Proprio ieri ho fatto un salto in libreria (adorate librerie!!!), ed ho acquistato un libro che ho iniziato a leggere ieri sera. Sembra molto interessante, xciò vi cito il titolo se avete voglia di leggerlo:
"SE DIO C'E' - Le grandi domande"
C'è una lunga prefazione scritta dall'autore, che è SERGIO ZAVOLI, che fu direttore del GR1 e presidente della RAI, documentarista e autore di grandi inchieste. Ho letto qualche pagina di questa prefazione, in cui praticamente Zavoli scrive una sorta di lettera a Dio, a questo Dio di cui egli stesso dubita l'esistenza. E si fa un po' le stesse domande che ci facciamo noi.
"Perché, se siamo così fragili, ci hai fatti arbitri e vittime della nostra stessa libertà? Se sei onnisciente, non sapevi della nostra debolezza? Se sei buono, xché hai permesso che sbagliassimo, mettendoci contro di te e noi stessi? Se sei onnipotente, sapendoci così indifesi, xché non hai sconfitto il male? Sono in errore? Traggo conclusioni affrettate? Mi sta sfuggendo qlcs di essenziale? Se è così, aiuta la mia impotenza, xché molto di ciò che vedo ogni giorno è angustiante; e non so, continuo a non sapere, se l'ultima parola sarà davvero la tua, o tutto finirà nel silenzio".
Poi il libro inizia con molte domande veramente interessanti poste a PIERO CODA, ordinario di teologia sistematica presso la Pontificia Università Lateranense di Roma.
Posso citarvi una di queste domande:
"Perché gli argomenti sulla dimostrazione dell'esistenza di Dio non hanno mai chiuso il cerchio, visto che siamo ancora qui a chiederci, e dunque a dubitare, se egli esista o no?"