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19-06-2005, 13.51.35 | #22 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
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Chi sa come mai, anche se questa poesia è stata tradotta, il sentire del poeta si trasmette comunque? (domanda retorica)
È vero che i piani della sensibilità sono diversi e più si sale, più aumentano le vibrazioni Io siedo e guardo tutte le sofferenze del mondo “Io siedo e guardo tutte le sofferenze del mondo, tutta l’oppressione e la vergogna, Io odio i convulsi singhiozzi segreti dei giovani angosciati con se stessi, in preda al rimorso delle azioni commesse, Io vedo nella vita umile la madre maltrattata dai figli, morente, abbandonata, smunta, disperata, Io vedo la moglie maltrattata dal marito, vedo il seduttore ingannevole di giovani donne, Io noto gli strazi della gelosia e dell’amore respinto che cercano di nascondersi, io vedo tutto questo sulla terra, Io vedo l’opera della guerra, della pestilenza, della tirannia, io vedo martiri e prigionieri, Io osservo la fame sul mare, osservo i marinai che tirano a sorte per stabilire chi dovrà essere ucciso perché gli altri vivano, Io osservo le umiliazioni e le degradazioni inflitte dai prepotenti ai lavoratori, ai poveri, ai negri e agli altri; Tutto questo... tutta la meschinità e la sofferenza senza fine io contemplo standomene quì seduto, Vedo, ascolto, e taccio.” Walt Whitman |
19-06-2005, 14.22.05 | #23 | ||
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Citazione:
Ma come, non hai appena scritto che "Non credo di sbagliare dicendo che molte persone leggendo una poesia non sentono quello che il poeta voleva dire nel preciso momento in cui ha dato vita alle parole, ma molte volte vedono tutt'altro."? Percepisci veramente il sentire del poeta, o il tuo, evocato da queste parole? Poi io parlavo di ritmi e musicalità che si perdono nella traduzione, non di senso. Il senso, almeno quello, una traduzione decente dovrebbe conservarlo. Almeno spero! Citazione:
Piani di sensiblilità? No guarda, io ai "piani di sensibilità" non credo proprio più. Se mai ci ho creduto. Lasciali fuori da sta cosa. Se vuoi parliamo di poesia. La misurazione della "sensibilità" o del "livello di evoluzione", delle "vibrazioni", lasciamola a spiritualità. E' lì che si gioca a misurarsi il pisellino. |
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19-06-2005, 15.04.25 | #24 | |
frequentatrice habitué
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Piani di sensibilità per sentire la poesia. Perché no? Io ci credo.
Citazione:
Non parlavo specificatamente della cadenza, ma di ciò che risveglia dentro di noi una poesia, che sia cadenza, il ritmo, ecc… non importa, importante è che ti scuote (tanto per non parlare della vibrazione ) Delle traduzioni eri tu che parlavi, mentre io volevo solamente sottolineare che pur senza la cadenza e la musicalità della lingua originale, la poesia trasmette qualcosa e non necessariamente quello che intendeva il poeta. edali ps. Ehi! io non mi posso misurare con quelle <grandezze> (fisiche) umane ….perché sono speciale ed amo anche la poesia. |
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19-06-2005, 15.40.37 | #25 | |
Ospite abituale
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Citazione:
... Omero strimpellava sulla cetra cantando i suoi poemi: a quei tempi, per fortuna, non c'erano critici d'arte, che soloneggiavano su cio' che non creavano. Spiegare una poesia, una musica, un dipinto non e' nemmeno come spiegare una barzelletta (che dispiegata perde la sua magia), dato che essa ha un unico senso. Una poesia, una volta scritta, e' come un figlio che, crescendo, si arricchisce delle esperienze e delle emozioni che l'interazione con l'altro aggiunge. D'altra parte persino la Verita' o la Realta' non e' la somma dei lati da cui ognuno la guarda? Come l'Arte anch'essa e' Visione istantanea e complessiva di tutti i lati con l'aggiunta dell'intuizione profonda che la complessita' porta con se' (... di ogni verita' anche l'opposto e' vero! Ogni verita' particolare e' infatti solo un punto di vista della Realta'! Per questo la musica jazz, l'arte astratta, certa letteratura contemporanea tentano di esprimere persino la simultaneita' dei diversi e "contapposti" punti di vista). Prafrasando Siddharta potremmo definire la Poesia, la tranquilla visione dell'unita' sopra la tumultuosa molteplicita' delle forme. ... o no? (... sussurra il nichilista che sonnecchia in noi!). Anche il nichilismo in fondo non e' solo un punto di vista? Dubito ergo sum! |
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19-06-2005, 16.30.28 | #27 | |
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Citazione:
Uffa, non volevo divagare troppo ma mi ci costringi! Se intendi dire che una poesia può avere diversi livelli di lettura, è indubbiamente così. Se intendi invece dire che ci sono persone con una sensibilità "più evoluta", allora no. Siamo tutti diversi. Diversi tipi di sesibilità, non diversi piani. Tutti diversi ma tutti con lo stesso valore. |
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01-07-2005, 21.49.36 | #28 |
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Per Fragola.
