Il tragico epilogo nella scuola russa in Ossezia e l’ennesimo atto terroristico impongono finalmente qualche seria e profonda riflessione, come l’alba che arriva nella notte boreale.

Sia ben chiaro : premetto che si tratta di considerazioni del tutto personali e non mi aspetto minimamente né condivisione né consensi , è solo un amaro sfogo.

Detto ciò mi chiedo invece se sia possibile essere ascoltati e sul serio , oggi come oggi.

Quello ascolto e quella sensibilità che credo in molti di noi siano andati probabilmente persi , impegnati come siamo quotidianamente a coltivare ciecamente quel nostro piccolo orticello .

Credo che , ovviamente , SE non siamo in grado di ascoltare gli altri e le grida di questo mondo , beh , allora forse non dobbiamo meravigliarci troppo se poi il nostro rapporto con il resto dell’ umanità stessa non è proprio idilliaco e dei migliori .

Disgusto , profondo disgusto , è quello che provo nel leggere istintivamente i titoli del televideo che si susseguono in continuazione , ma mi colpiscono come proiettili specialmente quelle immagini , così assurde ed irreali , di quei bambini nudi in fuga e dei loro volti terrorizzati ed immagino ciò che è stato scavato probabilmente nelle loro anime per sempre.

Ferite che bruciano e che non hanno alcuna spiegazione logica. Possiamo solo limitarci a pronunciare parole , parole vaghe che non riescono descrivere assolutamente la realtà dei fatti , ma solo a dare un nome all’inclassificabile , a ciò che l’intelligenza umana ripudia ed osserva con compassione , ma anche tanto schifo e sdegno .

Sì , consentitemi questa parola e questo termine , perché se possiamo leggere in giro “terrorista “ e la parola morte , dobbiamo sapere ascoltare anche il suono della parola schifo e tutta la rabbia e l’impotenza che esso contiene in sé e l’amarezza e la tristezza ad esso connesse .

Ciò che alimenta oltremodo questa grave sensazione di sofferenza , purtroppo , sono anche alcuni commenti che arrivano attraverso i canali mediatici , e che osservo sbalordito e non posso astenermi dal definire , come minimo , poco opportuni.

Ma si sa , oggi giorno la parola democrazia imperversa un po’ ovunque e sembra che dalla caduta del muro di Berlino sia consentito dire qualsiasi cazzata in qualsiasi momento a chiunque ed allora , perdonatemi se dico umilmente e modestamente anche la mia .

Non vorrei apparire filoamericano o filo berlusconiano , io non filo nessuno : sono un cittadino del mondo senza bandiera , o per dirla meglio con uno slogan dirò che la vita , come il mare , è di tutti .

Non stiamo facendo retorica , ma stiamo ascoltando quelle voci che si levano , forse irrispettose e un po’ ridicole , nei confronti della vita come della morte e , puntuali , emettono le loro facili sentenze al Sig Putin o al tal governo , sollevando dubbi amletici .

Sono le parole di chi , con quel facile piglio di colui che non ha giocato la schedina del super enalotto , ma ha visto solo i numeri che sono usciti il giorno dopo , ha subito detto che almeno 4 di quelli lui se li sarebbe giocati , ma , guarda caso , è arrivato tardi e la ricevitoria aveva già chiuso.

Forse chissà , ..lo stesso Sig Putin , ahimè , gioca con il se ed il ma

Sì è indubbiamente perso il senso della misura , ma soprattutto ci si dimentica del fatto che alla fine nella vita forse non é tanto importante vincere , ma piuttosto saper perdere il meno possibile , e principalmente accettare ciò che ci arriva così , senza alcuna logica , incluso la morte .
Chissà che le recenti Olimpiadi e le varie medaglie assegnate non abbiamo influito su ciò.

Non c’è prevenzione e non c’è dialogo che tenga con certi “fenomeni “ inspiegabili .

Posso aver subito tutti i torti di questo mondo ed avere le mie mille ragioni , possono aver ucciso persino mio figlio , ma , realisticamente parlando , se è vero che forse non potrò mai perdonare l’assassino , di certo non posso neanche immaginare di uccidere né uno né mille ostaggi per avere quello che voglio perché tutto ciò ha solo un nome : la mia vendetta .

