Bella questa....esprime molto bene antiche e ricorrenti controversie sulla Spiritualita'.

p.s.: molto Tantrica

edit: ....pero' sono privi di pilota automatico.........essendo "svegli"...

edit2: non vi viene in mente nessuno?
Nessuno a cui piacesse guidare a folle velocita' (e ne sfasciava di auto) e che beveva parecchio? (almeno due Maestri uno orientale e l'altro occidentale)
Ecco qui gia' e' presente una "deviazione"......

Sunday,

Sono dannatamente analitico, nella metafora che disegni io ci leggo il DNA.

L'anima quindi è strettamente connessa con il progettista o il programmatore…

E qui mi rendo conto che probabilmente non intendevi parlarmi di DNA, ma che col "progetto" tu intendessi il "disegno universale" del quale facciamo parte.

Mi parli anche i un progettista cui le macchine sarebbero vincolate, ma qui la matafora è forzosa, le macchine sono vincolate l progettista solo "storicamente", una volta assemblate e messe in funzzione fanno quello che fanno indipendentemente al progettista.

Inoltre contesto la metafora poichè mentre il progettista di un'auto è evidente, quello della vita non è evidente e non basta la complessità di essa per renderlo evidente. Inoltre c'è anche la mancanza di una qualche evidenza delle intenzioni del progettista che ne rende poco verosimile la sua esistenza.

Una metafora molto divertente sul guidatore (Karl Renz):

"Certo, il tuo Io dopo tanti giri di manovella è maturato un sacco. E se per caso ti trovi a seguire la stessa direzione del carosello puoi dire trionfante: “Guarda come sono stato bravo! Adesso ho capito l’antifona!” Adesso hai capito come funziona tutto il gioco.”Guardate, ora ho tutto sotto controllo!” Sei in armonia con il cosmo, in sintonia con la creazione. Un Io in simile accordo prende esattamente la direzione del carosello. “Guardate come dirigo bene il mio veicolo! Tutto il carosello si muove perché lo dirigo io talmente bene! Ma guardate, gu-ar-date!” Quando hai fatto abbastanza pratica e sei abile in quell’arte puoi anche dire agli altri come devono guidare:”Su, fate così come faccio io”!
Orai sei un autista completamente sveglio. Un paio di persone entusiaste dicono:”Andiamogli dietro!” Tanto vale prendere un mezzo di trasporto più capiente:”Salite tutti sul mio autobus e sedetevi dietro di me! Io sono in sintonia con il carosello!” Allora diventi un guru.......

continua QUI

divertente l'aneddoto postato
direi anche che rappresenta più o meno ciò che a parer mio accade

No Nic non ho paura di niente ma di sicuro non scriverò cose tipo "è così ma tu non puoi saperlo perchè non ne hai fatto esperienza" sarebbe ridicolo e non servirebbe a nulla...

Comunque tanto per farti battere un pò di tasti... il Noi, significa Spirito... che non definirò adesso... permea ogni cosa ma si connette in maggior grado, tanto più aumenta la vita nel soggetto in cui si connette... anima letteralmente la materia da un certo grado di connessione in su... e si associa anche alla parola "presenza" che si usa associata a "di se" quando parliamo di noi stessi...
al massimo livello si può usare la parola "Realizzato" o "Illuminato"
che indicano la prima aver realizzato la massima connessione, la seconda che l'infusione (in-fusione) dello spirito che se fosse osservato con la nostra comune vista è luce nel vero senso della parola, sebbene molto raffinata, Illumina la materia in maniera completa... da non confondere con una lampadina che cammina... anche se il modo di dire "che pelle luminosa che hai" ha radici antiche e profonde....

