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16-06-2005, 23.17.38 | #15 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Volapensiero, io continuo a ringraziarti, ma forse continuiamo a non esserci capiti tutti e due. Non cerco delle risposte, cerco le vostre risposte! Non ho bisogno di capire se quello che scrivo io è poesia, altrimenti non avrei scritto questo post ma vi avrei ammorbati (o magari deliziati, chissà? ma più probabilmente ammorbati ) con le mie "poesie". Cosa che non ho mai fatto e non farò mai qui perchè non lo ritengo il luogo opportuno. Come ho detto all'inizio io ho la mia risposta, di cui ho anticipato dei frammenti, e ad un certo punto la scriverò. Non adesso perchè se no si trasformerebbe in una discussione sulla mia idea e su quelle degli altri. Invece a me interessa raccogliere più riposte possibile senza condizionarle. Adesso, ad esempio, mi interessa molto che tu mi dica perchè quella che hai riportato per te non è una poesia. Il fatto che io condivida o meno la tua opinione al momento per me è irrilevante ma se vuoi te lo dico. ps sarei anche curiosa di sapere di chi è, se lo puoi dire, e chi la considera una poesia |
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17-06-2005, 14.28.44 | #16 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Anche un computer è capace di fare una “poesia” che non sarà mai una vera poesia. (da questo punto di vista, io assomiglio ad un computer )
Attraverso la poesia il vero poeta trasmette un suo sentire che verrà percepito dalla sensibilità del lettore. Del resto non so cosa dire. Non amo fare l’analisi della poesia. La leggo soltanto e me la godo con i sensi meno grezzi. |
18-06-2005, 16.25.12 | #17 | |
Ospite abituale
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secondo me
Citazione:
Poesia è trasmettere e suscitare emozioni e sensazioni profonde, sentimenti forti che chi legge riconosce come propri. La poesia è più “intensa”, più incisiva di un racconto, raggiunge direttamente l’interiorità, come la musica del resto. “M’illumino d’immenso” non sono solo due parole, è musica, è poesia. La tecnica poetica aiuta a dare alla poesia una carica espressiva maggiore del linguaggio piano, ma da sola non basta. Musicalità, ritmo, sonorità, forte capacità evocativa, non bastano se il poeta non trasmette una parte profonda di sé. Io non so scrivere poesie, non ci riesco proprio. Leggo una poesia in modo istintivo, non giudicante, mi piace se mi trasmette qualcosa, non mi piace se non mi lascia nulla. Ed è molto soggettivo, è un’empatia che si crea, oppure non si crea, tra l’emozione, il dolore, la passione del poeta e la mia, tra due sensibilità. Quanto conta la firma sotto a una poesia, quanto ci svia nei nostri pre-giudizi? |
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19-06-2005, 02.21.19 | #18 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: secondo me
Citazione:
Grazie Dana. Sono d'accordo con te ad 99%, però vorrei aggiungere che se "musicalità, ritmo, sonorità, forte capacità evocativa, non bastano", sono comunque irrinunciabili perchè una poesia sia poesia, altrimenti può essere comunque una cosa bellissima, ma un'altra cosa. Io vedo un rapporto strettissimo tra poesia e musica. Poi non sono così sicura che sia una cosa molto soggettiva Certo, io posso impazzire per una poesie e un po' meno per un'altra, innamorarmi di un poeta e un po' meno di un altro. Ma la vera poesia arriva a toccare tutti coloro che leggono con un briciolo di disponibilità a lasciarsi toccare. La firma sotto la poesia influenza? Ecco, a me succede che se una poesia che non mi incanta alla prima lettura è firmata da un poeta che amo, la rileggo, prima di buttarla nel cestino, se una poesia mi incanta, mi incanta chiunque l'abbia scritta. (oddio, anche quella che non mi incanta la rileggo! Ma se uno ha scritto mille cose che mi piacciono, ammetto che la rileggo con più attenzione ) Per me, quindi, la firma influenza solo in questo. Ma non vale solo per la poesia, vale per tutte le cose della vita. Se una persona che stimo dice una cosa che mi sembra una stronzata, prima di bollarla come stronzata ci penso due volte. Poi, può essere che comunque la ritenga tale. Ma grazie alla stima che questa persona si è guadagnata in passato, prima prendo in considerazione più attentamente di come farei se a dire quella cosa fosse uno che non stimo, l'idea che forse sono io che ho le fette di salame sugli occhi. |
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19-06-2005, 04.22.40 | #19 |
Ospite abituale
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Messaggi: 79
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Condividendo quanto detto da dana, vorrei dar più importanza ad un affermazione da lei scritta: "Leggo una poesia in modo istintivo" ecco, secondo me ognuno di noi legge le poesie in modo "istintivo"(questo forse è anche il modo per aprezzarle meglio), apparte al giudizio tecnico, perchè nella poesia come in ogni altra arte, l'espressione è accompagnata anche dalla tecnica, esistono infatti artisti d'ogni genere che con una tecnica vertuosistica esprimono quel che hanno da dare, ma alcuni riescono a farlo anche con la semplicità, senza la complicità di una tecnica virtuosistica.
