Non è poi tanto difficile distinguere un illuminato da un ciarlatano,
si potrà facilmente percepire la sua emanazione.
Ma probabilmente come dice Uno ci si dovrà trovare vicini alla sua frequenza, ossia essere già 'iniziati'.
Tuttavia asserire di sapere 'cosa' sia un illuminato, non equivale a distinguere chi 'sia' un illuminato
Meglio che non dica altro.
Scusa Uno so che sto ancora andando un pò fuori, ma tenevo a questa precisazione, visto che il mio Ego è ancora troppo presente.

Comunque, se l'affermazione più famosa di J.k., "La Verità è una terra senza Vie", anche se ad alcuni può sembrare scontata, o addirittura dogmatica, per molti altri potrebbe rappresentare un traguardo importante, non penso che a coloro che sono radicati in modelli standardizzati, privi della benchè minima capacità di libero pensiero se non di libero arbitrio, la scoperta di questa
visione della verità potrebbe far male.

In realtà k non vuol dire che non si possa giungere alla Verità da alcuna via, ma che non esiste una Verità dogmatica, solo se la verità sarà sperimentata in prima persona, quando l'osservatore e l'osservato cesseranno di esistere, la si potrà intravedere.

Meglio che lasci perdere vista l'ora.

oppure che la Verità è ell'Io sono e cioè nella Terra (senza
sentieri o vie da percorrere) ma nella Vita da vivere con pienezza e consapevolezza. (l'Io sono è la via, la verità e la vita)

Ci riprovo, visto che secondo il parere di Van (di cui ho buona stima) non ho ancora rovinato il thread.....
Una volta che siamo nella pianura... stiamo fermi e ci accontentiamo di osservare il paesaggio? Sembrerebbe l'orientamento della moderna spiitualità intrisa di messaggi distorti dall'oriente... molti addirittura dal sentiero intravedono la pianura e si fermano già: " è quella... la vedo già.. a che scopo andare avanti? La vedo già da qui (anche se non completa)"
Oppure ci diciamo "caspita... è infinita questa pianura, perchè sono arrivato qui? Perchè l'uomo anche nella forma esteriore è un esploratore sempre in cerca di nuove terre? Posso dare un occhiata in giro all'interno di questa pianura? Per far questo dovrò costruire altri sentieri? Lo potranno poi usare anche altri... ma non lo faccio per questo... in alcuni punti lo potrei costruire con l'aiuto di altri....

Ect ect....

(risparmiatevi di dirmi che è il mio ego o la mia mente che vuole costruire qualcosa dove non c'è nulla da costruire... me lo avete già detto... )

Può essere che ci si trovi già in quella pianura di cui parla Uno senza sapere di esserci? No, impossibile, sicuramente si avrebbe consapevolezza di ciò.
Ponendo invece l'ipotesi che la si intravveda, anche bene, e la si vorrebbe raggiungere però l'ultima parte del percorso non è più un piacevole sentiero ma si è trasformato di colpo in una parete verticale da scalare, di quelle che solo uno scalatore molto esperto può affrontare, che fare a quel punto? Arrendersi e tornare indietro oppure stare fermi lì finchè non giunga qualcuno che, vista la nostra perseveranza ci lanci una corda?
Ma se quel qualcuno non arriva, forse perchè non siamo pronti per stare in quell'altopiano, o facciamo un corso accelerato d'alpinismo, o....non ci saranno altre alternative!






"Una città costruita su un'alta montagna è sicura e non potrà cadere, ma nemmeno restare nascosta"

Ma personalmente mi sembra un po egoistico questo discorso.

Per esempio: quando uno scenziato scopre una cosa l'annuncia al mondo perche esso ne possa trarne frutto (e se vogliamo anche lui).

"Quando si trova la moneta perduta la si festeggia con i vicini"

Che senso ha scoprire un sentiero e non far passare nessuno.

Scusate la mia ignoranza non resco ha comprenderla!

Anche K quando nei suoi discorsi parlava di queste cose, non era forse un sentiero che comunicava agli altri?



affettuosamente

peppe

Il Maestro ti mostra il sentiero, ma poi devi essere tu a volerci entrare; anche J.K. ti indicava la via, ma nulla più.