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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
05-09-2004, 03.41.20 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Non per me parlo
la cui vita si è sempre giocata sul filo del rasoio e della quale avverto semplicemente il peso.
Ma per quell'immenso patrimonio di libertà che l'era moderna ha creato, emancipando l'Uomo da moltitudini di stereotipie che oggi soltanto giudichiamo tali: sotto profili ed identità superomistiche ("sono una scintilla di dio"), esse premettero sotto un tallone buio l'intelligenza. Perdonatemi, ho dato per scontato che la libertà dell'0Uomo fosse sovrana, e che essa fosse il bene più alto cui dare scopo e senso al nostro agire. Vedo e constato che l'ideologia dell'Islam, che tutto pretende di far discendere da un' ineluttabile presunzione di destino, appartiene anche, intimamente, all'occidente. Di fronte a ciò mi arrendo. Centocinquantacinque bambini massacrati in nome di Allah, evidentemente, valgono un piccolo calcolo dentro un percorso storico che ha già in nuce il senso di quel sangue innocente. Se l'occidente non si indigna di fronte a ciò e non sa neppure cosa voglia significare la parola "indignazione" e non sa far di meglio che accendere un piccolo, velleitario ed insignificante cero sul davanzale della storia... Allora è questo il modo in cui finisce il "nostro" mondo: non con uno schianto, ma con un piagnisteo di buone ragioni. Siamo, allora, condannati. Condannati non dal destino coranico, ma dalla nostra insipiente incapacità di raddrizzare la schiena, di provare sentimenti mostruosi, i quali, soltanto, ci rendono "uomini" e ci consentono di sospendere, in quanto corpo civile, la naturale e dissacrante valutazione delle ragioni del carnefice. Poichè, per (non coranica) avventura, sono in grado di dire ciò che penso in molte lingue, ho la consolazione di vedere che, altrove in europa, si stanno risvegliando le coscienze e che uomini ancora degni di definirsi tali, stanno iniziando a provare autentici e non millantati sentimenti di vera indignazione e rabbia. Il Bel Paese rimane il morbido e molle confine tra il vertebrato ed il mollusco. |
05-09-2004, 10.32.48 | #6 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
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Leggi le cose che gli altri scrivono prima di continuare quello che, altrimenti, diventa uno sterile soliloquio, per favore.
Ho pietà per quei bambini morti, questa notte sul mio terrazzo c'era una candela accesa per loro, in una preghiera collettiva che ha coinvolto tante persone diverse. Ciò non toglie che ho pietà anche per tutti gli altri bambini che muoiono e di cui non si parla, o si parla troppo poco. Ho pietà anche dei figli di quelle donne che erano lì con l'esplosivo addosso e che sono morti da tempo (non di morte naturale) e dei quali nessuno ci ha parlato così tanto, perchè non era comodo farlo. La mia candela era anche per loro perchè sono convinta che la loro anima valga tanto quella degli altri. Ho pietà di quei bambini ma non riesco a non pensare che le armi che li hanno uccisi sono state prodotte dal mondo occidentale! Quando ero ancora piccola mio padre mi parlava di come 'sparivano' gli ebrei da Roma durante la seconda guerra mondiale, di come nessuno si accorgeva di nulla. Della sua disperazione di uomo normale, non eroe, del suo non saper far altro che portare da mangiare di nascosto ad una famiglia nascosta dentro una chiesa del centro, sententosi un vigliacco perchè era una goccia nel mare. Della sua disperazione (come di tanti altri), dei suoi dubbi, del suo guardare inorridito come la maggior parte delle persone faceva finta di non vedere, di non accorgersi, e si faceva indottrinare dal regime. Ora noi facciamo la stessa cosa, ora noi ci stupiamo di come siano stati sterminati così tanti ebrei senza che nessuno ne sapesse nulla! Ora noi assumiamo lo stesso atteggiamento di struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere...guardiamo solo nella direzione in cui ci fa comodo guardare, in quella verso la quale cercano di spingerci come se fossimo un gregge di stupide pecore. A me non sta bene. Lo dico nel massimo rispetto verso tutti, ma proprio non mi sta bene. Come non mi sta bene partecipare ad uno scambio di opinioni in cui alcuni dei partecipanti evitano accuratamente di rispondere alle argomentazioni che non gli fanno comodo. Non riesco a dimenticare che le armi usate da qualche parte vengono! e che non è un argomento sul quale l'OCCIDENTE può fare tanto il santerellino. Non riesco a dimenticare che prima di questi bambini ne sono stati sterminati altri dei quali a nessuno ha fatto comodo parlarci. Dire questo non vuole assolutamente dire che sono indifferente a quest'ultima strage. Sui piatti della mia bilancia il bambino morto ieri ha la stessa valenza di quello che muore di aids e a cui noi santi occidentali mandiamo farmaci scaduti. ORRORE! Hai detto bene con la parola 'orrore'... Ma di questo orrore, purtroppo, facciamo parte anche noi. Come al solito è più facile guardare il bruscolino nell'occhio dell'altro che non la trave nel nostro. Le centinaia di bambini dei quali parliamo oggi non hanno meno valore delle migliaia di bambini dei quali ci dimentichiamo. Con tutto il rispetto verso chi mi sta di fronte, non ho nessuna intenzione a far si che una discussione così importante avvenga non tirando in ballo delle situazioni al contorno che l'hanno determinata. Ultima modifica di rodi : 05-09-2004 alle ore 10.37.49. |
