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25-07-2005, 20.18.53 | #15 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Citazione:
Interessante lettura di quella che fu la crisi successiva alla morte di Lorenzo il Magnifico ed altri avvenimenti coevi che portò al crollo del sistema che vedeva l'uomo al centro dell'universo e ad un modo totalmente nuovo di vedere l'arte prima col manierismo, poi col barocco. Il fatto è che prima si pensa a riempire la pancia, dopo si pensa ad esprimere se stessi. E' logico che chiunque subisca i condizionamenti del committente, però è nella libera espressione che si hanno i risultati più sconvolgenti (dura lotta per Michelangelo affrescare la Sistina come la voleva lui), ripeto basta pensare ad un Michelangelo o ad un Tiziano dei primi anni e degli ultimi. Lo stesso Botticelli cambiò molto il suo modo di fare arte. Sono le emozioni che ci fanno creare opere di straordinaria grandezza. La sofferenza può essere anche di un momento, non importa vivere l'intera esistenza in stato di perturbamento psichico. Ad esempio un Modigliani (che pure io amo molto) è assolutamente minore di un Picasso, anche se ha sofferto - almeno nell'immaginario collettivo - infinitamente di più (anche di invidia verso il primo, dichiarato all'epoca il re di Parigi)... |
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20-08-2005, 11.00.04 | #16 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
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Citazione:
Non sempre è così... |
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24-08-2005, 23.30.13 | #17 |
Ospite
Data registrazione: 23-08-2005
Messaggi: 8
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non credo che l'arte migliore nasca dalla sofferenza..per me l'arte è una splendida forma di indagine e di conoscenza della natura, della storia, della filosofia, del Divino, nella quale i grandi artisti ci comunicano con il colore e con la bellezza delle immagini la grande Bellezza ed armonia del cosmo, e tutto questo non credo sia ispirato dalla sofferenza ma dall'Amore
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29-08-2005, 10.58.24 | #18 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
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Citazione:
Mah, sai.... io credo che gli artisti debbano imparare a guardare dentro di sè per potersi esprimere. la sofferenza è un aiuto a guardare dentro di sè. In questo senso io intendevo quando ho posto il quesito. In pratica: artisiti si nasce o si diventa? Cosa spinge la persona a ricercare, perfezionare, ecc...? E' anche vero che ci sono stati artisti (soprattutto nel campo della musica moderna) che hanno fatto uso di sostanze stupefacenti, grazie alle quali (così afferma qualcuno) ci hanno regalato pagine di musica indimenticabili. Mi riferisco, per esempio a Syd Barrett (Pink Floyd), Janis Joplin, Jimi Hendrix.... forse in quel caso l'uso di sostanze stupefacenti poteva servire per alleviare una sofferenza? Secondo me sì. |
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29-08-2005, 14.17.32 | #19 |
iscrizione annullata
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Messaggi: 1,952
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però non tutte le persone che soffrono o hanno sofferto 'positivizzano' questa esperienza interiore trasformandola in arte o nella capacità di creare arte...
alcuni scelgono forme di distruzione e non di creazione... artisti si diventa...se la materia di base è adatta... |
06-09-2005, 16.03.41 | #20 |
Ospite
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Messaggi: 14
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io penso che c'è un legame tra emozioni e arte, un legame inscindibile, nel senso che vedo l'arte, tutte le forme di arte, come la capacità di esprimere le emozioni con i mezzi più diversi, le parole, i suoni, i colori, le immagini, ma non solo.
anche un gesto, una espressione sono arte quando esprimono in modo consapevole una emozione profonda. il dolore, la sofferenza, certo che c'entrano, sono spesso i nostri vissuti più forti, quelli che sanno suscitare le emozioni che non riusciamo a tenerci dentro, le emozioni che dobbiamo esprimere, e che in questo modo diventano espressioni artistiche. quando poi l'espressione delle emozioni diventa arte???? io credo quando riusciamo a darci un linguaggio che arriva diritto al cuore di un altro, senza necessariamente passare attraverso la logica ... |