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12-07-2007, 08.46.07 | #16 |
Ospite
Data registrazione: 22-01-2006
Messaggi: 35
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Riferimento: Cinema. La critica è scomparsa: facciamola noi
La domanda che ti pongo invece è un'altra: ma perchè di film come quello e come tanti altri non se ne fanno più? Mi ricordo ancora dei film di quando ero ragazzino, come il Ferroviere, di Germi, la Strada di Fellini, una Giornata particolare, di Scola e tanti altri film belli, sia italiani sia americani.
Questa si che è una bella domanda. Un abbraccio. Giancarlo.[/quote] Ci sono in giro dei fantastici film, forse ancora più belli di quelli che hai citato, lo stesso attimo fuggente, molto bello ma in fondo è la solita americanata... sai già come va a finire dai titoli di testa. Non fermatevi a guardare le uscite da botteghino, curiosate nelle sale più piccole e come ho già detto, nei cineforum. Bye |
12-07-2007, 10.47.01 | #17 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Cinema. La critica è scomparsa: facciamola noi
Citazione:
Non sono per niente d'accordo. Peter Weir è un registra fra i più grandi. Innanzitutto è AUSTRALIANO. Forse non hai visto "Picnic A Hanging Rock" Non è solo una bellissima, insuperata pietra miliare della storia del cinema, è un film fuori dal tempo, o, ancora meglio, uno spaccato di cinema fuori da ogni contesto spazio-temporale. Credo che nessun film sia riuscito a creare nello spettatore così tanta apprensione, tensione e angoscia. Non ci sarà nessuno che spiegherà come sono andati i fatti, il senso di straniamento è assoluto, nessuna via di scampo. La natura, nel bene o nel male, ha prevalso nella sua lotta al razionalismo e al progresso. E non dimenticare il flauto di pan, colonna sonora eccezionale. Uno dei tratti fondamentali delle opere di Weir è il rapporto dei protagonisti con l'ambiente naturale, spesso ostile e selvaggio: la foresta tropicale in cui il pazzo Ford (Harrison) decide di far vivere la sua famiglia, le montagne dove si perdono le collegiali di Picnic ad Hanging Rock , la campagna americana in cui vivono isolati gli Amish in Witness (1985), la serra nella commedia Green card (1990) e il mondo fintamente vero in cui è prigioniero Truman ne The Truman Show (1998) Non trovo proprio alcuna <americanata>. Scusa l'ardore della mia risposta, ma il cinema alle volte è un'arte suprema e bisogna accostarsi umilmente, attentamente ai capolavori, per capirli. Ciao, con simpatia |
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12-07-2007, 22.25.52 | #18 | ||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Cinema. La critica è scomparsa: facciamola noi
katerpillar
Citazione:
Mati Citazione:
L'attimo fuggente, pur essendo stato un bellissimo film, non lo ritengo affatto superiore ai film da me citati, la sola complessità della trama era nettamente superiore; senza parlare del premio Oscar conferito alla Strada di Fellini...Non vogliamo mica scherzare. Non voglio avere ragione a tutti i costi Mati, ma se un film è bello è bello, se invece è una americanata è una americanata, decidi tù. Inoltre andrebbe ricordato che nei cineforum proiettano film che già sono stati proiettati nelle sale normali, mica esiste una produzione apposita per i cineforum..o sbaglio? |
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13-07-2007, 06.14.06 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
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Riferimento: Cinema. La critica è scomparsa: facciamola noi
Non credo che la critica sia scomparsa. Anche se però è vero che sui giornali nazionali da critiche spietatissime s'è passati a più miti consigli, come dice Kater... Potenza del denaro? Mi sa di si.
Il mio critico preferito è paradossalmente, in questo mondo globalizzato, quello di un "giornale" gratis, di quelli che vanno di moda adesso, cioè quelli praticamente senza giornalisti. Alessio Guzzano, di City. Poi ho sempre con me il mitico Mereghetti, il dizionario indispensabile per gli amanti del grande schermo. Ebbene dopo tutta questa presentazione in versione "critica" il film che ho visto è... Transformers! Beh, a me è piaciuto, ma voi non andate a vederlo: vi farà schifo. E' solo il film con la più maestosa grafica 3d che si sia visto ultimamente in giro. (E io faccio il grafico 3d di mestiere .) Fino a 38 ore di calcolo per un singolo fotogramma (fotagrammi che sono 24 per secondo). La storia ovviamente non conta, ma le sottotrame non ti fanno annoiare. La repentinità con cui succedono le cose è strabiliante ed è il film con più esplosioni che io abbia mai visto. Stop. Prometto che il prossimo film che vedrò sarà d'autore Per quanto riguarda Mio fratello è figlio unico, devo dire che mi ha un po' deluso, soprattutto la sceneggiatura: anziché parlare i due fratelli fanno a botte tutto il tempo. Noiosi. Bravo il nazicomunista, e anche il nazicomunista-bambino. In realtà neppure la regia mi ha entusiasmato. Altro argomento, correlato. Assurdo dire che un film bello è bello e un'americanata è un'americanata. Che discorso è? Kat, ti sembra una... riflessione? Nelle mie precedenti succinte micro-analisi ho appena "dimostrato" il contrario. Tutto dipende da "cosa" tu guardi in un film. A me della trama frega ben poco. Dopo la Bibbia e l'Iliade le storie son tutte uguali. Il mio prof alla scuola del fumetto diceva che le trame sono tutte una variante al massimo di una decina di storie. L'unico film per cui ultimamente mi è sfuggito l'aggettivo "originale" è stato Borat, l'avete visto? L'irriverenza e il politcally incorrect più estremo degli ultimi anni. Una carica umoristica incredibile: persino le scene più trash risultano apprezzabili, non so come sia possibile, ma è così... Ah io per l'attimo fuggente mi sono commosso. Mmm... mi viene in mente anche che mi è piaciuta molto la sceneggiatura di Transamerica (2005), una commedia brillante e toccante sul viaggio di un uomo, un travestito, che vuole diventare donna - col nome di Bree - tramite un'operazione. Per caso incontra il figlio che non sapeva di avere. Figlio che crede che lui sia una lei e quindi la madre (mentre in realtà è il padre). Insieme attraversano l'America senza che Bree abbia il coraggio di rivelare la verità al figlio... L'attrice che fa Bree ha avuto una nomination per gli Oscar. |
13-07-2007, 13.44.48 | #20 | |||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Cinema. La critica è scomparsa: facciamola noi
X Lord Kellian.
Mati Citazione:
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Ti ho riportato il trafiletto originale così potrai comprendere meglio il significato del mio intervento su Mati. Qui a Roma quando si vuol indicare un film senza contenuti ma molto scenografico, si afferma che è un'americanata, quindi non bello, mentre Mati ha affermato che: si il film era bello pero era un'americanata. Ecco il perchè della mia precisazione. OK? Per quanto riguarda BORAT, oltre a farmi schifo in alcune scene(mettere un culo di un ciccione da centoquaranta chili in primo piano, con tutti gli annessi e connessi, non lo trovo affatto dissacrante, fa solo schifo e basta), inoltre l'ho trovato un film apertamente razzista contro tutti coloro che non risultano ebrei, ed in particolar modo dei Cristiani; ed io dopo certi fatti sono orgoglioso di non essere ebreo, come vuole esserlo lui. Il proseguimento di quel razzismo, sempre dallo stesso attore, l'ho notato su MOVIE, altra rapina effettuata al botteghino e, per di più, razzista. GIAK di gira: avanti il prossimo. |
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