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06-03-2006, 11.55.14 | #15 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Citazione:
A me sembra di averti risposto... e comunque "porre domande" è attività della mente... prova ad andare oltre... non chiedermi come si fa, perché ci sto provando anch'io... |
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06-03-2006, 12.01.52 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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Citazione:
perchè è solo una volta che "sei andato oltre" che "capisci" ciò. non prima. l'uomo è fatto così... e solo così può trascendere il suo ego |
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06-03-2006, 12.26.51 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Re: errore
Citazione:
Allora provo a spingermi oltre.....(la risposta alla domanda seguente richiederebbe molta onestà) Se io ti dicessi che sono un testimone di geova e la mia vita è basata esclusivamente su ciò che dice la bibbia... ci sarebbe qualcuno di voi che dentro di sè ritiene di aver capito/compreso qualcosa di più di dio/DIO/IO? |
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06-03-2006, 12.28.02 | #20 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Perché in realtà "Essere" giunge assieme ad una comprensione che può essere tradotta anche in ambito "filosofico", pur coi limiti della realtà mentale di questa "dimensione" umana mentale! Le parole sono direttamente proporzionali allo stato di Essere cui si è giunti. Personalmente scrivo in relazione a ciò cui sono giunta cerco di non anteporre la parola a ciò che ancora profondamente non è, per non intraprendere la strada 'sterile' (>a livello intimo) della speculazione filosofica prima di non averla partorita da un profondo totale sentire. Prima si "trova" la sintonia alla quale ci si accorda (come uno strumento) poi gradualmente viene a schiarirsi il campo e man mano dalla visione interiore se ne deduce anche una visione di stampo razionale (poiché è ciò che la mente razionale chiede!). Quando tale visione non è più "a singhiozzo" viene la deduzione anche discorsiva. Nella discussione "L'unità dell'esperienza" si discuteva proprio su quanto sia fondamentale (almeno per ciò ch'io sento!) che l'esperienza dell' "Unità" non resti episodio sporadico ma divenga innesto di un profondo cambiamento, un sentire costante e radicato. Per ciò che personalmente mi riguarda il campo è in via di "schiarimento".. scrivo perciò solo di ciò che già è in me profondamente sentito. (Il resto sarebbe anteporre deduzioni premature che mi porterebbero sul mentale e non a coltivare ciò che man mano sperimento). Trarre conclusioni razionali in questo "stadio" sarebbe seguire gli impulsi della mente razionale frettolosa e condizionata ed il lavoro dell' osservazione, del sondare avvenuto si contaminerebbe dei vecchi automatismi schematici mentali. Di facili deduzioni e conclusioni teoriche sono pieni i libri di filosofie 'religiose', optare per la conoscenza "a gradi" credo sia la migliore scelta possibile, quella "conoscenza" che si basa unicamente sull'introspezione! Poiché concordo con molti (anzi alcuni!) illuminati che "la Verità non potrà mai essere di "seconda mano" ! Gyta |
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