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08-05-2003, 03.16.34 | #12 |
Ospite
Data registrazione: 28-04-2003
Messaggi: 23
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La mia opinione
....personalmente penso che ciò che più conti sia l'EDUCAZIONE all'amore... Le famiglie di oggigiorno non conoscono forse più quanto sia importante questo concetto. La famiglia, a mio avviso, deve rappresentare la base solida su cui possa poggiare la società civile; è solo ed esclusivamente l'EDUCAZIONE all'amore che può permettere alla moderne famiglie di rimanere unite, superando difficoltà e problemi di ogni tipo.
I genitori devono EDUCARE ad amare i propri figli... ma soprattutto devono imparare da sè, ad amarsi l'un l'altro... Senza questo presupposto la famiglia non può esistere. L'unione di un uomo ed una donna rappresenta qualcosa di sacro, che non può essere messo in discussione; penso che bisogni prendere coscienza di questo... bisognerebbe attribuire alla questione carettere di pesantezza:non si può sottovalutare un probema attuale ed importante come questo. Solamente attraverso l'EDUCAZIONE all'amore i problemi, le divisioni, gli scontri e le difficoltà possono essere superati... I condizionamenti dei nostri genitori, inoltre, non rappresentano qualcosa di esclusivamente negativo. Sono convinto che da una madre e da un padre, un figlio possa trarre insegnamenti in egual misura dagli aspetti positivi e negativi dell'uno e dell'altra. Gli errori di un genitore ci permettono in ogni caso di trarre un insegnamento importante. ...ciò che realmente conta è che ci si educhi a vicenda ad amarsi l'un l'altro. |
08-05-2003, 09.46.09 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2003
Messaggi: 74
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ciao dimitri...
sono d'accordo con te per quanto riguarda l'EDUCAZIONE all'amore. Vorrei però sapere da te come fanno i genitori ad imparare ad amarsi l'un l'altro: mi spiego, quando due persone decidono di mettere in piedi una famiglia lo fanno perchè CREDONO di amarsi. Questo tentativo fallisce (e ultimamente troppo spesso)e magari è già nato un bambino, i due genitori come facevano a sapere che sarebbe andata così magari dopo pochi anni?? forse loro credevano che avrebbero potuto dare al figlio molto amore del quale poi nn sono stati capaci. Purtroppo nn si possono sempre prevedere le conseguenze delle azioni che si compiono.
ciao ciao |
08-05-2003, 11.23.52 | #14 |
Ospite
Data registrazione: 25-04-2003
Messaggi: 6
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Idolatriamo noi stessi
Credo che il fenomeno descritto da Medea sia uno degli aspetti negativi correlati alla cosiddetta "evoluzione" della nostra società.
Il fatto che la famiglia sia sempre esistita, e che in passato le separazioni e i divorzi fossero molto rari, non è da prendere come esempio di una migliore società....infatti dietro quelle "sacre" famiglie si nascondevano cose terribili, soltanto che il concetto della sopportazione, della non possibilita di reazione, della sacralita della famiglia stessa, rendeva impensabile una rottura familiare. Non era un bel vivere, credo. Era un eccesso, ora stiamo vivendo nell'eccesso opposto. La facilità con cui si disfa un rapporto non è certo indice soltanto di maggior consapevolezza e rispetto per se stessi, ohime. . questo sarebbe l'aspetto positivo dell'evoluzione sociale. Ma pare che non si riesca a fare un miglioramento senza un parallelo peggioramento....e qui mi riferisco alla attuale cosidetta perdita dei valori. Credo che il guaio sia che attualmente si viva con il culto della individualità.....finche mi va bene accetto, quando non mi va bene piu taglio la corda....non si riesce piu ad andare incontro agli altri, a rinunciare al proprio idolo INDIVIDUALE. Attenzione: con questo no voglio dire che non si debba amare se stessi...al contrario, è il primo passo da fare. Ma amare se stessi implica una pofonda conoscenza di se stessi, con le proprie limitazioni, i propi bisogni, i propri pensieri. La persona che raggiune questa integrita, potra veramente amare qualcuna'altro, che amera dopo averlo scelto....non puo rompersi un rapporto fondato sulla scelta profonda. Il problema è prorpio che manca questo contatto interiore con noi stessi, in primo luogo, questa conoscenza. e le scelte dei parters vengono fatte non su vero amore ma su affetti non cosi profondi, che entrano in crisi alle prime liti, alleprime divergenze......... perche? perhce se non conscosci te stesso non conosci l'altro. perche quando basi la tua sicurezza su piccole ipocrisie personali, non accetterai di metterti in discussione con l'altro...figuriamoci di accettare l'altro e cio che l'altro dice. E la cosa piu facile è quella di mettere una croce su un rapporto che crea problemi alla nostra individualita e cercarne un'altro che ci dia maggior sicurezza. Ma qui è l'inghippo: un rapporto di amore non si deve basare sulla insicurezza, e sul bisogno di avere sempre conferme. Questa sicurezza e integrita psichica ognuo dovrebbe guadagnarsela in proprio.....solo a questo punto si riuscira veramente ad amare...come dice dimitri. |
08-05-2003, 20.11.57 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-05-2002
Messaggi: 80
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io sinceramente non credo che oggi tutti inizino le storie e i matrimoni con leggerezza....e non credo che molti decidano di piantare una famiglia con troppa allegria..miodio c'e' chi lo fa di sicuro, una volta si preferiva pestare la consorte....per me la vedete troppo nera....gli sbagli li facciamo tutti, e molti bambini futuri disadattati hanno sicuramente una famiglia stabilissima ,state sicuri, dove magari i padri vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, o dove magari una madre riesce, forse per troppo amore, a trasmettere tutte le propie fobie e paranoie ai figli, rovinandoli(giusto per fare un esempio)
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08-05-2003, 21.01.25 | #16 |
Ospite
Data registrazione: 28-04-2003
Messaggi: 23
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Ciao medea
...penso che imparare ad AMARSI sia un compito non certo facile per un uomo ed una donna che formano una famiglia. L'amore non può considerarsi come una cosa acquisita e consolidata; esso deve stimolare un uomo ed una donna alla continua ricerca. Sono fortemente convinto che due giovani sposi non sappiano cosa significhi veramente il verbo AMARSI... Esso deve essere ciò a cui tutti dovrebbero tendere; non si tratta certo di qualcosa di scontato. Non penso esista un "metodo universale" che ci insegni ed educhi dei genitori all'amore (...o almeno, non lo conosco ancora). Al contrario sono convinto del fatto che ognuno di noi debba basarsi sulla propria e altrui esperienza per IMPARARE AD AMARE. Potrei suggerire che l'esperienza di vita cristina è quanto di più positivo io conosca per "essere educati all'amore"... Ma questo mio metodo potrebbe non essere condiviso da altri. Non esiste un'unica risposta alla domanda che tu mi hai posto medea; ognuno di noi deve mettersi alla ricerca della propria personale ed intima risposta. (...almeno, questo è quello che io credo)
ciao |
08-05-2003, 22.31.06 | #17 |
Ospite
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Messaggi: 6
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Joker...una famiglia con i padri e le madri che descrivi tu non è certo una famiglia stabilissima..... tutt'altro.
