Perchè si usa la parola "perdersi"?
Tutti l'accettano (Turaz se dici qualcosa su "tutti" sto giro ti passo sopra con un rullo compressore ) come un dogma e qualcosa di assurdo... qualcosa di punitivo... o con chissà quale significato.... in realtà se ci limitiamo al significato letterale significa proprio perderci nelle cose che facciamo, se potessimo vedere che lasciamo un pezzettino di noi in ogni cosa che facciamo comprenderemmo molte cose.
Ci sono due modi per fare questo... senza consapevolezza cioè lasciamo solo questa "particella" di noi e man mano ci consumiamo sino alla morte in cui il processo si compie e poeticamente faremo parte del tutto... oppure se quando facciamo qualcosa ci mettiamo l'anima (come si dice metaforicamente ma che si può vedere anche realisticamente) ma produciamo una "copia" (copia è riduttivo... dato che le due cose sono collegate profondamente) per noi ecco che conserviamo ed integriamo di esperienze (vere eseprienze non semplici memorie) il nostro Essere... la nostra copia collegata all'impronta che abbiamo lasciato ci collega sempre più all'universo.
Una cosa che non tutti si sono presi la briga di approfondire è che questo può essere fatto anche con ciò che abbiamo già fatto nel passato... dicesi dal titolo Ricapitolazione... oppure come ho scritto in altro post era il senso originale della Confessione che poi si è cristallizzata solo negli atti che secondo la morale umana sono errati, in realtà era appunto il recupero, "guidati" (anche se solo come presenza) da chi poteva infondere la giusta "concentrazione", delle nostre pecche... mancanze... cioè dei pezzi persi per strada... delle nostre parti perse senza aver conservato la "copia".

Il discorso è espandibile.......

"ri-analizzare" il passato alla luce di una nuova consapevolezza acquisita per consentire di "trascendere" e vivere il presente piuttosto che continuare a "re-agire" .
re-azione o azione?
quello che chiamo IO permette a mio parere e secondo la mia esperienza di "agire" e collegandomi a quanto dici tu a fare in modo che le "copie" siano sempre più "vicine" a ciò che la nostra anima è.

Un saluto
p.s. non passarmi sopra sono magro...
ciao

Io batte Ego 1-0

Impossibile realmente... sarebbe come dire che il mio corpo batte un piede....

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Turaz e se le "copie" invece fossero i pezzi dell'Anima che via via si va "costruendo"?



a tutti

in un certo senso secondo me si...
io penso che la consapevolezza della nostra anima (di per se infinita) sia in divenire...
per cui equivale a dire "va costruendosi" (anche se in effetti forse... va ricordandosi...)
mi piace vedere l'anima come un entità dalle infinite possibilità...
che nell'ambito della vita come un bambino... cresce e da sempre una visione più "alta" di se stessa nelle cose che fa...(e qui mi collego alla consapevolezza)

ciao

Uno.. sei incredibile!!!
Però ti stimo!!

Le tue teorie che ampliano il processo di.. autoriflessione!
(Non sterili, dunque! Anzi nuovi modi di e per "prender coscienza")

Un caro saluto ad entrambi!



Gyta

Forse l'unica differenza è che dove tu leggi "evoluzione"
io leggo "manifestazione"

Forse forse dovresti approfondire sull'Anima e sulla Manifestazione.

Non so spiegarti, Yam..
cerco in un certo senso di tenermi lontana da teorie che non siano tratte direttamente
dal mio sentire più intimo, non perché non stimi il pensiero altrui ma perché credo che se mai le idee
possano avere valore lo hanno in vista di una soggettività di percorso non oggettivabile;
questo in ambito dell'intimità (della spiritualità) intendo. Forse perché più mi addentro alla conoscenza di "me" e più m'accorgo del gioco di ruolo che il mio cervello m'impone nell'oggettivare un idea: limiti auto-imposti della stessa capacità espressiva di rappresentazione della mente umana.
Così, se e quando posso, cerco di arginare il pensiero all'ambito che lo corrisponde,
senza nulla togliere alla validità relativa delle idee e d'ogni rappresentazione teorica.
Ammetto che spesso la mente creativa, il pensiero, preme a dar connotati d'assolutezza
a questa od a quest'altra "visione" mentale e lascio che sia parte integrante di questo percorso
infinitamente umano, giocosamente creativo, a volte utile rappresentazione capace di creare riflessione profonda, altre solo diletto filosofico della nostra mente razionale.
Spero di non essere fraintesa.. nulla contro quindi! Anzi un "pro".. se vogliamo!




Gyta

Grazie per la stima... "teorie" non rende giustizia ma del resto se non vedi e io ti dico che esistono i colori o ti fidi o un operazione ti può far avere la vista... oppure per te saranno teorie anche i colori...
Sull'oggettività a questo punto dovrò per forza dire qualcosa....
Vado fuori tema e quindi credo che dopo aprirò altra discussione

Non sono d'accordo!!!
Non lasciamo pezzetti di anima in giro...
Un buon esame di coscienza ci dà il punto della situazione sulle nostre mancanze e ci dà modo di lavorare sulla nostra parte più debole... o su quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto o detto e anche su quanto di positivo abbiamo costruito
Niente di noi va perduto... forse si confonde la perdita con la dimenticanza, ma ogni nostra azione nel bene o nel male non va perduta, forse siamo noi che inconsciamente "dimentichiamo" facendoci pensare di aver perso qualche parte di noi.
La nostra anima può solo arricchirsi di esperienze positive o negative, noi evolviamo ogni giorno e così anche la nostra anima.
E' come l'amore, più ne dai più ne hai, perciò non dobbiamo aver paura di mettere "anima e corpo" in quello che facciamo.
La nostra anima non è già completa aspettando che noi ci adeguiamo ad essa, se viene nutrita ogni giorno cresce con noi, è come un seme da cui nascerà un fiore e un frutto, se le diamo le giuste cure e attenzioni...



Nessuno vive invano, anche chi all'apparenza è privo di consapevolezza...


Ciao