Mi chiedo però se legalizzare questa professione sia sufficiente. Il lavoro nero è sempre esistito. Oggi poi l’immigrazione è più forte che in altri tempi, quindi le probabilità che si instaurino rapporti “clandestini” è alta. Ci vorrebbe un controllo ulteriore sugli immigrati, per le strade di notte, ecc. Ma questo va fatto anche ora, indipendentemente dalla legalizzazione della prostituzione.
Certo, il fatto che il cliente possa avere maggiori garanzie andando con una prostituta in una casa chiusa e soggetta al controllo dello Stato, può far tendere l'ago più dalla parte di quest'ultima soluzione. Ma sarà proprio così?

perchè è un problema sociale sotto certi aspetti devastate (vedi il il nuovo schiavismo di ragazze provenienti dall'ex cortina di ferro e dall'africa) e di gran lunga più accentuato rispetto a quello dei viados o maschile,o per arrivismo-autocelebrativo.

Per quanto mi riguuarda non nè faccio una questione morale,ma umana,reputo intollerante lo stare zitti e far finta di nulla,sul magabro dramma che migliaia di donne vivono.


salux e baci di Novi Lingure

Le garanzie non sono solo per il cliente.

Al momento pare sia l'unica soluzione,e mi pare che non ve ne siano altre.

Tutte le religioni da 2000 anni abiurano e combattono la prostituzione mettendola sul profilo morale,specie in occidente. Le pene sono severissime nei paesi arabi ed in alcuni casi con la lapidazione pubblica,ciò nonostante il problema non è stato mai risolto.

In Giappone per esempio questo problema non esiste,la gesha nipponica è considera una semi-dea,ed è un lavoro come un'altro,senza discrimazione.

Qui una oca magari va col capo stuttura o il dirigente Tv in cambio di presenze televisive,poi appare su i caledari ed è venerata,ma sempre di prostituta si tratta.Come vedi c'è anche questa diparità e stupidità.

Gli effetti della Legge anni 50, sono il fallimento assoluto e senza attenuanti di sorta,pertanto una volta tanto perchè non ritornare all'antico?

Io francamente non capisco questa filosofia... quando non si riesce ad arginare una piaga sociale si vuole liberalizzare: c'è il mercato clandestino di droga...LIBERALIZZIAMOLA! c'è la prostituzione...LIBERALIZZIAMO LA!
Le cause della prostituzione oltre a quella della costrizione può anche essere quella del bisogno economico... e così la donna deve vendere il suo corpo per sopravvivere...non sarebbe meglio fare leggi che sorreggano le donne in difficoltà...
ciao

mah saperlo ...certamente i fattori sono tanti ...
un mio amico dice sempre che una prostiuta costa sempre meno che un amante

come si puo aiutare le donne che vengono in italia per prostitursi ???
con che legge ???
sai che ci sono tantissime orgz che portano prostitute in italia grazie anche al fatto che questo sia illegale ...
sarebbe forse bello poter aiutare ogni prostituta ma penso che sia impossibol...
cmq rammento che in altri paesi forse piu civilizzati di noi fare la prostituta non e molto diverso da fare l'impiegata di banca....

in altri paesi forse piu civilizzati di noi fare la prostituta non e molto diverso da fare l'impiegata di banca....

Questo non mi rallegra molto.....

Io faccio l'impiegata (non in banca) e nonnon lo trovo un lavoro esaltante, però esplorare le pudende di svariati sconosciuti (i quali a loro volta esploreranno le mie...) non mi pare una professione molto più allettante. Penso che se in questi paesi fare la prostitua o fare l'impiegata sia la stessa cosa, non è che siano poi così avanti... a livello interiore dico. Poi se ne facciamo solo un discorso di contributi allora va bene. Oppure le impiegate in banca invece di fare le bancarie forse fanno altro. Voglio dire che va bene legalizzare per una questione di "praticità", si tenta così di combattere il business dei magnaccia, di proteggere la vita delle prostitute e di evitare ad altre di farlo per imposizione, ma sono d'accordo anche con chi dice che sarebbe ancora meglio integrare la "cura" della legalizzazione con la prevenzione, perchè rimango convinta che la maggioranza delle prostitute preferirebbero fare le impiegate di banca.

Personalmente,credo che chi ricorre,parafrasando Lucio battisti " al gaio cesto di amore che amor non è mai"
per la straganza maggioranza,siano uomini repressi o incapaci.

Esistono molte tipologie e moivazioni che portano una donna a prostituirzi.

1) Guadagni immediati per soddisfare la propia vanità
2) Motivi di estrema poverta e bisogno.
3) Stupidità e frivoleza,nei casi di baratto "figa-raccomandazione" per un aprte in un film o passaggio tv.
4) costrizione violenta.

Questi solo alcuni motivi.

Tuttavia,chi sceglie di propria volontà,di fare la prostituta,mi chiedo perchè dovremmo usare nei confronti di queste persone,un atteggiamento discriminatorio?

L'atteggiamento di molte donne,perbeniste,che poi si passano a trafila,capo ufficio per la promozione,segretario perchè si faccia m i fatti suoi....il postino,il lattaio e il macellaio perchè fa scic...in fin dei conti,sempre di prostituta si tratta.

Prostituzione significa offrire sessualmente se stessa in cambio di beni materiali,compreso la promozione in ufficio.
Vogliamo ipocritamente far finta che ciò non esiste?
Allora da un punto di vista morale,stanno sullo stesso piano,su quello di altri principi no,allora perchè non dare una passibilità a chi decide di prostituirsi,di farlo nel modo più igienico,sicuro,senza schiavizzazione,senza violenza ecc?

Meglio censire e avere un controllo del fenomeno e magari col tempo riuscire persino ad arginarlo,oppure lasciare le cose così come stanno?

Considera che esistono ragazze che la danno per un giro in una grossa cilindrata,ed altre che barattono la propria presenza per una pizza.Anche queste sono forme di prostituzione,allora perchè dovremmo assumere un atteggiamento discriminatorio solo con quelle che lo fanno apertamente?

scusix et salux