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04-07-2006, 11.30.15 | #1 |
Ospite abituale
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Sant'Agostino
http://www.sant-agostino.it/
conosco di persona l'ideatore di questo link. Un Padre Agostiniano che ha deciso di dar vita al pensiero di sant'Agostino traducendo tutte le opere in molte lingue... vi posto questa pagina: "6) La carità dono di Dio Non si tratta di esporre qui la dottrina agostiniana della grazia che si sa quanto sia ampia e profonda. Basta dire solamente che la carità, centro della vita spirituale, non si pone sul piano naturale ma, essenzialmente, sul piano soprannaturale, su cui si pone tutta la mistica cristiana. Agostino lo intuì e lo ridisse con chiarezza e fermezza, tanto da ridurre a questo punto tutta la controversia pelagiana. Ecco le sue forti parole: " Da dove negli uomini la carità di Dio e del prossimo se non da Dio stesso? Poiché se essa proviene non da Dio ma dagli uomini, hanno partita vinta i pelagiani, se invece proviene da Dio abbiamo vinto i pelagiani " 46. Non dunque uno sforzo umano, ma prima di tutto un dono divino; non un'ascesa con le nostre forze verso Dio, ma prima di tutto la nozione di Dio che afferra l'uomo e lo trae nella sfera del divino; in una parola, non l'erôs greco ma l'agapê cristiana. Non già che l'agapê non sia un'ascesa verso Dio o non costituisca il compimento del più profondo desiderio dello spirito umano, che è stato fatto per Dio e non ha posa finché non si riposi in Dio 47, ma essa suppone la consapevolezza che noi possiamo salire verso Dio perché Dio è disceso verso di noi, perché lo Spirito Santo diffonde il suo dono nei nostri cuori. Parlando della trascendenza divina, Agostino pone sulla bocca di Dio queste parole: " Scendo io, giacché tu non puoi salire: io sono il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe " 48. Il testo dell'Apostolo (Rom 5, 5) - " l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato " - costituisce il motivo dominante dell'insegnamento agostiniano: ad esso Agostino riconduce la nozione stessa della grazia adiuvante che altro non è se non " ispirazione della carità con cui con santo amore facciamo quel che sappiamo di dover fare " 49.Questo doveva essere, se pure sommariamente, ricordato perché risultasse chiara la collocazione che Agostino dà alle ascensioni mistiche. Parlandone, egli fa mostra di essere un acuto psicologo ma anche, e soprattutto, di essere un teologo illuminato e sicuro: il teologo della grazia. Doveva essere ricordato, poi, per capire il posto che occupa la preghiera nella dottrina (e nella vita) del vescovo d'Ippona; un posto che è pari solo a quello della grazia che implora e della quale esprime i frutti. Essa è il luogo dove si attinge la forza per amare, il mezzo e l'esercizio della vita spirituale. Non ci resta che parlarne brevemente." A. Trapè, Introduzione a Sant'Agostino - IL MISTICO Lessi sant'Agostino per la prima voltain un esame che dovevo sostenere all'Università...il testo era "Le Confessioni"...allora ero atea e non credevo in Dio..A Sant'Agostinodevo la grande forza che mi ha trasmesso nel mettermi umilmente in ricerca della Verità...Lui l'aveva trovata la Verità nell'incontro con Cristo e la Chiesa quando sentì la predica di Sant'Ambrogio nel duomo di Milano...Le Confessioni sono straordinarie...il pensiero che un uomo rilegga la sua vita alla luce dello spirito mi ha fatto pensare che nella mia vita c'era qualcosa che non andava... ora lascio a voi la parola in merito alla carità...credo che sia un dono di Dio prima di tutto e che stà a noi accoglierla. |
04-07-2006, 11.59.41 | #5 | |
Ospite abituale
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Citazione:
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04-07-2006, 12.51.40 | #7 | ||
Sii cio' che Sei....
