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15-12-2006, 08.08.58 | #6 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: democrazia, regime obsoleto
Citazione:
a mio avviso il nostro non e' mai stato un paese democratico,finita la guerra e' diventato semplicemente un paese a liberta condizionata,dagli stati uniti naturalmente che hanno appoggiato anche con il sangue(anni di piompo,stragi,attentati,sin da subito-vedi pure portella della ginestra,placido rizzotto...) i partiti moderati,in primis e per piu di 50 anni la democrazia cristiana..una legalita ripristinata col sangue.. |
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15-12-2006, 09.43.21 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2006
Messaggi: 193
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Riferimento: democrazia, regime obsoleto
Veramente non volevo entrare in una polemica di tipo spicciol. Forse i toni da me usati non hanno certo invitato alla discussione. Nè, soprattutto, voglio riabilitare gli avversari storici della democrazia: io ho idee di tipo premoderno.
Siccome riporterei riflessioni non mie, invito chiunque ne abbia voglia a leggersi il bellissimo panphlet di MAssimo Fini "Sudditi, il manifesto dell'antidemocrazia". Davvero illuminante sulla reale natura dei regimi democratici. |
15-12-2006, 09.56.04 | #8 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: democrazia, regime obsoleto
Citazione:
L’America finché è durato il comunismo, cioè fino a Gorbaciov ed alla caduta del muro di Berlino, in nome dell’anti comunismo, ha applicato il detto che il “fine giustifica i mezzi” non fermandosi neppure davanti alla morte di innocenti, pur di non permettere al comunismo di conquistare le menti ed i cuori di altri popoli. Un po’ che quello che ora fa con l’Islam…. (Si vede che, per giustificare le schifezze che fa a livello planetario, trova funzionale indicare un nemico come “ecco il male” e poter dire di se stessi: - noi siamo il bene –) Ma per tornare a noi, è anche vero che subito dopo la guerra gli animi erano profondamente accesi, perché nei decenni precedenti, non era esistito un dialogo tra le parti politiche. I comunisti erano dalla parte dei vincitori della guerra e dopo tanti anni di vessazioni e di soprusi da parte del fascismo si aspettavano qualche cosa, invece si vedevano esautorati dalle funzioni di potere e condannati a quel ruolo di opposizione che sarebbe durato mezzo secolo. Il merito della democrazia cristiana è stato quello di non permettere che l’Italia si incendiasse gettando le basi del dialogo politico e parlamentare. Il suo demerito principale, invece è stato quello di condannare il paese ad una politica clericale, (io direi talebana), perdendo l’aggancio con le democrazie più mature. Questo ultimo fatto, unito alla mancanza di alternanza spiega il degrado morale e culturale, che pervade il nostro paese. Citazione:
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15-12-2006, 15.17.56 | #9 |
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Data registrazione: 03-07-2006
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Riferimento: democrazia, regime obsoleto
se posso dire la mia, io penso che la democrazia voglia dire rappresentanza ed alternanza. bene allora io penso che in italia non ci sia piu' democrazia ma oligarchia, sempre gli stessi , lontanissimi dalla classe media (maggioranza), tutti ormai miliardari, compresi i cosi'detti comunisti e che usano la legge come l'antica nobilta', per farsi le leggi a loro favore.
non c'è uno stato dove la democrazia funzioni,neanche in un territorio piccolo come un comune. e perche' questo? perche' per decidere le persone dovrebbero SAPERE, ma come possiamo scegliere nostri rappresentanti se non possiamo aver conoscenza di quello che dicono e fanno ? per cui e' proprio il sistema democratico che non puo' funzionare, liberta' di pensiero e' una cosa, decidere chi deve fare le leggi, spendere il nostro denaro, fare giustizia e' tutta un altra cosa. Per cui bisogna INVENTARE un nuovo sistema sociale |
15-12-2006, 21.39.29 | #10 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: democrazia, regime obsoleto
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Citazione:
Il modello politico dovrebbe basarsi sul sistema nervoso: 140 miliardi (nota mia cioè il numero dei cittadini americani), di neuroni, tutti connessi a una rete elettrica. La comunicazione elettronica rende possibile la democrazia a partecipazione diretta. Tutti i cittadini hanno una scheda di voto da inserire in macchine referendarie e dei computer centrali registrano ed armonizzano i messaggi di ciascuna parte componente. La politica neurologica elimina i Partiti, i politici, le campagne elettorali e le relative spese. Il cittadino vota così come un neurone si attiva quando c’è un segnale da comunicare. Le voci della cittadinanza informano continuamente i tecnici del servizio civile che eseguono la volontà non della maggioranza (un’evoluzione perfida e suicida della mediocrazia) bensì di ciascun cittadino. |
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