anch'io ho incontrato i miei mostri
ma l'ho fatto da sola
ed è stato devastante
perchè il Super Io giudicante
mi ha mostrato delle brutture
che poi ho scoperto non essere altro che maschere..........ma per scoprire la mia autenticità il vero lavoro l'ho rifattto in gruppo e con un terapeuta....

“Il giorno che segui qualcuno
cessi di seguire la verità.
Il Maestro ti serve per farti capire
l’inutilità di averne uno.
Egli ti presta la sua luce
finché non hai trovato la tua.”
I Maestri.

Dobbiamo sperare una sola cosa dal Maestro ed è la trasformazione integrale del nostro essere interiore.
Tutto il mondo è il mio Maestro.
Salvatore R.

"Se non sai riconoscere il Maestro fuori di te, come fai a riconoscere il Maestro dentro te?
I Maestri non si seguono, si rispettano come loro rispettano chi li ascolta"

Uno

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Psi... ti tolgo dall'imbarazzo della "scelta", tu non stai cercando Maestri... stai cercando appunto pseudo-maestri (sono tue parole), attenta che puoi farti del male

IO voglio avvalermi in ultima analisi del mio maestro interiore, so che in ultima analisi solo il nostro maestro inteiore può davvero guidarci.

Ma anche la ricerca e il riconoscimento del proprio maestro interiore richiede una evoluzione spirituale e il dubbio di tutta questa mia discussione è che ascoltare dei "maestri" o seguire dei maestri (che differenza c'è tra ascoltare e seguire all'atto pratico?) possa rendere più veloce la mia evoluzione....

Se ci fossero dei veri maestri veramente positivi mi piacerebbe incontrarli...ma appunto ho il dubbio che un maestro possa farmi male....se è invece uno pseudo-maestro!

Insomma è difficile districarsi....Ufff! Grazie Uno!

Psicher

Io invece mi avvalgo del diritto di non parlare
così.. cito:

"Quel che dissero i cinquant'anni"

Quando ero giovane erano i vecchi i miei maestri.
Lasciai fuoco per forma fino a spegnermi.
Soffrivo come un metallo che fosse forgiato.
Andavo a scuola dai vecchi per imparare il passato.

Ora che sono vecchio ho per maestri i giovani.
Quel che non può modellarsi deve essere infranto o piegato.
Lezioni mi torturano che riaprono antiche suture.
Vado a scuola dai giovani per imparare il futuro.

(Robert Frost)



Gyta

P.S: "io voglio avvalermi del mio maestro interiore" (Psicher)
Avvaloro la tua tesi!

Secondo me, il momento cruciale in tutto il processo di "guarigione" è la decisione.

Nel momento in cui uno ha preso la decisione di "incontrare i suoi mostri" o di "liberarsi da certe oppressioni" o di "guarire antiche ferite" è a metà dell'opera. C'è chi ce la fa da solo chi no.

Importante è la consapevolezza che gli "aiuti" non sono altro che strumenti nelle sue mani.

Intendevi "nelle tue(/nostre) mani", giusto?

Si, gli "incontri" sono strumenti nelle nostre mani..
come lo sono anche.. gli "scontri" (!)



Gyta

Morale: ogni cosa è strumento utile a qualcosa
nella nostra capacità di coglierne la versatilità
sta il suo possibile utilizzo
e quindi non ultima la sua (e nostra!) ricchezza
(termine che spesso fa rima con vita)

è fondamentale... uno schiavo segue... un treno segue l'altro su un binario, un ammaestrato segue il volere di un'ammaestratore... (parole vicino a maestro... ma la -a- dice tutto) un allievo ascolta un maestro (ovunque sia, dentro o fuori) ma mantiene anzi scopre la sua individualità, un Maestro non ti indica la sua strada (seguire), ti indica come porti, orientarti per cercare la tua (lo ascolti).

non ho ben capito cosa intendete x "maestro", ma c'è una frase di Galileo che dice:
"non si puà insegnare niente a un uomo, si può solo aiutarlo a scopririlo dentro di sè"

Gyta