Recitare assiduamente un qualsiasi mantra, davanti ad un oggetto di culto (o meno) è possedere, incanalare una certa energia potenziale, variabile secondo lo stato vitale del momento.. ed ha lo scopo di trascendere (nel tempo) il livello della coscienza irrigidita nei dualismi..
Nel primo stadio la mente è ancora consapevole di essere circondata dal "muro" del corpo e dall'ambiente esterno..
Con il procedere della meditazione (questo per qualsiasi tipo di meditazione) tutte le distinzioni svaniscono... la mente si trova "libera" e va a coincidere con lo stesso divenire delle cose che nascono, pulsano... e si disintegrano (fusione)..
Tornando all'uso del mantra e alle sue funzioni (fisiche e mentali), invocando nomi importanti, sacri, ma non solo perchè l'ho sperimentato (stessa sorte alla strategia del mantra "Nam myoho renge kyo" - Lode! dedico la mia vita alla mistica Legge del Sutra del Loto - pressapoco è così)
si crea un "ritmo" un circuito, una forte vibrazione che scuote ed incanala una certa "energia"...
Più è dinamica e ritmica... armonica, più la mente (resa silenziosa e osservante), trova un collegamento "universale" necessario a ricaricarsi d’energia (carente) utile a tornare in vita...
Questo circolo (interno/esterno) è esente da divisione e crea una sorta di consapevolezza... ed ha la funzione di generare "felicità", uno spirito "estatico" in qualche modo artefatto ma necessario per un inizio del cammino spirituale..
Ho usato questa tecnica per due anni, come esercizio fondato su "leggi" importanti.. con fiducia ed in maniera attenta e cosciente, senza sentirmi pilotata dal gruppo di appartenenza..
è un mantra potente, forse più di altri, per lo meno per me così è stato.. ed ha lo scopo di attirare una certa corrente e farla circolare perfettamente dentro di noi...
E' buona cosa comunque studiarne anche gli effetti e comprendere bene
qualunque scienza.. e che tipo di "alchimia" ne suscita in noi...
Poi, proseguire...
Namu