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17-07-2007, 11.28.01 | #4 |
Ospite
Data registrazione: 13-07-2007
Messaggi: 20
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Riferimento: Pensare di cambiare il mondo cambiando noi: è attuabile?
quando le persone smetteranno di pensare che da quando compiono 18 anni sono libere di fare quello che gli pare (mentre è esattamente il contrario), forse si riuscirà a migliorare un po' il mondo.
Per il momento, per il 90% delle persone l'unico modo per convincerle a fare qualcosa di utile agli altri invece che a se' stesse, è obbligarle con le leggi, e lo spettro delle condanne per chi non le rispetta. Triste ma vero. |
17-07-2007, 15.42.51 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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Riferimento: Pensare di cambiare il mondo cambiando noi: è attuabile?
La società siamo noi.Noi piccoli esseri umani..che spesso seguono gli altri perchè
non hanno la propria personalità. La società partorisce degli esseri umani..per poi finire a crescere persone senza anima e personalità.Il mondo raccoglie esseri umani,cittadini..gli umani prima erano primitivi..intelligenti perchè usavano il loro sensi.. Oggi,aujourd'hui e today usiamo la mente con velocità quello che distrugge il mondo è la velocità con cui facciamo le cose. La fretta ha reso la persona semiaddormentata..senza percepire niente..senza vedere niente.. un piccolo robot su un prato verde.. penso che si possa cambiare il mondo accettando il nostro magico mondo interno.. penso che si possa cambiare il mondo vivendo nella diversità e mettendo in pratica quello che conserviamo dentro di noi. penso che si possa cambiare il mondo regalando un pò di amore e di autenticità Penso che in questo mondo attuale dobbiamo provare a togliere questa benedetta maschera che prova a soffocare ogni farfalla che ha voglia di volare.. kleelia |
17-07-2007, 16.47.45 | #6 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Pensare di cambiare il mondo cambiando noi: è attuabile?
Citazione:
Infatti, ti ho offerto "VOLUTAMENTE" su un piatto d'argento un supporto per le tue argomentazioni, dal momento che non voglio avere ragione ad ogni costo. Ho riportato l'articolo da Le Scienze proprio perché sosteneva la tua opinione. Non ho poi voluto dilungarmi su quella mia esperienza: i motivi del fallimento .. sono vari: Il primo potrebbe essere che ero troppo giovane per riuscire a lottare con i denti con i miei superiori, in particolare ricordo un direttore che amava le giovani insegnati senza essere purtroppo "didattico"; Un altro, l'inserimento in una classe di bambini cosiddetti "normali" - di bambini che a quei tempi venivano definiti "caratteriali", poveri bimbi con esplosioni improvvise di violenza, ecc.. e non c'erano - allora - insegnanti di sostegno. Un discorso, quello della scuola, che non mi sembra opportuno pronunciare qui, andando o.t. Rimango convinta che l'educazione dell'individuo sia fondamentale per la società e che ... banale quanto vuoi .. la società sia costituita da individui. |
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17-07-2007, 21.22.10 | #7 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Pensare di cambiare il mondo cambiando noi: è attuabile?
Patri15
Citazione:
Cara Patri, ti ringrazio del regalo e del piatto d'argento, che ti restituiro quanto prima, ma il problema dell'uovo e della gallina è rimasto intatto. In tal senso la mia richiesta era precisa e in definitiva verteva su questo; ovvero: qual'è la condizione migliore per cambiare il mondo? E' fattibbile l'evento pensando di cambiare singolarmente mentalità, tradizioni e abitudini a sei miliardi di persone, talebani, cattolici ed ebrei compresi, ho necessita un'intervento globale con delle riforme emanate dalle istituzioni societarie, in comune accordo tra loro? Il quesito, grosso modo, è questo; per cui è lapallisiano che la società è composta da individui, ma che questi non siano tutti uguali o tutti allo stesso livello culturale, con una veduta e filosofia di vita è innegabile. Allora come farli lavorare all'unisono? Perché è questo, secondo il mio modo di pensare, l'unica strada per tentare di cambiare in meglio la vita su questa terra. Riguardo le forze d'opposizione a questo progetto, un piccolo ma significativo esempio l'hai portato tù, riguardo al bavoso preside,(se lo sai possiamo mettere anche nome e cognome), che non disdegnava la selvaggina giovane, per far proseguire gli esperimenti didatici ad una giovane insegnante, con una mente già aperta. Senza contare coloro che di questa disparità ci danzano come dei delfi, sfruttando l'ignoranza, il falso orgoglio e l'aggressivita dei più forti per fabbricare e vendere armi, o , comunque, per sqazzare dentro il fuoco dell'inferno (leggi Bush e lobby collegate). Sinceramente la vedrei dura in qualsiasi modo: ma pretendere di cambiare la situazione facendo cambiare stile di vita o altro, ad una cinquantina di milioni di persone, lasciandone fuori 5.950.000.000 (cinque miliardi novecento- cinquanta milioni di esseri umani), mi sembra veramente un compito arduo. Tutto questo dialogare, senza volere alcuna ragione, ma solo per il piacere di conoscere meglio le nostre opinioni. |
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17-07-2007, 21.53.03 | #8 | |||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Pensare di cambiare il mondo cambiando noi: è attuabile?