Non posso immaginare di ricattare alcuno per raggiungere il mio scopo , non è certo il ricatto una forma di dialogo plausibile , né esso porterà mai alcuno ad ottenere qualcosa , ma forse solo una spirale interminabile di ricatti . Come del resto la repressione .

Ma dov’è finito il dialogo ,….quando appaiono le immagini di centinaia di bambini innocenti ed inermi , e si osservano persone del tutto insensibili alla loro vita , persino donne –madri loro stesse , che gli sparano addosso ! Allora viene subito da riflettere molto più seriamente sul fatto che si sia davvero persa irrimediabilmente quella sensibilità verso il dono più alto che abbiamo ricevuto.

Allora , sarebbe meglio solo tacere ed osservare ognuno di noi dentro di sé , senza classificare nulla ed accorgerci subito che quel nostro piccolo terreno va coltivato in maniera più attenta , affinché il suo raccolto non vada perso e non sia sempre l’erba del vicino ad essere più verde o più marcia.

E questo prima che sia troppo tardi e che quella strana pallottola chiamata morte arrivi anche a noi.

Presto o tardi , questo nessuno lo sa , ma in questo caso , ahimè , di certezze , proprio non c’è n’è bisogno , credo e dubbi , come i se ed i ma , non esistono ......




Rocco

Ed aggiungo tre personali considerazioni.
L'atteggiamento dell'Europa nei confronti della Russia a seguito di questo ennesimo, ma più ripugnante, macello rivela purtroppo che:
- non esiste ancora nell'occidente europeo una coscienza comune capace di esprimersi in posizioni dichiaratamente partecipi, costringendo al ripiegamento su atteggiamenti ambivalenti, ambigui e compromissori;
- nella sua incapacità di dar forma ad un articolato dibattito su questioni che ci premono addosso con angoscia, la UE testimonia la sua "giovinezza", la sua connotazione embrionale, in quanto entità politica;
- il suo schieramento ufficiale nei confronti di Putin e del dramma russo, purtroppo, non è riuscito neppure a sollevarsi al piano scettico, scivolando in goffaggini che ne compromettono la credibilità internazionale. Le esternazioni di Prodi ricordano quelle di alcune formazioni politiche italiane che, negli anni '70, a fronte delle stragi brigatiste si dichiararono collocate "non con le BR, ma non con questo Stato".

Come ho già altre volte detto, tuttavia, sono convinto che questa pochezza culturale (in senso antropologico) sia destinata a correggersi grazie all'ingresso dei nuovi stati membri dell'unione, e ancor di più lo farà quando e se sarà possibile l'accesso anche a quelli che ancora guardano dalla finestra.
Si tratta infatti di popolazioni animate da un senso pratico della vita e da un sentimento di identità culturale e civile che, in gran parte, si deve a una riscoperta di valori congelati da cinquant'anni di "cortina di ferro".
Essi ci aiuteranno a imparare a sentirci un popolo solo anche se eterogeneo, ma con una terra, con dei bisogni, con dei valori e degli interessi autenticamente comuni.
Quando parlo di "raddrizzare la schiena" io intendo questo.

Il dialogo? Il dialogo è possibile solo con chi vuole un dialogo.
Questi sono solo assassini con il cervello fuso (la manovalanza) con cui non ha nessun senso parlare. E i fatti lo dimostrano. Solo che ci sono tanti bei signori, che fanno finta che non è così, e, come hai detto giustamente prima, condannano, ma non condannano.


Ciao, Giulio

Caro Holzweg ,

grazie per le considerazioni aggiuntive molto acute.

Ottimi spunti. Come anche il tuo velato ottimismo che non guasta .

Che dire altro ? Si fatica , si fatica incredibilmente a sentirci tutti un SOLO popolo e gira e rigira é difficile domare quella bestia chiamata , in fondo , "egoismo".