riferimemto: ----------------------------------------- adesso per esempio mi piacerebbe sapere perché tu non la reputi una poesia ecc. (La cosa più importante pag 2). ----------------------------------------- Non la reputo una poesia, anche se suscita emozioni, perchè secondo il mio modo di vedere la poesia non può essere un elenco della spesa al mercato dei sentimenti. Ovvero: i tuoi occhi mi fanno questo, le tue labbra quest'altro, la tua lingua questaltro ancora, mi manchi, sei la cosa più importante del mondo ecc. ecc. Questo è il mio parere, che è stato completamente differente di quello della giuria del premio "Roma Campidoglio", che gli ha assegnato il primo premio. Vedi quanto è difficile distinguere una poesia da un qualcosa d'altro? Prossimamente ti faro leggere un qualcosa che io reputo poesia e forse potremo comprenderci meglio. OK? Vapensiaero e ciao. |
01-07-2005, 23.16.50 | #29 |
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Se si vincono dei soldi, mandami gli estremi di questo concorso che partecipo anche io! (è l'unico motivo per cui parteciperei ad un concorso letterario. Pubblicare non mi interessa )
Premio immeritato, a meno che non fosse un concorso per adolescenti. Sinceramente io non la reputavo affatto una poesia. A parte il fatto che è un elenco, che sarebbe il meno, manca totalmente di ritmo e di musicalità. E non suscita nemmeno emozioni. Non si sente la mancanza, non si sente niente. E' una graziosa lettera che va a capo ogni tanto. Ovviamente, se fossi la destinataria, mi commuoverei per l'intenzione No, non è una poesia. Questa è una poesia!!! Sulle quattro Stamane sulle quattro, vagolando col mio scettro d'insonnia per la casa, senza accendere le luci, m'avvenne d'intuire sulla soglia del terrazzo qualcosa, tra feroce e soave - non certo l'umidore dell'edera risalita in apnea nè fantasmi di voci dalle antenne dei palazzi accasciati. - Era là fuori la notte in piena doglia: si sforzava di uscire dalle grotte di se stessa. Affannosa. Le esultava l'ampio addome di brividi, il madore ne intrideva le stelle. Fu come per una donna: trattenere un lungo attimo il fiato. E il suo dolore s'assommò, sangue ed anima, in un grido - lassù - di rosa. Fernanda Romagnoli (ultimamente sono proprio innamorata di questa poetessa, purtroppo poco conosciuta. E questa in particolare è bellissima!) |
02-07-2005, 07.50.49 | #30 |
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Per Fragola.
senti quest'altra: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. Eugenio Montale Montale ha vissuto per trenta anni con la sua donna, abbastanza bruttina e con un gran paio d'occhiali molto spessi per la sua cecità, che, secondo lui, la facevano somigliare ad una mosca. Con lei è stato sempre brutale, nelle parole, ma quando è morta gli ha scritto delle cose meravigliose, che hanno rivelato agli amici e ai suoi lettori, tutto l'amore che provava per lei. Ciao. Spero che ora comprenderai la differenza tra una poesia e la nota della spesa. Ultima modifica di Vapensiero : 02-07-2005 alle ore 07.57.30. |