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01-04-2006, 14.42.23 | #15 | |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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permettimi di fare un puro giro di fantasia (non ti sto perseguitando giuro! già ti ho ossessionato per le torri gemelle, giuro non sto facendo apposta.....non sentirti perseguitato, è un caso! ) Se non avessero sganciato Hiroschima e il Giappone avesse perso comunque la guerra, probabilmente la bomba atomica sarebbe stata utilizzata nella guerra fredda, da una parte e dall'altra, e forse oggi avremmo tutti la pelle verde e i capelli carbonizzati. Ogni epoca purtroppo ha le sue necessità.... Nagasaki mi sembra sia stata una delle cose più inutili e gravi della storia. Dopo Hiroschima il giappone era già in ginocchio, la guerra era persa. Per questo toglierei la seconda atomica(sempre girando con la fantasia). Che utilità storica può aver mai avuto? Ammesso e non concesso che Hiroschima ne abbia avuto, si intende. |
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01-04-2006, 16.44.52 | #16 | |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
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Citazione:
...o non c'è problema, non mi sento perseguitato... ...comunque inizi il tuo intervento sottolineando "il puro giro di fantasia", e prosegui con troppi se e troppe ipotetiche conseguenze. Questo per dire che quello che tu asserisci sono considerazioni logiche e forse anche esatte, ma noi non lo possiamo sapere, non ne abbiamo prova che si sarebbero realizzate e quindi è un puro esercizio retorico e di dietrologia storica. Ho accomunato le 2 bombe, perchè sono stati 2 eventi accaduti realmente, altamente distruttivi e al tempo stesso simbolici ( in quanto l'uomo era riuscito ad ingabbiare la potenza nucleare e si apriva una nuova era) e perchè sono una pagina nera per l' umanità. |
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03-04-2006, 09.31.29 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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A me pare che, se la storia si cancella, ci priviamo della grande possibilità di capirla e di imparare dagli errori del passato.
Cancellare alcune verità della storia è stato ed è uno dei danni maggiori che i compilatori di manuali infieriscono agli studenti. Ciò li confonde e non permette loro di farsi le loro opinioni e sperimentare cose nuove. Trovo particolarmente interessante la storia dei luoghi, perché in essi si è giocato il destino della gente. Leggo nella biografia di un personaggio pubblico bresciano "Nel Novecento a Brescia": "Baldo riprende il principio della contemporaneità della storia, la consapevolezza che sia l'insegnante di storia sia lo storico non possono estraniarsi dalle lotte e dalle passioni della loro epoca, perché solo da qui ricevono l'alimento che rende feconda la loro attività di ricerca e insegnamento. Convinzione, la sua, che si dichiara distante sia dal falso neutralismo ideologico proclamato da uno stantio conservatorismo sia dal fenomeno contrario dell'iperpoliticismo, atteggiamenti che, in tempi e uomini diversi, hanno dominato la sua epoca" (Luciano Fausti) (la carezza è per gli studenti) |
03-04-2006, 15.04.37 | #18 | ||
ad maiora
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