Speriamo che questi nuovi paesi che in futuro entreranno nella UE si facciano sentire e che possano dare il loro contributo , come tu auspichi , e non si facciano travolgere dall' andazzo generale......anche perchè fin quando saranno solo le minoranze ad avere una coscienza , dubito purtroppo che potremmo assistere a QUELLA vera svolta di cui abbiamo bisogno.

Non vorrei distruggere le speranze di nessuno ed alimentare le mie , comunque sia la classe politica ovunque vai nel mondo pare soffra della stessa malattia e quindi se non "curiamo" prima gli elettori stessi ed il male alla radice , mi sa tanto che......tutto resterà più o meno com'è.


A presto


Rocco

Interessantissimo spunto ......



Quindi.........alla fine ..chi condanna..ma in realtà non condanna , può ritenersi parimenti responsabile di tutto ciò anche se non ha premuto lui il grilletto ??



Rocco

Certo che è responsabile, perchè molte persone ascoltano quello che dicono.


Ciao, Giulio

oooh là! adesso possiamo chiamarli complici.
sono sollevato.
sì, perchè il dito puntato depura l'organismo dai rifiuti, spatacchiandoli addosso alla faccia presa di mira.
vabbè, non me ne vogliate, è solo una considerazione molto generale.

ad ogni modo, vi vedo sicuri di voi, beati voi! io non riesco a esser sicuro di nulla, tantomeno che quel rapimento di massa sia da chiamare "vendetta" piuttosto che "astuzia" piuttosto che "follia" o "ricatto"... ma voi ne siete ben certi, beati voi. forse perchè siete molto meglio informati di me che sono molto ignorante.

ma a parte fare il muso duro (duro... ma pur sempre un muso) o urlar l'indignazione, cosa fare?
cosa fare?
questo mi chiedo quando mi vedo a questo mondo come un nano tra ghignanti giganti.
cosa si può fare.

ah, educare gli elettori, fosse anche possibile, servirebbe a ben poco. scaltri i politici cambiano forma a seconda della convenienza (del tipo di pubblico).
allora cosa fare?
si può fare qualcosa?

quanto, in tempo reale, sta accadendo in Russia, all'indomani delle stragi ( ne hanno avute altre quattro, più piccole quasi negli stessi giorni, accanto a quella, notoria, di Beslan).
Ho scorso diversi siti ed anche "forum", o equivalenti tali.
Vi cito due sintesi di numerose posizioni, espresse non solo da opinionisti comuni, ma anche da esponenti politici russi.
1) Si prende in seria considerazione l'offerta di Israele di costituire un "fronte comune" contro il fondamentalismo islamico.
Si ritiene che Israele potrebbe rappresentare un "ponte" fondamentale capace di congiungere le due spalle del mondo che sono nel mirino del movimento islamico.
(Considerazione personale: cosa c'è in mezzo alle spalle?)
2) Si vocifera del fatto che una buona parte del movimento fondamentalista islamico stia operando, da qualche anno, in occidente. La tattica sarebbe questa: frammentare le dislocazioni, ma, soprattutto, creare una piccola e difficilmente individuabile "quinta colonna" costituita principalmente da insospettabili autoctoni, i cui fini sarebbero i seguenti:
- fornire appoggi logistici, connivenze e sevizi ai terroristi;
- interagire attraverso i media culturali allo scopo di indebolire le posizioni antifondamentaliste.
Si ritiene che la massima parte di queste "cellule" siano sparse sul territorio della Comunità Europea.

Grazie, Prodi.

secondo me se ti metti su una cassetta di frutta all'angolo della strada e inizi a declamare... avresti successo.

(con ironia, ma nemmeno molta)

(Israele, poverina, presa di mira da bombe molotov quando è in strada con i carroarmati)

ho soltanto segnalato due situazioni, nè mi pareva che il mio tono fosse particolarmente eloquente.
Ho solo tradotto dal russo quello che la gente comune molti politici affermano da quelle parti.
Se non ti piace, guarda: vacci tu sulla cassetta a declamare la tua equidistanza.
Ma, in russo, perchè se no non ti capiscono e, se possibile a qualche angolo sulla Piazza Rossa.
Se non sai il russo, beh... io a farti da traduttore non ci vengo!
Se lo conosci, auguri!