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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
12-04-2006, 20.32.07 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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camminare
Ciao!
camminare gente tra la gente! braccia aperte per saper ac-cogliere l'immenso che c'è intorno......praticamente aiutare i deboli e i reietti in questa società contraddittoria? ps (scusa uno) la bacchetta magica ce l'ha Mago Merlino claudio |
12-04-2006, 22.46.26 | #14 | |
Frequentatrice
Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 111
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Re: camminare
Citazione:
Personalemente vorrei almeno partire dalla reietta che c'è in me! Se ci riesco con lei posso avere buone speranze credo! Ma in generale è un discorso ampio di collaborare in modo disinteressato anche al bene alltrui e anche al nostro (a volte è ancora più difficile in realtà amare se stessi davvero!) Psicher |
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13-04-2006, 07.03.36 | #15 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Il tuo timore è non solo legittimo ma tutelante!! La dipendenza non è che un momento del percorso in cui un punto di riferimento che è il rapporto stesso che si va instaurando, viene ad essere centrale impegno nostro! Non si è "dipendenti" da quella persona che abbiamo scelto come persona col quale intraprendere un cammino di conoscenza in noi, ma dal cammino stesso, dalla relazione stessa, da ciò che stiamo costruendo!!! Non il terapeuta fisicamente è l'oggetto della nostra dipendenza ma la nostra fantasia su di lui/lei che ci obbligherà a fare i conti con la parte nascosta di noi riflessa a specchio nel volto speculare dell'altro!! (infatti si dice per l'appunto "proiezione", poiché non lui/lei ma i nostri pensieri, caratteri, paure, fobie, desideri, amori dipingiamo sul suo schermo "bianco" del suo viso! Quando tali proiezioni verranno interpretate, riconosciute come nostre anche la "dipendenza" svanirà come neve al sole, e rimarrà quel rapporto speciale ed unico che abbiamo costruito noi con noi stessi attraverso la figura catalizzante del "terapeuta", e scopriremo che i veri "terapisti" eravamo noi stessi con l'aiuto della sua forte solidarietà e del suo instancabile specchio! [Ho espresso sul medesimo argomento anche sul 3d "il dolore" di modo che i due discorsi-risposte si compensano in un quadro unico di commento mio. Soprattutto sul "rendere concreti i valori.. etc.." che presuppone una conoscenza di sé attraverso cui tali valori nostri vengano riconosciuti e non pre-indirizzati (come scelte razionali che porterebbero magari ad un buon grado d'altruismo di superficie-copertura) ] Gyta |
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13-04-2006, 23.17.35 | #16 | |
Frequentatrice
Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 111
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Citazione:
Grazie cara Gyta! I tuoi interventi li ho letti (anche quello del dolore) e sono tutti molto profondi. Condivido quello che dici anche se non è facile non avere paura che l' ALtro su cui noi proiettiamo e col quale si instaura in qualche modo una probabile dipendenza, NON se ne approfitti per farci del male o anche solo per NON farci bene.... Sopratutto se non è uno psicoterapeuta che sa gestire il proprio controtransfert! Ma tu dirai che forse se questo succede, fa parte comunque di una qualche esperienza che dobbiamo fare.... Ci devo riflettere sulle tue parole che pure condivido, ma credo che in ogni caso valga la pena di essere per lo meno prudenti nello scegliersi il pseudo-maestro .....o amico/amica che ti da consigli... Psicher |
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15-04-2006, 07.55.38 | #17 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Certo.. assolutamente! Comunque il rapporto non si crea dall'oggi al domani; si ha tutto il tempo di sondare l'altro e di capire se possiamo o no fidarci! (Il nostro istinto è spesso un grande alleato!) Non dimentichiamoci che diamo noi potere all'altro o meno. secondo quanto gli permettiamo di entrare nel nostro animo, nella nostra intimità!! Nessuno ci "tocca" senza il nostro consenso.. ! [Nella nostra profonda "serietà" sta il fondamento attraverso cui ogni cosa e persona si svela per ciò che realmente è! Al di là delle sue possibili ed apparenti maschere attraverso cui può tentare di coprirsi -Forse il punto è: "Quanto siamo in grado di sostenere, di guardare negli altri e in noi ciò che non ci piace senza confonderci (senza confondere noi con questo) con questo?"] Gyta Ultima modifica di gyta : 15-04-2006 alle ore 07.56.53. |
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15-04-2006, 11.08.02 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Nella mia esperienza, "fare pulizia" ha significato entrare e rivevere il dolore originale. Questo fa molto male e richiede molto coraggio. E' quasi indispensabile, in questi momenti, avere una guida, qualcuno che non ha vissuto la nostra esperienza e che ci aiuti a rimanere nella realtà e nei suoi aspetti positivi.
Via via che diventiamo più forti ci affranchiamo dal maestro. |
15-04-2006, 12.11.16 | #19 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Sono d'accordo su tutto il tuo messaggio,
tranne che su questo punto: Citazione:
Penso anzi che sia indispensabile che abbia confidenza con il tipo di esperienza che abbiamo avuto e pur non avendola magari vissuta in prima persona si sia posto comunque profondamente i medesimi quesiti di fronte a spesse equivalenti difficoltà! Gyta |
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15-04-2006, 12.15.50 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
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Citazione:
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