non te la prendere turaz ho detto il mio punto di vista non che mi dia fastidio ma vedo che ricalchi quasi sempre ad ogni tuo messaggio questo ego egoicita troppo ripetitivo sempre per me
ci mancherebbe.
amidar puoi trovare qualcosa su una mia discussione -angeli il potere della materializzazione-
il vangelo e la bibbia magari anno potuto avere delle modifiche
ma il succo resta quello.
interpetrazione su cio' che ce da interpetrare e di origine personale.
cio che non e da interpetrare e comune per tutti.
le mie esperienze sottili mi hanno portato alle sacre scritture
dove posso cogliere dei passaggi e delle frasi che vanno a interpetrarmi o chiarirmi le mie esperinze.

Grazie Giuseppe per la tua gentile segnalazione sull'argomentazione Angeli e materializzazione. L'ho trovata molto interessante. Io ho raggiunto vagamente tale tipo di sensazioni ( niente di visivo ) soltantanto nei periodi di ricovero in ospedale quando ero molto malata. La sera nella mia camera,prima di dormire,non so perchè,ma invocavo gli angeli della guarigione,e anche se non vedevo nulla, la percezione che il cambio di energia in quella stanza fosse molto forte, ti assicuro era pazzesca! Sarebbe comunque difficile per me spiegare a parole ciò che sentivo e vivevo.
Mai più sentito in vita mia una tale onda di amore,serenità e potenza!
La malattia,evidentemente brutto affare, può essere una grande occasione per imparare,conoscersi,capire e crescere; è, comunque la si veda, un'opportunità da cogliere,difficilissimo per carità,ma pur sempre un'opportunità!

lo "ricalco" perchè il problema più evidente soprattutto nelle persone che "canalizzano" a certi livelli è appunto quello.
Sul discorso "angeli" mi pare di aver espresso più volte il fatto che ho vissuto momenti di grazia collegati a certe figure.
per quanto concerne le "sacre scritture" le leggo da sempre.
per il resto ti serve sapere altro?
ognuno ha il suo percorso.
Il mio mi ha portato a stare molto attento all'ego prima di tutto mio poi altrui.

Ciao

Concordo totalmente con questo intervento di turaz, in particolare con l'ultima frase.
Proprio perchè non è facile saper riconoscere l'ego dentro di sè bisognerebbe essere grati a chi ce lo fa notare, invece nella quasi totalità dei casi si resgisce inalberandosi.

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Il Messaggio poca importa che sia pulto o sporco, filtrato o meno, generato dallla nostra parte razionale, dalla parte viscerale o da quella intuitiva.
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Importante è che gli altri assorbendo il nostro messaggio sappiano porre dei filtri a ogni tipo di messaggio. Non possiamo essere il ricettacolo di ogni contenuto presente nella realtà.

Per me canalizzare i messaggi, è come spedirli, Questi dopo debbono essere filtrarti non solo da noi. Non tutti però hanno lo stesso tipo di filtro. Proprio per questo bisognerebbe adeguare i messaggi a tutti affinché riescano a percepire chiaramente quanto si vuol far conoscere.
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Saluti a Tutti

Lo penso anch'io.
Questa è la base!
Allora si potrà parlare di comunicazione "diretta"
quando ogni lavoro sui filtri e sulla loro interferenza
è stato ben sondato!





Gyta

Fatto sta, che un briciolo di dimostrazione, un solo caso attendibile ed incontrovertibile di questo fenomeno, ancora lo aspetto. Quindi, mi guardo bene dal considerarlo un fenomeno realmente esistente e la prudenza mi impone di accantonarlo tra "superstizione e ciarlataneria" anche alla luce delle numerossissime prove di malafede, trucchetti etc etc....

La dimostrazione non devi averla tu o la scienza, Nonimportachi.

In questo campo l'importante è che la persona che interpreta e sente questo fenomeno, si ritenga appagata e soddisfatta dei risultati, semprechè questi siano nel segno di un equilibrio emotivo e mentale gratificante per il suo bisogno di contatto e spiritualità.

Ha ragione Alessandro d'Angelo quando dice:


La malafede esiste, i trucchi pure; ma se anche uno solo dei tantissimi messaggi enunciati, fosse vero, questo basterebbe a giustificare lo sforzo e la speranza dei tanti che ricercano oltre la scienza e la dimostrazione pubblica.

Umby,

Hai affermato che ciò che conta è sentirsi appagati dai risultati. Unica condizione che poni è che questi risultati siano....... orientati a gratificare la propria spiritualità. L'importante sembre essere per te l'effetto che fa un'idea più che la veridicità di questa.

Il sottoscritto ha invece tutt'altro intento. Non perseguo alcun risultato che gratifichi la mia spiritualità (avrei solamente l'imbarazzo della scelta).
Unica cosa che perseguo è la verità. Non mi importa che questa gratifichi e appaghi, che questa mi dia un "equilibrio emotivo e mentale". L'unica e sola cosa che mi importa è che sia vera, autentica, ed illustri le cose per come sono in se'.

La dimostrazione, la verificabilità, l'onere della prova........ è l'ingrediente indispensabile a determinare la verità in quell'accezione pratica ed oggettiva cui sono obbligato a sottostare e da cui non posso, volente o nolente, prescindere.

Capisco che tu tenda a privare questa tangibilità di ogni importanza. Non è certo necessaria per perseguire la gratificazione, può anzi essere d'ostacolo impedendo di ritenere reale ogni cosa che non abbia coerenza con la realtà tangibile.

...e per perseguire questa strada è necessario ritenersi infallibili.

ritenere che la percezione soggettiva di qualcosa, che non posso sottoporre e verifica (perchè altrimenti diverrebbe dominio delle scienze) non sia un abbaglio.