Questo discorso credo valga in ogni campo legato alla sensisbilità umana e alla creatività,all'arte in generale insomma. Tornando al leggere le poesie in modo "istintivo", penso che la capacità principale di un poeta sia l'esprimere in modo profondo le sue emozioni\senzazioni/esperienze, circondadole di più significati.(a volte neanche volutamente, ma è una cosa impossibile da evitare... ognuno di noi da un suo Unico significato alle parole e percepisce TUTTO in modo diverso) Non credo di sbagliare dicendo che molte persone leggendo una poesia non sentono quello che il poeta voleva dire nel preciso momento in cui ha dato vita alle parole, ma molte volte vedono tutt'altro.(Bisognerebbe comunque chiedere ai poeti infromazioni riguardo a quel che volevano dire...) Le parole dei poeti hanno un gran numero di probabili ipotesi di interpretazione, ma raramente si riesce a capire a cosa si riferisse il poeta nel suo scritto. (Dato per fare un esempio, sarà capitato a molti di voi di leggere una poesia, immaginandone un contesto, dandole un significato piu o meno "preciso", per poi scoprire in che Contesto il poeta aveva scritto la poesia, riferendosi magari ad avvinimenti del quale voi ignoravate l'esistenza, scoprendo un significato diverso da quel che avevate percepito) (significato cresciuto insieme a quel che l'autore era dal momento della sua nascita, fino a quel che poi è diventato) Appunto per questo, forse la poesia va aprezzata in modo "istintivo", per catturarne il più possibile. Questo anche perchè noi non possiamo Vivere in prima persona esperienze vissute da altri, ma gli artisti in generale ci permettono di percepire quel che non abbiamo vissuto, o comunque qualcosa di simile, se pur diverso, grazie alla forza della creatività e della comunicazione. Per la musica invece il discorso è parecchio diverso, ma è una cosa che non ho mai approfondito... anche se un giorno non troppo lontano lo farò. La "filosofia" della musica mi attira parecchio, è particolare pensare che dei suoni, delle vibrazioni propagate per mezzo dell'aria, una volta raggiunto l'orecchio esprimano qualcosa, emozioni, stati d'animo, paesaggi, movimenti ed altro. Più che la musica in generale, direi che della poesia fa parte il ritmo, infatti la melodia entra in gioco molto più profondamente nel cantato, ma non nella vocalità della parola parlata. Il ritmo, I controtempi, le pause, gli accenti fanno parte dell'espressività della poesia, che oltre al riferirsi ai"significati" offre altre sensazioni con il ritmo delle parole. Quindi ogni persona "cattura" da una poesia un esperienza, sempe diversa se pur avvolte può sembrar molto simile. In conclusione non saprei cosa dire per definire una poesia come POESIA. Ora mi viene in mente una cosa... credo che esistano parecchie persone in grado di fare una poesia SENZA UN VERO SIGNIFICATO, giocando con le parole, creando espressioni ambigue, in grado di suscitare molti significati diversi, anche se il poeta non voleva esprimere NIENTE. Queste come andrebbero giudicate? Personalmente aprezzerei il lavoro svolto dal punto di vista tecnico della disposizione delle parole, ma non avrebbe nulla a che vedere con quel che io considero un VERO poeta. Un uomo profondo, che nella sua stanza da vita alla vita! |
19-06-2005, 11.29.23 | #20 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
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Il poeta da “vita alla vita” . Il musicista, come il pittore, pure. Questo è l’artista. Hanno il dono di esprimere il loro sentire in modo da toccare il sentire dei loro simili.
Penso che non ha tanta importanza quello che voleva dire a parole il poeta, quanto quello che risveglia dentro di te la sua poesia. In fin dei conti è questo il ruolo di un maestro (in questo caso un poeta) edali – sempre più convinta che con poche parole si possano aprire i portoni dell’immaginazione … |