Adesso divertiti

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Per il discorso degli ubriachi... al di la di ciò che dice Yam e che sembrerebbe indicare al pari tuo, che bisogna ubriacarsi o stravaganti per essere illuminati.... (so che non intende questo... ma io su queste cose ci starei attento a come le scrivo e vale pure per te) riporto lo stesso esempio fatto in altra discussione adattandolo
"se uso le forbici per tagliare... che io tagli la carta, il cartoncino, la plastica o la lamiera (con i forbicioni/cesoie adatti) non è perversione... ma se uso le forbici per martellare anche sempre la carta, la lamiera etc... è perversione"
quindi ci può essere il sant'Uomo che si beve (non si ubriaca, è diverso) e che conduce una vita in maniera spericolata, detta alla Vasco Rossi.... ma dipende dalla sua costituzione fisica e se lo fate voi siete degli scimmie che imitate, a meno che non abbiate la stessa costituzione.... altrimenti dal 68 ad oggi si sono già Illuminate milioni di persone(per non dire miliardi)... cosa che invece non mi risulta....

Salve,
George Gourdijeff non è un filosofo ma un Buddha ed era famoso perchè diceva che l'uomo ,o meglio non tutti gli uomini hanno un'anima.
Diceva:"L'esistenza ti è stata data gratis ma l'anima certamente no.Devi guadagnartela."

Hare Shiva.

Kant.

comunque sia OGNI NOSTRA AZIONE mai è da considerarsi NOSTRA ma esclusivamente un risultato dovuto a come la combinazione neurale del nostro cervello interagisce con gli impulsi esterni. (rispettando la regola nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, anche i pensieri non si CREANO dal nulla, ma sono la trasformazione di combinazioni molecolari dovute a come il nostro corpo interagisce col mondo esterno)

DETTO QUESTO, mi chiedevo se siamo consapevoli che non siamo assolutamente VITA CONSENZIENTE (come noi ci definiamo) ma soltanto un modo di esprimersi della natura, o meglio, degli input esterni (che potrebbero essere anche enormemente differenti da come noi li percepiamo).

In pratica non viviamo ma siamo solo una combinazione di altre forme di vita (cellule).
In definitiva, dobbiamo accettare il fatto che non siamo vivi, ma siamo solo la manifestazione di quello che ci circonda ed interagisce con il nostro corpo... NOI (come anima) non esistiamo ed il nostro pensiero non è nostro... ma il calcolo di tantissime variabili che ci investono in ogni momento. L'anomalia sta nel fatto che il cervello possa intravedere questa anomalia e quindi si rifiuta di credere che non esiste.

E' molto interessante quello che affermi e da me copiato, è la nostra egocità che ci fa "supporre"un'anima personale e non legata all'attimo presente che viviamo e che ci rapporta con l'interconesso non solamente con la "mente" ma con tutta la "manifastazione" temporal-individuale claudio

Oh.. ogni tanto posso essere d'accordo pure con te... il mondo è bello...

Non mi è chiaro proprio per niente.

Diciamo che questo spirito sembrerebbe qualcosa di molto impersonale e poco individuale? (lo troverei più sostenibile di come abitualmente mi viene presentato).

Sembra quasi che il "realizzarsi" e l' "illuminarsi" siano una sorta di condizione mentale. Ed anche questo lo troverei ragionevole.

Ma in tutta franchezza non mi piace proprio questo modo di affrontare la questione, lascia molte incertezze, molto all'interopretazione soggettiva, si rischia di dfinire le cose più di quanto siano di fatto definite.

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Per il discorso degli ubriachi...

Bhe, quel discorso non è un elogio all'ebrezza o agli eccessi.

Per quanto io sia un ottimo rappresentate di molte blasonate nefandezze e possa addirittura arrivare a ritenerle autentici "sacramenti". Lungi da me il consigliare una qualche rotta, ricetta, pratica o altro.

L'ubriachezza del pilota nella metafora in questione, intendeva unicamente negare la presenza di una qualche rotta da seguire, un qualche diasegno universale. l'ubriachezza folle del pilota è il caotismo che governa gli eventi, l'assenza di un progettiosta, l'assenza di uno scopo e la totale imprevedibile spontaneità del divenire.

E per quanto questa mia esplicazione possa suscitare cupezza e smarrimento, se ne può apprezzare il grado di libertà e di meraviglia.

Ma veramente io perlomeno intendevo dire qualcos'altro e il divertente ma profondo Karl Renz parlava di EGO....e di qualcosa che ti sfugge completamente....e che invece qualcuno qui intuisce molto bene.