klee
Citazione:
Un pensiero molto bello e romantico. klee Citazione:
Cara klee, sono un milione e mezzo di anni che l'uomo vive nella diversità, ma non si è visto all'orizzonte nessun miglioramento nei rapporti umani. Forse è a motivo di questo che nel mio libro "La tela di Ulisse", mi pongo questa domanda: "Sarà mai possibile un giorno agli uomini, vivere la propria vita senza lasciarsi ingannare dai tanti nuovi "Dei" d'ogni occasione opportunistica? Citazione:
Non vi è dubbio che hai un animo nobile, ma per essere credibili le tue affermazioni, guardando il passato, si dovrebbero vedere dei frutti: tu ne vedi? |
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17-07-2007, 23.03.07 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Pensare di cambiare il mondo cambiando noi: è attuabile?
Citazione:
Molti anni fa, giovane donna inesperta, ingenua, timida, complessata... fui trasferita in una sede che era ritenuta un "pessimo ambiente". Diversi anni dopo con le stesse persone l'atmosfera era un'altra, migliore, allegra, una famiglia. Ho cambiato diversi luoghi di lavoro, ed ogni volta che andavo via non era più il gruppo in cui ero entrata. Ci si contagia, è inevitabile. Nel bene e nel male Oggi sono una tipa che pur rispettando gli altri fa sempre quel che il cuore e la mente suggeriscono. E con mia grande sorpresa mi accorgo che posso essere molto contagiosa. E l'ambiente di lavoro diventa un incontro tra persone che vivono nel miglior modo possibile. Il singolo può fare la differenza: portare una ventata di allegria e condivisione o zizzania e irritazione. La società non esiste, è solo l'insieme di più individui, ed è il singolo individuo ad incidere sulla società. Sono anni che faccio la raccolta differenziata ma solo da un anno ho visto il bidone dei rifiuti della mia strada sempre meno pieno. Le leggi sono relative, se gli individui non le rispettano. Noi tutti facciamo la differenza. Sorridiamo alla commessa, diamo la precedenza quando possiamo, un grazie non costa nulla, guardiamo gli altri come esseri umani e non automi vaganti senza meta. Ma come si fa a sorridere se dentro di te non vi è sorriso? Come fai a vedere l'altro se non riesci a vedere nemmeno te stesso? L'individuo è la ricchezza del mondo, ovviamente se accetta di vivere. Nel momento in cui riesce a diventire consapevole di se stesso lo diventerà anche degli altri. Perchè dobbiamo vivere come ci viene richiesto e imposto da non si sa bene chi? Riprendiamoci la nostra vita e forse potremo rimettere in piedi la speranza di un mondo migliore. Se non cominciamo noi, se non comincia qualcuno chi lo farà? Un tempo ormai lontano ero nell'eterna attesa che gli "altri" facessero questo o quello, ovviamente li incolpavo delle che mi andavano storte. Oggi faccio quello che una volta mi aspettavo facessero gli altri, e se qualcosa va storto dico che è una manna caduta dal cielo per insegnarmi qualcosa. |
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18-07-2007, 00.04.35 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-07-2007
Messaggi: 47
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Riferimento: Pensare di cambiare il mondo cambiando noi: è attuabile?
Citazione:
"...penso si possa cambiare il mondo accettando il nostro...." Non sono più un teenager, e in generale ho visto abbastanza acqua sotto i ponti di cui molta ne avrei fatto volentieri a meno. Non ho una scorza dura e invalicabile e penso quindi, pur non avendo fatto alcun 68 per pochi anni- che le scelte di vita strada facendo si fanno. Credo in un mondo migliore e cerco di trasmettere questo ai figli i quali a loro volta spero possano proseguire. La sfida è con noi stessi, atei, ebrei, musulmani, tahosti ecc.... Per me è vincere su se stessi e su quel grigio che ogni giorno bussa alla vita, fino al momento in cui non si percepisce più nulla se non il dolore e la siuntesi che ne deriva. Riuscire a fare questo è di per se un "mondo migliore" e, se questo lo si insegna anche agli altri allora, probabilmente si riscopre quell'umano antico che si credeva perduto. Alzarsi felici è un mondo migliore; è solo una questione di sfida. |
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