Non lo so.
Chi e' piu' avanti, ma umano, agisce in un certo modo...perche' sa di essere dove e'. Ma ci sono persone, soprattutto artisti e mistici, che se vai a vedere cosa hanno lasciato all'umanita' ti vengono i brividi...magari poi scopri che umanamente non valevano un gran che o che soffrivano molto......non saprei....

"genio" e sregolatezza.
magari "non" equilibrio dei due emisferi cerebrali (usando conoscenze scientifiche).
Tempo fa leggevo un qualcosina di kabbalistico sulla luce e sul buio
Mi è venuto in mente questo:
il genio "brucia"
la sua luce deriva da un unico campo e assorbe la sua energia in toto
domanda: secondo te "trascende" la materialità?
altrove (mi pare fosse Choopra) leggevo di livelli di consapevolezza...
in cui il "genio" era il quinto se non erro (re-azione creativa)
e il mistico il sesto (infatti la visione del mistico è a parer mio differente)
nel complesso leggevo di sette livelli...
ma forse non è proprio così

Il sesto è il Santo.... il Mistico può appartenere ad uno qualsiasi dei "livelli" in varie sfumature


Yam se non comprendi la sofferenza... ti manca un pezzo del puzzle

hai ragione uno...il sesto è il santo (ma il tipo di re-azione non era definita "mistica" oppps...ora ricordo..."visionaria"?)

mi pare il titolo fosse "avventura di un'anima"
lo trovai davvero interessante.
sono concorde con te nel dire che se non conosci la sofferenza ti manca un pezzo del puzzle
infatti da quello che la mia limitata esperienza mi ha concesso di saper osservare mi pare di notare che chi nella sua vita ha sofferto e "superato" a parità di cammino ha una visione più "unitaria"
ciao

Io parlo di una cosa che mi e' stata riferita, non posso dimostrarla....

ah..... questa dannata "evoluzione spirituale"....

nei meandri del web ho incontrato un'unico forumista che abbia detto l'unica cosa che trovo sensatamente dicibile in merito a questa "evoluzione spirituale". In questi lidi era noto col nome "il pensiero" e disse che l'evoluzione spirituale non esiste. Sembra averci lasciato, probabilmente nauseato dalla latitanza di genuina curiosità che dovrebbe animare un autentico "indagatore".

Mi appare addirittura patetico tentare una classificazione degli "stati evolutivi". Come se la quantità/qualità di spiritualità insita in ognuno fosse misurabile.... una sorta di "quoziente spirituale".....

Come si può valutare la spiritualità? in base a cosa? bisognerebbe quantomeno aver chiaro in testa (oltre al punto di partenza) il punto cui questa evoluzione deve tendere; se non si conosce questo, come si fa a capire a che punto del "percorso" ci si colloca? sarò già a metà strada oppure non ho ancora raggiunto il primo quarto?

C'è un unità di misura molto semplice ma non ti toglierò il gusto di Cercare di Comprendere qual'è

la compassione?

Se ritengo che la spiritualità non sia misurabile, immaginati tu il "gusto" che posso avere nel "Cercare di Comprendere" quale sia l'unità di misura standardizzata per misurarla.....

A parte la diatriba dialettica, mi sembra evidente che la spiritualità ,per come la intendiate, sia ben altro rispetto a ciò cui io mi riferisco.

Da quel poco di comprensibile e non contradditorio che emerge dalle vs spiegazioni, l'evoluzione spirituale non è annoverabile tra i miei interessi.

la mia non era diatriba dialettica parlavo sul serio esponendo un concetto.. poi il fatto che ci sia un unità di misura non è detto che siamo capaci di utilizzarla...
Se non ti interessa non mi importa mica... oguno ha i suoi interessi...