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25-07-2002, 21.39.29 | #8 |
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Messaggi: 1,287
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che...
la Madonna sia una Vergine, non lo metto in dubbio, ma secondo me s'è persa la parte migliore e le hanno dato solo quella delle doglie del parto. Questo risponde a 784 sulla paternità, certo trovarsi una donna ancora vergine garantiva all'uomo la sicurezza della paternità, ma non solo quella, era il simbolo della purezza e dell'ignoranza sessuale, alla quale avrebbe dovuto provvedere il marito a farle conoscere i piaceri dell'atto sessuale in sè e soprattutto per sè stesso, se la donna provava piacere in questo era considerata una poco di buono, per il piacere sessuale vi erano già le prostitute. Tutto nasce dal fatto che qualcuno scrisse la Bibbia (non voglio fare religione) e diede delle precise indicazioni sui diritti e doveri delle donne, se non l'aveta letta vi invito a farlo, è il libro più maschilista che abbia mai letto specialmente nel Vecchio Testamento, nel Nuovo Testamento le cose migliorano un pochino, ma la condizione della donna rimane sempre quella di svantaggio rispetto all'uomo ed hai ragione Kri nel dire che: alla donna le sia stato sempre riconosciuto il ruolo di figliare per continuare la razza, relegata solo al focolare domestico e che si privilegiassero i figli maschi alle femmine perchè quest'ultime considerate un peso alla società, non essendo in grado di combattere una guerra o di avere una forza fisica pari all'uomo o essendo emotivamente instabili perchè più facili alle lacrime. Non credo però che oggi sia ancora così, almeno lo spero! C'è una maggiore consapevolezza di sè stessi e del genere umano nel suo insieme, ma ci sono voluti quasi 2000 anni di storia per far cambiare certi pensieri radicati da una cultura prettamente cattolica sulla quale anche lo Stato, con le sue leggi terrene si è ispirato. Il diritto al voto in Italia per le donne è stato concesso solo nel 1959 e il nuovo diritto di famiglia risale appena al 1974 il quale, è ovvio, è stato scritto sempre dagli uomini e per gli uomini ai quali è rimasto il così tanto ambito "cognome" alla propria prole e, solo in aggiunta e fino a qualche anno fa, al cognome della moglie, quasi un marchio a dire "è mio/a". Ci sono voluti anni di lotte femministe dove si chiedeva 100 per poter ottenere solo il 25, ma era qualcosa. Per ciò che abbiamo oggi, in termini di libertà, credo che dovremmo proprio ringraziare anche i movimenti femministi e, forse, qualche uomo che ha scoperto di avere in sè anche un lato femminile del suo carattere e non solo per avere un numero maggiore di voti per vincere chissà cosa.
Credo che queste "lotte" debbano avvenire in casa propria, affermando dei nostri diritti e ripartendo anche i doveri. Non dimentichiamo che sono state le donne a crescere i figli, non vorrei educare un figlio maschio del quale una nuora possa recriminare qualcosa di tipo maschilista! |
25-07-2002, 22.10.51 | #9 |
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Tammy, io parlavo di quando questo sentimento nei confronti della donna sia nato, e del perchè: quello che dici tu può essere una conseguenza, non penso una causa....
Avere figli è un istinto precedente alla razza umana stessa, e ovviamente in questo è anche "incluso" l'essere ben sicuri che i figli siano i propri, e dalla morale alla cintura di castità i sistemi più o meno consciamente adottati sono stati parecchi..... Per quel che riguarda il femminismo è vero, è stato indispensabile per l'emancipazione della donna. Ma quando dici che oggi abbiamo una maggiore consapevolezza, ma mi chiedo cosa succederebbe del ruolo della donna se il mondo in cui viviamo dovesse tornare (medioevo prossimo venturo?) alle condizioni di qualche secolo fà: indietro tutta? temo di sì, una volta tornata incapace di produrre tanto quanto l'uomo, dritta in cucina! Sarà sfiducia nella razza umana, ma... Ad ogni modo... |
25-07-2002, 22.53.41 | #10 |
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guarda che....
la maternità è l'unica cosa certa!
Perchè un'uomo sia SICURO della propria paternità gli rimane solo l'esame del DNA. Per quanto riguarda una regressione dell'emancipazione delle donne in un prossimo venturo, non ci credo proprio. E' che a voi maschietti dà notevolmente fastidio il dovervi confrontare con le donne tutti i santi giorni della vostra vita e magari dover anche tenere la bocca chiusa perchè qualcuna vi ha azzittito! Il ruolo della donna oggi, sia all'interno della fmiglia, sia nell'ambito sociale e lavorativo è notevolmente cambiato e sai cosa penso? Che si siano proprio rotte le scatole di essere considerate un inutile peso e oggetto di sollazzi, di soprusi, di violenze, di oppressioni da parte di una mentalità maschilista ed io nè oggi, nè in un prossimo futuro, cedo anche solo un millimetro di quello che è il mio spazio vitale, la mia libertà economica, sociale, individuale, neanche per l'amore di un uomo. Tanto per la cronaca non sono femminista, ma come rispetto un uomo per quanto sopra, voglio rispetto. Forse l'ho un pò esasperato...siete delle dolci canaglie, ma la consapevolezza che questa libertà sia stata conquistata a fatica dovrebbe proprio portare ad educare voi uomini...dolci...carini...un pò bambini, ma solamente....uomini. Vedi il femminismo andava fatto al contrario, ad educarvi a non aver paura delle donne. Ancora oggi si fatica il doppio di voi per ottenere un posto di lavoro migliore ed, anche quando lo ottieni, hai sempre il dito puntato contro in attesa di un tuo sbaglio per poi sentire commenti cretini...."che ti aspettavi? E' una donna!...." Quando avete finito di combattere a destra e a manca avete pensato bene di tornare a casa, a fare da padri e padroni. Bene ora la festa è finita! Eccheccavolo!-- |