tanti altri Paesi U.E., ove non impera la cultura delle chiacchiere fatue.

Antonio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 18-07-2005, 08.06.24   #7
Adele
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-05-2005
Messaggi: 72
"Democrazia, dovrebbe significare "potere del popolo" e già questo mi sembra poco realistico e realizzabile perchè come sappiamo tutti "la gente ha ben altre cose a cui pensare"; ma tralasciando questo fatto, sono portato a considerare che questo eventuale "potere del popolo" sarebbe...pur sempre un POTERE e come tale utilizzabile per "fare bene o far(si) male".
Una maggioranza dunque, dovrebbe "democraticamente decidere e stabilire per tutti", ma le nostre tanto decantate democrazie hanno però delle evidenti lacune ed un sottofondo di "convenienza" che...fanno pensare."

ho copiato il brano dalla sezione "proposte sociali!", mi sembrava interessante.
Credo che i valori democratici, si stiano lentamente spegnendo x dare il cambio ad una nuova forma di dittatura, quella delle masse ( non del popolo, in base alla concezione comunista. Il popolo ha coscienza del proprio ruolo, la massa no).
In questi ultimi anni, sovente mi sono riproposta di rileggere un testo, che a suo tempo trovai affascinante: "La democrazia in America" di Tocqueville in una sezione si sostiene (il testo risale mi sembra al 1835) che il sistema democratico sarà destinato a diffondersi in tutti gli stati e porterà, come estreme conseguenze, l'omologazione: chi non si adeguerà ai più è destinato ad una vita che è peggio della morte, cioè alla dimenticanza. Inoltre si dice che i politici, coscienti di questo potere del popolo potranno fare di tutto per orientarlo e guidarlo a loro vantaggio.
Mi chiedo: non vi sembra stia accadendo proprio questo? Possiamo invertire la tendenza e creare un sistema nel quale ognuno possa esprimere se stesso e possa sentirsi rappresentato?
Adele is offline  
Vecchio 18-07-2005, 09.58.35   #8
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
APRIRE GLI OCCHI

Adele,

le tue osservazioni, giustissime. Ma andiamo oltre.

Il grosso problema é:

- perché la gran parte dei Paesi U.E. sa applicare la democrazia in modo eguale per tutti e sa gestire uno stato che funziona ?
- perché l' italia non ci riesce ?

Risposta semplicistica: ormai il Bel Paese ha una cultura latino americana, non c' é speranza. A meno che non vi svegliate.

Se volete aprire gli occhi... allora:

eccovi le chiavi della biblioteca sui guai italiani e le CAUSE:

http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”)

Antonio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 18-07-2005, 12.22.12   #9
Adele
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-05-2005
Messaggi: 72
Caro Antonio,
sicuramente hai ragione tu a definire l'Italia un paese di cocci, che rimangono e di cervelli che invece prendono il volo...
Tuttavia credo che la crisi della democrazia sia una crisi mondiale, che investe tutti i paesi, prima tra tutti l'America che non applica un principio, validissimo, che essa stessa ha formulato: la dottrina di Monroe. Perché non si permette a paesi, a forza liberati dalla dittatura, di decidere autonomamente che tipo di governo darsi( sia anche una non-democrazia)? Siamo ritornati alle crociate per cui, dietro al pietoso movente della libertà si nascondono le peggiori nefandezze? Cosa è diventata oggi la democrazia? Domanda già fatta ma è il mio chiodo fisso...
Adele is offline  
Vecchio 18-07-2005, 12.31.49   #10
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
HAI RAGIONE

Adele,

lo so che hai ragione. Ma:

- credo possiamo dire che nella U.E. non ci sono più Paesi imperialisti, salvo Blair (continueranno a seguirlo gli Inglesi ?)
- credo che l' Italia é l' unico Paese in U.E. che non sa gestirsi, nel senso che non applica costituzio e eleggi , se non sporadicamente;
- vedo una grossa similitudine (che descrissi 8 anni fa in un saggio) fra USA e Italia. Sono due Paesi dal doppio linguaggio continuo. Uno scenario mostrato alle telecamere, ed un' altro quello reale.....Esempi ? Bush dice "portiamo la democrazia.. Ma pensa al pertrolio... Guarda che io ritengo che né l' Italia né gli USA sono democrazie. IN USA chi definisce la politica sono le lobbies che pagano la campagna del presidente.....

Berlusca disse "Gestiro' il Paese come un imprenditore" . In realtà pensava come fermare la giustizia sui suoi affari di corruzione..

Antonio Greco
antonio greco is offline  

 



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