“giulma, devo confessarti che il tuo carattere col mio è destinato a far scintille, antiautoritarista come sono poni domande con tono da interrogatorio... comunque sia, non sono normalmente nervoso e quindi resterò comunque rilassato.”


Sono solo domande dirette. L’autoritarsmo ce lo aggiungi tu, forse. In ogni caso, l’importante è raggiungere lo scopo: il contenuto.
Analizziamo, allora:


“1) per quanto ne so io, che sono veramente troppo ignorante, il bombarolo potrebbe essere sia il terrorista (vero) che l'anti-terrorista (ossia i governi impegnati nella lotta)...”


Quindi, nel caso in questione, chi avrebbe messo le bombe e organizzato il tutto?


“è evidente che per compiere un azione di tale devastante calibro ci devono essere delle precise motivazione, delle precise finalità...”


E quali sarebbero, secondo te.


“2) chi mette in gioco la vita di bambini per i suoi scopi, mi indigna.
chinque sia, quindi anche le multinazionali che sfruttano il lavoro dei bimbi per permetterci di vestirci in modo cool.”


Quindi, i terroristi ceceni sono assassini di bambini, e basta, giusto? E’ la definizione migliore che gli si possa dare, non credi?


Ciao, Giulio

sì, forse è vero, sono solo domande dirette.
comunque, se hai letto qeullo che ho scritto dovresti aver capito che per ora non sono in grado di rispondere alle domande che mi poni, e che l'unica certezza su cui si può concordare non è che:



ma che "sono assassini di bambini"... su chi siano... per ora, non mi pronuncio, lascio aperte tutte le possibilità. non sono abituato a pronunciarmi su cose di cui non sono certo.

ma se qualcuno di voi può avanzare teorie fondate o confutazioni altrettanto fondate.. sarò lieto di leggere.

ciao

Bè, è già un bel passo avanti, però.


Ciao, Giulio

Rocco wrote :
Rubin wrote
Deduco che SE mi chiedi un esempio , dubiti almeno di COME ognuno di noi possa fare qualcosa di piccolo ma tanto grande.. nel suo piccolo..o sbaglio ?

Deduzioni a parte , vedi la tua domanda implicitamente denuncia scetticismo sul ruolo che noi possiamo svolgere , anche a distanza in situazioni così lontane ed incontrollabili.

Che piaccia o no, che sia paradossale o meno , la tendenza di ognuno di noi è sempre quella di scaricare la colpa sugli altri o , nel più roseo dei casi , di sbandierare la nostra impotenza.

La tragedia Russa appare lontana , ma se avesse spento la vita di un nostro caro , come nostra madre o nostro fratello , sarei stato proprio curioso di osservare la nostra reazione......

Ma veniamo all'esempio che mi chiedi , eccotelo :


Osservo un tizio che sta scassinando un auto per rubarla .

Anzichè procedere dritto e raccontare il fatto il giorno dopo , lamentandomi di quanti ladri ci siano in giro , dovrei provare - per quanto possibile , a chiamare qualcuno nei paraggi o tramite telefonino il 113 segnalando la cosa , oppure ancora provare con qualche grida a spaventare coloro che stanno perpretando il furto.

( Cose che in epoca di mio nonno accadevano e certi ladri venivano pure malmenati..)


Non ridete . Il fatto è REALE ed è capitato a mia moglie a Maggio. Le ho detto che è INUTILE che si lamenta ..perchè le cose non cambiano per le lamentele. Altresì gli ho detto di dirmi SE l'auto fosse stata la SUA SE si sarebbe comportata allo stesso modo , ossia ignorando quasi ciò che accadeva . E' rimasta MUTA......

Quindi , cari amici , basta poco per rendersi conto che SE una cosa ci tocca da vicino ragioniamo X , mentre invece nelle altre occasioni facilmente facciamo Y e Z .......

Ho reso l'idea ? L'indifferenza dilaga amico , dilaga senza argini...


Rocco

sì, ma guarda che ho solo riformulato quanto ho ripetuto fino ad adesso...

x Rocco,
sì, nel quotidiano si può far qualcosa.

E ti pare poco?



Ciao, Giulio

..ma và!