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02-04-2006, 14.59.16 | #43 | |
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La consapevolezza mentale non è Coscienza:
Citazione:
Ecco in queste parole tra l'altro scritte di tuo pugno intendi/dici esattamente la stessa cosa che vado dicendo, intendendo io, ovvero: NON cambia la "Coscienza" cambia la connessione della mente conscia ('conscia' intesa appunto -con la c minuscola) o mente razionale Il punto è giungere ad una maggiore 'connessione' non credo serva molto la descrizione a livello di numero dei diversi stati di 'connessione', primo perché ritengo siano soggettivi e non oggettivabili visto le infinite gradazioni possibili, secondo perché il classificarli è solo descrizione mentale e non porta che ad una mera soddisfazione del credere d'averli imbrigliati (cosa peraltro non sempre vera); non ci sono (sempre a mio discreto avviso) diversi stati di Coscienza (sottolineo "C" maiuscola così evitiamo di confonderla con la parte mentale del cervello razionale) ma una diversa consapevolezza mentale della mente razionale. La cosa (purtroppo o per fortuna) rende esattamente identici due esseri nella Sostanza o nell'Essere Coscienza (quella con la "C" maiuscola) l'unica differenza è che uno ha la soddisfazione mentale di saperlo e si gode la parte scenica della rappresentazione e della regia, l'altro muta secondo i venti Tu, invece, da ciò che sembri volermi dire, vedi La Coscienza più o meno presente in un essere o nell'altro secondo il loro grado di connessione individuale, se non ho capito male. Io non vedo "gli esseri" ma la rappresentazione chiamata Universo di cui l'unica Realtà è "Spirito" o meglio "Coscienza". Se qualcosa "cambia", cambia esclusivamente nel mutare della rappresentazione e non della Realtà-Coscienza. Gyta Ultima modifica di gyta : 02-04-2006 alle ore 15.02.37. |
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02-04-2006, 19.10.30 | #44 | |
ospite sporadico
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Citazione:
1 si 2 lo avevo scritto "Spiritualità è conoscere e sperimentare lo Spirito con questa, ed in questa, nostra forma" e aggiungo anche manifestarlo anche se questo non significa convertire, bigottare (scusa il neologismo) o essere e sentirsi diversi. 3 (andiamo O.T.... comunque...) Non nei confronti dello Spirito ma di quella vita umana, lo so che tu da medico accetti la morte cerebrale, ma non è il segno inequivocabile della morte, spero che tu confermerai il fatto che qualche tuo collega con un pò di cuore pratica l'anestesia prima dell'espianto, come invece viene praticata una puntura al cuore (dimmi tu cosa è) prima di alcune particolari sepolture. Non dimentichiamo i risvegli sia prima della sepoltura che dopo (purtroppo). |
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02-04-2006, 19.17.08 | #45 | |
ospite sporadico
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Re: La consapevolezza mentale non è Coscienza:
Citazione:
Credo sia impossibile capirci... comunque tanto per fare altri paralleli, la Coscienza può espandersi, lo Spirito no... La Coscienza ha bisogno di un supporto, lo Spirito crea il supporto La Coscienza è subordinata alla forma e per variare (la Coscienza) varierà anche la forma (seppur impercettibilmente a volte) lo Spirito non è subordinato alla forma, ma la forma è subordinata allo Spirito. |
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02-04-2006, 19.38.12 | #46 | |
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Citazione:
Lo credo anch'io perché tu non presenti il tuo pensiero ma LA VERITA'! Parli di Coscienza e la quantifichi, la qualifichi come si fa con le cipolle e le molecole.. dimenticando che ciò che descrivi è solo frutto della mente UMANA! Stammi altrettanto bene! Vedi al pari di altri hai iniziato anche tu a dire questa è LA REALTA' e in tali toni di presunta oggettività è impossibile qualunque confronto di reciproco arricchimento! Gyta |
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02-04-2006, 19.57.48 | #47 | |
...cercatore...
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Citazione:
...grazie per aver risposto... ...quello che mi premeva capire era se da un punto di vista bioetico espiantare una persona poteva significare lederne il suo spirito (anima) e violare la sua vita spirituale. Oggi la nostra società multirazziale e multiculturale di pone di fronte a persone che sono educate su altre basi rispetto alle nostre ma non per questo meno giuste delle nostre. Spiegare ad un induista, per esempio, che un suo caro è morto, che il suo cervello non ha più attività, ma però può donare un organo e salvare una vita, a volte è complicato se per lui un "soffio di anima" è ancora presente nel suo cuore e non è come dirlo ad un italiano. ...io ho già ben chiara la mia risposta su cosa sia lo spirito, ma mi piaceva sentire altre ipotesi su un tema così delicato... Grazie P.S.: Uno, la morte cerebrale è un segno inequivocabile di morte, assolutamente, senza alcun dubbio. Altrimenti che siamo assassini? Per farti un esempio, lo stato vegetativo non è morte cerebrale. Ciò nonostante il farmaco analgesico (Fentanest), viene di norma praticato in sinergia con il curarico, durante l'espianto. |
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02-04-2006, 20.02.26 | #48 |
ospite sporadico
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Che ti posso fare Gyta?
Tutto è misurabile e quantificabile, che poi ne siamo in grado o meno è un'altro discorso. Io ho sempre parlato dicendo: "questa è la realtà" se vedi qualsiasi mio post ho sempre avuto tale presunzione... solo che non mi interessa (e so che non è possibile) convincere nessuno.. |
02-04-2006, 20.08.00 | #49 | |
ospite sporadico
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Citazione:
Non sei un assasino, perchè per te è morto... Perchè viene dato il farmaco? Tanto è morto... Non so se ti conviene continuare il discorso con me volendo comprendere quello che ti sto dicendo, potrebbero sorgerti dei problemi... appunto di coscienza... nel fare il tuo lavoro. se vuoi apriamo, anzi apri che ti seguo una apposita discussione |
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02-04-2006, 21.22.06 | #50 | |
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Citazione:
E penso sia positiva la non sussistenza di una volontà posta al convincimento verso l'altrui..! Trovo però atteggiamento non proficuo porre il proprio punto di vista come l'unico reale incontrovertibile e non come specchio tangibile della propria visione del Reale! Il sentimento alla base sconfinante è non più una rosa di pensiero sulla quale poter interagire ma una gradazione di possesso del Vero, il che sembra senza ombra di dubbio, pur se mitigata da una mancanza di volontà verso il fine all' altrui convincimento, portare la discussione dal confronto di ciò che si sente, di ciò che si è, al possesso di ciò che si ha, negando di fatto il valore dei differenti percorsi umani, che leggono il reale secondo le differenti posizioni mentali ed intime! Il pensiero grazie a Dio non è prerogativa dell'avere ma dell'essere! (questa frase da leggersi nel comunissimo significato grammaticale!) Tornando al tema: Allora fammi comprendere: tu identifichi "Coscienza" con Consapevolezza Mentale? Perché allora se è così il problema è apparente solo su un diverso uso dei termini! Sul fatto che tutto sia "misurabile" e "quantificabile" posso solo risponderti che tutto è in rapporto ai sensi a disposizione attraverso cui il rapporto ha luogo. Gyta |
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