05-09-2004, 13.34.43 | #7 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
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non vorrei passare per catastrofista
ma so per esperienza che sangue chiama sangue ed i semi (bombe!) che con la "guerra al terrorismo" proclamata a gran voce da bush e suoi sottomessi sono stati così generosamente sparsi a destra e manca altrettanto generosamente stanno germogliando in un crescendo di violenza di cui nessuno può prevedere le reali conseguenze invece ogni persona dotata di un'intelligenza anche minima avrebbe dovuto capire prima che i terroristi non si combattono con guerre di stampo terrorista con bombardamenti vigliacchi ed indiscriminati uccidendo migliaia e migliaia di civili innocenti solo perchè non hanno voce non gridano e non si lamentono e gli schermi non si riempiono delle commoventi immagini dei loro funerali ...d'altronde il mondo del quale parlo è lo stesso che tollera gli stermini di un sharon ...ad esempio <<<w.>>> |
05-09-2004, 14.47.13 | #8 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Se dietro al sentimento d'indignazione, legittimo e sacrosanto, ci sono emozioni negative fatte della stessa pasta di quelle nell'animo di quelli
che hanno fatto quell'orrore, non si va molto lontano. Il sangue non può lavare il sangue e la vendetta non ha mai portato ad una crescita umana, ma soltanto a tristi e dolorose regressioni. Non é ponendosi su quel piano di odio, anche se razionalizzato, che si danno risposte che possono aiutare uno sviluppo generale delle coscienze. Il discorso sarebbe lungo...se ci si vuole evolvere e fare evolvere. Occorrono ben altri stati di coscienza. |
05-09-2004, 14.49.11 | #9 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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branchi
La luce dell’Occidente...
Dopo la seconda guerra mondiale, l’Indonesia venne a svolgere un ruolo importante per gli Stati Uniti, impegnati nella costruzione di un nuovo ordine planetario. A ogni regione del mondo era stato assegnato un compito specifico: quello del Sud-Est asiatico era di procurare alle società industriali risorse e materie prime. L’Indonesia era una delle poste in gioco più importanti. (Alla fine degli anni quaranta, lo stratega, n.) George Kennan avvertiva: una Indonesia ‘comunista’ sarebbe stata un focolaio di ‘infezione’ capace di ‘estendersi a ovest (verso il mondo arabo-islamico, n.) e di intaccare tutta l’Asia meridionale. La questione indonesiana rimase aperta a lungo. (...) Il problema principale veniva dal partito comunista indonesiano (Pki), che -come disse il segretario di stato J. Foster Dulles- continuava ad ‘estendere la sua influenza, non in quanto partito rivoluzionario, ma come organizzazione che difende i poveri nel quadro del sistema vigente’, costruendosi ‘una base di massa tra i braccianti’. L’ambasciata degli Stati Uniti a Jakarta annunciò che non sarebbe stato possibile sconfiggere il Pki ‘con gli strumenti democratici ordinari’." Prima si tentò con l’aiuto ai dissidenti interni all’Indonesia. Essi "guidavano una ribellione nelle isole periferiche dell’arcipelago indonesiano, dove si trovavano quasi tutti i giacimenti petroliferi e gli investimenti americani. Secondo due specialisti del Sud-Est asiatico, il sostegno dato al movimento secessionista è stato ‘di gran lunga il più importante e misconosciuto intervento militare clandestino dell’amministrazione Eisenhower’. Dopo il fallimento della ribellione gli Stati Uniti ricorsero ad altri metodi per ‘eliminare’ la principale forza politica del paese (e sgozzare la rivoluzione antimperialista che, pur fra mille titubanze, era in marcia, n.). L’obiettivo fu raggiunto quando, con l’appoggio americano, il generale Suharto prese il potere nel 1965. I massacri, organizzati dall’esercito, liquidarono il Pki e sfociarono in ‘una delle peggiori stragi del XX secolo’, come ammise la stessa Cia. In pochi mesi furono massacrate circa 500.000 persone. (...) Per descrivere l’‘impressionante carneficina’, il New York Times parlò di un ‘raggio di luce sull’Asia’. (...) L’Indonesia ritrovò i favori della Banca Mondiale... Nel 1975, l’esercito indonesiano invadeva Timor Est, i cui abitanti si stavano organizzando dopo il crollo del colonialismo portoghese. Come ha spiegato nelle sue memorie Daniel Patrick Moynihan, all’epoca ambasciatore americano alle Nazioni Unite: ‘Gli Stati Uniti desideravano che le cose andassero come poi sono andate e si sono comportati di conseguenza’. Moynihan ha precisato come sono andate le cose: in pochi mesi 60mila timoresi furono uccisi... Il massacro è proseguito, raggiungendo la punta massima nel 1978, grazie alle nuove armi americane fornite dall’amministrazione Carter. Il bilancio totale sfiora i 200mila morti." Da un articolo di N. Chomsky pubblicato su Le Monde Diplomatique-il manifesto del giugno 1999 |
05-09-2004, 15.47.31 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Re: Re: Orrore!
Citazione:
adesso sarebbe bene aspettare a sapere cosa e successo di preciso ma non penso che si possana paragonare della gente che si difende a folli che massacrano un intera scuola per non si sa quale motivo ... |
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