Penso che un uomo chiamato Francesco ed era di Assisi.

Penso che forse lui ha capito il rapporto che esiste in natura fra la materia inerte e vivente. Lui chiamava fratello il sole e tutte le altre cose. Forse intiuì che siamo la stessa cosa, energia intrappolata, che siamo fatti da atomi, quanti, e chissa cos'altro. E riusciva ad AMARE tutto ciò che è Creato. Sprigionava dentro di lui l'universo....

Cosa ne pensate




peppe

IO PENSO CHE TU ABBIA RAGIONE
Feancesco è senz'altro pervenuto alla conoscenza della verità
e la canta con gioia e gratitudine perchè è così che fa chi attraverso la ricerca e l'incontro perviene ad essa.
Sapere per indottrinamento del catechismo che DIO è in cielo, in terra e in ogni luogo per un bambino è una certezza che non mette neanche in discussione, perchè semplicemente è un bambino e semplicemente accetta ciò che gli viene propinato dal catechista, altra cosa è il risveglio nel mondo della materia, con tutte le sue indomabili richieste di piacere e con le inevitabili fonti di sofferenza......è allora che non basta più la dottrina, ma una ricerca consapevole per arrivare alla verità più semplice, la prima.

"Tutte le cose si amano. Tutta la natura è protesa verso un tu. Tutti gli esseri viventi sono in comunione. Gli uni con gli altri. Il fenomeno del mimetismo affratella tutte le piante, gli animali e le cose: ci sono insetti che imitano i fiori e fiori che imitano gli insetti, animali che imitano l'acqua o le rocce o la sabbia del deserto o la neve o i boschi o gli altri animali. E tutti gli esseri vivi si amano o si mangiano gli uni con gli altri e tutti sono uniti gli uni agli altri in questo vasto processo della nascita, della crescita, della riproduzione e della morte. Nella natura tutto è mutamento, trasformazione, e cambiamento di alcune cose in altre, e tutto è abbraccio, carezza e bacio. Come le leggi che reggono tutti gli esseri viventi, anche le leggi che reggono la natura inerte (che è pure viva, con una vita impercettibile a noi) sono una stessa legge d'amore. Tutti i fenomeni fisici sono uno stesso fenomeno d'amore. Così il fiocco di neve come l'apparizione di una nova, lo scarabeo abbracciato alla sua palla di sterco e l'amante abbracciato alla sua amata: tutto nella natura è ricerca per superare i propri limiti, oltrepassare le barriere della individualità, trovare un tu al quale donarsi, trasformarsi in altre cose. Le leggi della termodinamica, e della elettrodinamica, della diffusione della luce e della gravità universale sono tutte una stessa legge d'amore, e nella natura tutto è incompleto e tutto è dono e abbraccio, e gli esseri sono nell'intimità della loro essenza e nel più profondo mistero del loro esistere: fame e sete d'amore.

Le cose sono in relazione l'una con l'altra e alcune sono comprese in altre e queste ancora in altre, in modo che tutto l'universo è una sola, vasta cosa.

.."

Con queste parole inizia lo scritto di Ernesto Cardinal "Canto all'amore"..



Gyta

grazie per averci donato questa pagina di poesia e misticismo

Sì, Malu..!
La prima volta che l'ho letta
ne sono rimasta.. sconvolta

C'è voluto.. "tempo" per "digerire"
quel Dio-Fuoco al di là del "bene&male",
distante dai concetti che ne si può dedurre con un approccio
immediato di tipo individualistico.
Ecco dove si può giungere esclusivamente
attraverso una profonda catarsi interiore,
un mutamento del sentire dove i soli concetti
non possono giungere e sono e restano insufficienti
senza una radicale mutazione del proprio intendere,
pena il giungere al significato opposto a quello indicato
in un senso traslato della morale dove al posto dell'assoluta unità
regna l'anarchia più assoluta, non quella positivista direzionata ad un "bene comune" ma quella più cinica e mortale del "allora: tutto è lecito!" cosa che non abbraccia assolutamente la sintesi di quel pensiero che invece -ripeto- necessita di una radicale trasformazione interiore per giungere a compimento, a verità, dove il discorso relativo ad un "io" cessa per logica insufficienza sostanziale.
Ecco che sino a che tale realtà verrà vagliata sotto un vedere
individuale, il suo messaggio sostanziale né verrà capovolto e stroppiato, dando vita ad un totale non senso, dove i valori coincideranno con quelli istintuali umani e non più con la presa profonda di coscienza di una realtà unica sottostante dove "io e tu" non sono che il medesimo sentire, il medesimo viaggio, la medesima dignità!



Gyta

Gyta hai mai letto Giordano Bruno o Eraclito?
Nei tuoi slanci Mistici mi ricordi molto quei due.....

A te solo buon signore, si confanno gloria e onore
a te ogni laude et benedizione,
a te solo si confanno che l'altissimo tu sei
e null'omo degno è te mentovare
si laudato mio signore per le tue creature
specialmente frate sole e la sua LUCE
tu ci illumini di lui
che è bellezza e splendore
di te altissimo signore porta il segno



ciao

Ai suoi tempi (ai tempi che furono.. i miei, però!) sì,
lessi di sfuggita qualcosa intono a Giordano Bruno
uno dei pochi che amai a pelle. Di Eraclito anche,
ma non lo aprezzai se non ora.

(Turaz.. era Franceso d'Assisi.. suppongo/..supponiamo )



Gyta

La verità, secondo me, non è così "mistica". Anzi, non credo ci sia niente di mistico nelle verità del cosmo.
Tutto ciò che appare misterioso o mistico lo è soltanto perchè ancora non siamo stati in grado di offrire dimostrazioni pratiche su molti misteri.
Per secoli si è creduto ai "miracoli". Oggi sappiamo che le potenzialità del nostro cervello sono infinite come lo sono le infinite costellazioni planetarie.
La vita cosmica è governata da leggi precise e ogni essere ha le stesse potenzialità dell'universo stesso.
Noi esseri umani siamo piccoli universi in miniatura e senza la nostra presenza nessun universo potrebbe esistere.
Non esiste separazione tra noi e l'universo, ne siamo parte integrante. E se proprio dobbiamo cercare delle verità non abbiamo altra scelta che cercarle dentro di noi e non fuori di noi.
Questo è il mio pensiero...

Molto bello il cuore del tuo discorso..!
[Tranne sul fatto che "misticismo" per me rimane una parola
'sacra' vestita di un sentire forte e lontano da mistificazioni comunque! Ed una piccola divergenza sulle <leggi "precise">
come se tutto fosse quantificabile al dettaglio..
Per il resto molto toccante sul serio!!
E molto significativa la frase riportata più che degna di nota:
"..e senza la nostra presenza nessun universo potrebbe esistere." ]




Gyta