In un contesto del genere non c'è traccia di amore. Le poblematiche individuali, vengono fuori prima o poi nell'ambito della coppia. Per questo dicevo che prima di parlare di CAPACITA' di AMARE, si deve prima fare un proprio percorso individuale, di conoscenza e amore per quello che siamo. Dopo aver conosciuto noi stessi, aver imparato ad accettarci con i nostri limiti, aver capito chi siamo e cosa vogliamo, aver acquisito una sicurezza e integrita profonde,allora s puo pensare di poterci avvicinare ad una altra persona, e quindi ad amarla. Tutto il disfacimento che si vede in giro dimostra che difficilmente le persone fanno una scelta davvero consapevole nel momento di unirsi. Senza consapevolezza, si costruisce sul vuoto, piu o meno profondo. Con basi cosi instabili, le crisi sono molto piu frequenti, e la capacita ad affrontarle sono molto minori. Le conseguenze sono drammatiche, sia che si decida di separarsi, sia che s decida di non farlo, trovando alernative al di fuori della famiglia, al di fuori di se stessi. |
08-05-2003, 23.04.07 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-08-2002
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Io tendo sempre ad avere una visione schematica delle cose...
Amarsi è sicuramente la base della famiglia, però si sa che l'amore non è MAI eterno. Per cui rimane il dovere di portare a compimento l'impegno che si è preso mettendo su famiglia, che in genere è solo la crescita dei figli (i problemi economici sono più facilmente risolvibili: i soldi non provano emozioni e dolore). Non mi fa nessun effetto una famiglia che si separa quando i figli sono grandi e ben cresciuti, ha fatto il suo corso ed i singoli proseguono per conto loro nel cammino della vita, l'importante è che non ci sia gente immatura a 25 anni. Il problema è che di gente immatura ce n'è sempre tanta. Per maturità non intendo indipendenza economica, ma sapere che si deve affrontare la vita da soli emotivamente. Non so se mi sono spiegato, credo che le famiglie che si sfaldano in maniera deleteria per i loro componenti siano quelle che non danno alle cose il giusto peso, fanno diventare un dramma quella che potrebbe essere una naturale conclusione di un'unione. Accecati da questo peso non sanno indirizzarsi ed indirizzare i figli alla giusta conclusione, creando situazioni di tensione ed odio che manda tutto alla malora. Ciao a tutti. Ciao Joker!! un salutone a te... |
08-05-2003, 23.19.44 | #19 | |
Ospite abituale
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Citazione:
ma veramente pensi che sia possibile una cosa del genere?? non ti pare leggermente utopistico?? sarà che io sono un povero disilluso ma mi pare veramente strano che possa esistere qualcuno che abbia capito tutto di se' e sappia perfettamente cosa vuole fare della vita la gente si sposa, pensando che sia la cosa migliore da fare, e' convinta...poi dopo 3 anni si e' rotta le palle della stessa routine, oppure si accorge che la tanto adorata consorte in realtà non e' cosi meravigliosa...si comincia a litigare per le cazzate...e qualcuno fa anche delle gran stupidaggini....ma se gli avessi chiesto 3 anni prima se pensava che sarebbe finita cosi ti avrebbe detto sicuramente di no e poi io non l'ho mai capito cosa vuol dire intraprendere un viaggio interiore ed essere sicuri di cosa si vuole...cosa vuoi dalla vita saturnia?? sicura di saperlo veramente?? sicura che sarai la perfetta moglie(o sei) e che magari invece non ti troverai tra quelle persone che preferiscono la fuga?? le cose credo che si debba viverle prima di poterle giudicare.... |
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08-05-2003, 23.24.26 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-08-2002
Messaggi: 375
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Quello che penso, è che se non sei la perfetta moglie o il perfetto marito, te ne devi perlomeno rendere conto e cercare di migliorarti, oppure consapevolmente abbandonare.
Non necessariamente bisogna arrivare alla distruzione violenta con morti e feriti.. Parlo di cose di tutti i giorni, non strani percorsi interiori. |