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13-04-2006, 08.23.41 | #23 |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Gyta, se ho ben capito vuoi dire che prima si deve cercare l’aiuto da parte di persone specializzate per scendere dalla croce del dolore e poi, in un secondo tempo, guardando indietro rendersi conto del nuovo essere? Certo. Solo allora tutto quello che scriviamo qua ha un senso. È inutile, anzi direi sadico, parlare dei benefici del dolore ad una persona che sta sulla croce. Tutto quello che possiamo fare e rimboccarci le maniche e cercare di alleggerire nel nostro piccolo questa croce o almeno di non appesantirla.
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13-04-2006, 08.52.40 | #24 |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Ciao, Edali!
Intendo che è necessario prima dare ascolto alla mente e volgersi alla conoscenza di sé, all'introspezione e in presenza di malesseri consistenti prendere impegno con se stessi scegliendo di percorrere tale strada con un terapeuta scelto e preparato col quale accompagnarsi in questo viaggio di scoperta di sé. Quando si è sondato profondamente il nostro sconosciuto "io", la nostra mente più nascosta -cosa che ripeto! si potrà fare solo con l'ausilio di un punto di riferimento al di fuori poiché necessario alla terapia speculativa "dello specchio" (impossibile da soli, per le stesse dinamiche inconsce di autodifesa mentale!), si potrà allora proseguire il cammino di conoscenza verso la ricerca "pura" spirituale, senza che questa sia contenitore di inadeguatezze sostanziali celate mentali, verso la scoperta della propria spiritualità: una ancora più profonda scoperta di "Sé" (e non sapendolo chiamare giustamente in riferimento a "propria" l'ho messo maiuscolo, stavolta.. quasi ad indicare l'esperienza più 'condivisa' concettualizzata all'unanimità con "Sé" o "Anima Unversale" etc..)! Sottolineo: scoperta di Sé! Non teoria concettuale immagazzinata dal cervello tramite diretta informazione del "maestro"!! Ed infatti -a mio avviso!- l'eventuale "Maestro" non consegnerà all "allievo" nulla che non sia dall'allievo stesso partorito e dedotto!! Il resto -sempre a mio avviso- riguarda una conoscenza d'acquisizione concettuale pre-elaborata, che può portare frutti e trasformazioni di certo, ma mai sarà giungere al reale Centro di Sé. Spero d'esser stata ancora più chiara! Un bacio! Gyta Ultima modifica di gyta : 13-04-2006 alle ore 08.59.53. |
13-04-2006, 09.57.41 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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Re: "Le ragioni del dolore"
Citazione:
la "ragione" del dolore è insita in una disarmonia collegabile all'ego incanalato in maniera distorta e all'inconsapevolezza che da tale errato metodo trova origine. O no? ciao |
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13-04-2006, 10.31.10 | #26 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Re: Re: "Le ragioni del dolore"
Citazione:
No |
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13-04-2006, 10.34.04 | #27 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Bellissimo l'intervento di Oizirbaf.
Il sorgere dello Stato Nirvanico e' la Gioia del cuore e veramente e' una coperta calda nella vita. Bisogna pero' capire in profondita' come lavorare per questo....ci sono un sacco di cose che rendono il cuore (anima) triste e sofferente....li bisogna lavorare e purificare. Gyta ha ragione, il suo consiglio e' ottimo e personalmente ho seguito quella stessa via e cioe' meditazione e analisi, questo per i primi dieci anni. Nel concreto e' necessario comprendere come funzioniamo e arrivare ad avere una conoscenza Yogica del Corpo-Anima. Non e' difficile, anzi piu' siamo delle persone semplici piu' abbiamo delle grandi possibilita'. La faccenda e' molto pratica e poco intellettuale, anche se un minimo di sovrastruttura intellettuale ci vuole. (Turaz....ci siamo capiti vero? ) La prima cosa da comprendere e' che i nostri comportamenti sono condizionati. I Buddisti chiamano la coscienza deposito Alaya Vijnana, noi la chiamiamo Anima...quella forma di memoria. Li ci sono registrate tutte le nostre esperienze e le nostre esperienze sono di natura sensibile, emotiva. |
13-04-2006, 11.52.30 | #28 | ||||
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Re: il dolore
Citazione:
Citazione:
A volte l'aiuto arriva <come una manna dal cielo> anche da chi non sembra di essere un maestro o un terapeuta. Io gli dico "il messaggero" Credo che soltanto dopo un certo risveglio si può parlare della scoperta del sé e dopo ancora della scoperta del Sé. Citazione:
Io mi fermerei a questo punto per approfondire di più la domanda iniziale, altrimenti tutti i topic rischierebbero di diventare uguali. Citazione:
Ravanello, credo che il perché del dolore si trova nelle risposte di tutti noi. Sarebbe il dolore come una medicina dell’io, come un completamento del sentire. La causa? Chiedi tu. Certi dicono che è l’effetto. Sempre in linguaggio karmico parlando. All’inizio sinceramente non volevo accettare questa definizione. Mi era antipatica la parola karma. Una risposta secca: <è il karma che agisce>, mi sembrava crudele. Quello che posso dirti dalla mia esperienza: c’è un oltre “il dolore” che ti presenta il mondo un po’ diverso, con una sfumatura di saggezza in più. |
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13-04-2006, 12.03.58 | #29 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 3,250
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Citazione:
l'anima è triste per via di cosa? cosa occorre "purificare" se non una visione egoicamente distorta delle cose? oppure ci vediamo altro? |
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13-04-2006, 12.18.25 | #30 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Ecco prova ad esprimere in parole semplici e senza usare la parola EGO, come funziona l'Anima, cosa favorisce il suo naturale e spontaneo volo verso la felicita' e cosa le tarpa le ali. Senza usare numeri, simboli, cifre...terra a terra...semplice.... semplice....e come fare in pratica...... |
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