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Re: Sant'Agostino
[quote]Messaggio originale inviato da Emily
Citazione:
Qui si contraddice un pochino con cio' che ha appena detto, ma esprime una visione corretta del pensiero Agostiniano. Mi viene in mente il sogno di Giacobbe....... Citazione:
Scendo io giacche' Tu non puoi salire....bellissimo! Quel tu non puoi salire e' riferito alla natura umana identificata con gli Psichismi condizionati dalla Concupiscenza. Bisogna precisare che se non cessano quelli Egli non scendera'....e qui entra in giuoco il nostro impegno quotidiano ad essere attenti e presenti a noi stessi, a cio' che oscura la nostra sensibilita'. C'e' bisogno di lasciare tutto il superfluo..... Per ora non abbiamo detto quasi nulla, propongo di non leggere dei commenti ma di provare a commentare direttamente Sant'Agostino. (A me interesserebbe particolarmente come egli ha lavorato per definire il concetto trinitario, gia' presente in Plotino e ancora prima in Filone di Alessandria.) Ultima modifica di Yam : 04-07-2006 alle ore 13.03.40. |
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04-07-2006, 12.53.28 | #8 |
Ospite abituale
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Quel tu non puoi salire e' riferito alla natura umana identificata con gli Psichismi condizionati dalla Concupiscenza. Bisogna precisare che se non cessano quelli Egli non scendera'....e qui entra in giuoco il nostro impegno quotidiano ad essere attenti e presenti a noi stessi, a cio' che oscura la nostra sensibilita'. C'e' bisogno di lasciare tutto il superfluo.....
identificazione nell'ego distorto in sostanza. nel sogno di Giacobbe un angelo sale uno scende... ciao |
04-07-2006, 13.32.43 | #9 |
Sii cio' che Sei....
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" Sono state insieme create e la materia e la forma " 3: tra la materia e la forma non v'è un ordine di tempo, ma solo di origine e di causalità, come tra il suono della voce e la sua modulazione "
" Non procedono dalla sua natura né da altra cosa che non sia stata creata, ma dal nulla " Sant'Agostino Giusto ieri si parlava del Rig Veda......questo e' valido anche per Taoismo (WU CHI), Buddismo (Sunyata) e Induismo (Parabrahman). Creazione secondo le ragioni eterne. L'altro tema che entra nel concetto di creazione è quello delle idee o cause esemplari. La filosofia agostiniana attribuisce ad esse un'importanza fondamentale, tanto da sostenere che " nessuno può essere sapiente se non le conosce " 16; anzi aggiunge che il conoscerle è dato a "pochissimi" . I famosi Logoi Spermatikoi o Rationes Seminales....tanto cari agli Stoici e anche ai Kabbalisti e al Tantrismo (Bija). Sono " le ragioni stabili ed immutabili delle cose o forme principali (i logoi della filosofia greca) esistenti nella mente del Creatore ". Pensarle (come le pensava Platone) fuori della mente divina sarebbe un sacrilegio. Tutte le cose sono state create secondo queste ragioni. " Ogni cosa è stata creata secondo la propria idea o ragione " : altra quella del cavallo, altra quella dell'uomo. Ne segue che " per la partecipazione a queste idee avviene che ogni cosa è tutto ciò che è, qualunque cosa sia " Dubito assai che Platone le pensasse al di fuori della mente divina.... (sempre dallo stesso sito segnalato) edit: ecco qua Platone UNO E DIADE PIANO DELLE IDEE Numeri e Figure Ideali Idee generalissime o Metaidee Idee particolari PIANO DEGLI ENTI Oggetti dell'aritmetica MATEMATICI Oggetti della geometria piana Oggetti della stereometria Oggetti dell'astronomia pura Oggetti della musicologia Anima del mondo Anime in generale PIANO DEL MONDO FISICO SENSIBILE Ultima modifica di Yam : 04-07-2006 alle ore 13.41.09. |
04-07-2006, 13.52.35 | #10 |
Ospite abituale
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anche il concetto di archetipo di junghiana memoria mi pare che nella sostanza dica questo no?
se l'alto è come il basso... dal pensiero (idea) originario si da "forma". così vale per l'uomo, così vale per dio. la similitudine nella "creazione" pensiero-parola-azione ma andando ancora oltre... nel "vuoto" della mente creatrice... cosa ammiriamo? altrimenti per quanto belli siano ammiriamo manifestazioni di essa... ciao Ultima modifica di turaz : 04-07-2006 alle ore 13.53.36. |