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10-12-2005, 21.06.37 | #52 |
Ospite
Data registrazione: 10-12-2005
Messaggi: 9
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"Le più belle opere degli uomini sono pervicacemente dolorose. Quale dovrebbe essere il racconto della felicità? Niente è raccontabile, se non ciò che la prepara, e poi ciò che la distrugge".
André Gide La citazione è tratta da "L'immoralista" e mi sembrava calzante con la domanda posta da Mr. Bean. Non posso dire di condividere l'assunto in toto, ma almeno in parte si. Io scrivo ( sono una sceneggiatrice ) e il mio amore per la scrittura è nato sicuramente da una cosa: non mi piaceva così tanto la realtà che mi circondava, così ho cominciato a crearmene delle altre. Non necessariamente migliori, ma mie. Non subite, ma volute. Questa è la genesi. Ormai scrivere per me è anche molto altro, ma mi rendo conto che tutto è partito da un disagio. Altra citazione ( spero non mi consideriate una pedante ): "La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta" ( Fernando Pessoa ) Questa la condivido in pieno. E se pensate che l'arte esprime, sempre, questo bisogno di "andare oltre", allora si, sicuramente alla sua base c'è sofferenza: la sofferenza legata alla consapevolezza della nostra caducità. |
27-12-2005, 00.07.14 | #53 |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-12-2005
Messaggi: 129
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bhè... io penso che l?arte nacqua solamente da sè stessi... lo stato d'animo influisce su ben poco l'artista...
non è detto che ogni cosa paradossalmente tragica esca il paradossale Ogni opera d'Arte, come ogni nostra azione, è governata dal nostro ID, indi il nostro stato d'animo è poco rilevante a mio avviso.. certo.. potrebbe dare spunto.... ma non governa l'Opera |
27-12-2005, 18.24.08 | #54 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Citazione:
infatti il quesito è se l'arte migliore, e non se l'arte... |
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29-12-2005, 16.43.57 | #57 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-07-2005
Messaggi: 47
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secondo voi si può vivere nella mancanza?nella mancanza di luoghi e persone?
credo che questa mancanza aiuti a sognare,o a soffrirne nel cuore,credo che comunque la lontananza sia un mezzo fondamentale per farti rimanere solo con te stesso e riuscire a descrivere cose che con il vero amore o con un vero amico non puoi vedere,credo sia così che va il cuore |
29-12-2005, 22.51.01 | #58 |
Ospite
Data registrazione: 12-05-2005
Messaggi: 0
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che gatta da pelare che cerchi MisterBean .
L'Arte purtroppo per gli artisti, è sempre nata da giudizi altrui. Per me è arte qualsiasi cosa creata dall'uomo quand'Essa abbia un ritmo o una vibrazione identificabile. Tanto piu il ritmo sillabico o musicale è coordinato e s'allontana dalla fonte creativa, caotica, tanto piu sarà considerata una bella opera d'arte. Quindi un paradosso ? Potrebbe darsi... un saluto |
07-01-2006, 09.31.58 | #59 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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Citazione:
Io non considerei un giudizio come un purtroppo anzi è un modo di vedere con i propri occhi le cose diverse quindi ben venga non credi |
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18-01-2006, 19.59.35 | #60 |
Ospite
Data registrazione: 28-11-2005
Messaggi: 3
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L'arte migliore nasce solo quando si è coinvolti molto da un emozione.
L'emozione può essere positiva o negativa, sofferente o gioiosa, l'importante è esserne coinvolti. Il fatto è che la maggior parte delle volte si trovano più belle poesie (ad esempio) di struggente malinconia che altre, perché la sofferenza è un sentimento più riguardevole della felicità dalla mente umana, benché l'essere umano ha come scopo la felicità eterna e assoluta, se ci hai mai fatto caso, molte cose belle le diamo per scontate, mentre quelle brutte mai. Perciò l'arte nella maggior parte dei casi è migliore per dei sentimenti negativi, quelli da cui noi ci facciam coinvolgere più di ogni altri. Spero di esser stata chiara |