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Vecchio 29-12-2005, 15.19.44   #1
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
meditazione...?

esperienza personale.
Sin da piccolo mi "connetto" con l'IO solo dopo aver letto certi libri ho scoperto che molti "ricercano" seguendo svariati "schemi" meditativi tale connessione.
Io ritengo non si debbano seguire schemi.
Semplicemente "svuotarsi" dei pensieri mentali.
Il resto viene da se.
ciao
turaz is offline  
Vecchio 29-12-2005, 15.22.20   #2
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Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
Certo, ciò che dici è vero, ma è anche vero che c'è chi c'è portato naturalmente a farlo e chi essendo più mentale lo fa con più sforzo... il problema può essere proprio "svuotarsi" dai pensieri mentali per giungere alla connessione con l'IO...

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Vecchio 29-12-2005, 15.23.23   #3
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
io posso dirti che più ci pensi... più ti allontani...
ecco perchè serve "staccare" la mente e agire... spesso e volentieri...ed ecco perchè "arrovellarsi"... spesso crea solo disordine interiore
turaz is offline  
Vecchio 29-12-2005, 15.26.42   #4
Ricerca
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
Certo, ma se agisci disconnesso dall'Io e non te ne rendi conto?

Come ti dicevo ci sono persone per cui è più semplice e naturale creare il vuoto di cui tu parli, persone per cui la naturalità di questo processo è più selvaggia e riottosa e tu lo sai bene per quanto mi riguarda.

Ma anche questo è un arrovellamento giusto?
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Vecchio 29-12-2005, 15.30.26   #5
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
esatto... più ti arrovelli... meno crei serenità dentro di te.
non sono processi che vanno "forzati".
devono nascere spontanei.
più "forzi" più ti allontani.
Devi avere pazienza e vivere serenamente
turaz is offline  
Vecchio 29-12-2005, 18.48.10   #6
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
Re: meditazione...?

[quote]Messaggio originale inviato da turaz
[b]esperienza personale.
Sin da piccolo mi "connetto" con l'IO solo dopo aver letto certi libri ho scoperto che molti "ricercano" seguendo svariati "schemi" meditativi tale connessione.
Io ritengo non si debbano seguire schemi.
Semplicemente "svuotarsi" dei pensieri mentali.
Il resto viene da se.

Salve,
ma c'è di più!
Chi non imparerà a farlo è fottuto:
la memoria da cui provengono i pensieri ha bisogno di un supporto per funzionare come il computer ha bisogno del dischetto magnetico,dell'hard disk e del DVD ecc.
Nel caso della mente umana quel supporto è il magnetismo che circonda il cervello.
Ora,dal 1997 al 2012 si sta verificando un gran calo del magnetismo terrestre al quale il magnetismo del cervello è collegato.E nel 2012/13 il magnetismo terrestre sarà quasi nullo.
Conseguenza?
La perdita della memoria che porterà l'umanità alla follìa totale.
Ma chi è in grado di meditare non ha bisogno del magnetismo.
Capisci ora l'importanza dei maestri zen,dei santoni indiani ecc.?

Saluti.

kant-Ay.
kantaishi is offline  
Vecchio 29-12-2005, 18.54.17   #7
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
mah... personalmente senza dare peso a queste affermazioni lo trovo semplicemente utile...(e per quanto mi riguarda naturale)
se poi sia anche un metodo di "salvezza" mentale... meglio...
turaz is offline  
Vecchio 29-12-2005, 19.15.59   #8
tattva
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
Re: meditazione...?

Citazione:
Messaggio originale inviato da turaz
Semplicemente "svuotarsi" dei pensieri mentali.
Il resto viene da se.
ciao

Scusa Turaz, cosa vuol dire “svuotarsi” dei pensieri e soprattutto come è possibile farlo, non mi pare umanamente possibile…..Forse l’avrai già detto e allora rimandami per piacere al tuo post precedente.

Sono dibattuto fra la convinzione dell’impossibilità a far ciò e la serietà di cui devo per forza accreditarti, tu Yam e forse altri….
tattva is offline  
Vecchio 29-12-2005, 22.01.37   #9
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Re: Re: meditazione...?

Citazione:
Messaggio originale inviato da tattva
Scusa Turaz, cosa vuol dire “svuotarsi” dei pensieri e soprattutto come è possibile farlo, non mi pare umanamente possibile…..Forse l’avrai già detto e allora rimandami per piacere al tuo post precedente.

Sono dibattuto fra la convinzione dell’impossibilità a far ciò e la serietà di cui devo per forza accreditarti, tu Yam e forse altri….

Puoi osservare dal tuo pacifico centro (IO o Consapevolezza o Saksin nelle Upanishad - Testimone Silenzioso) i pensieri...senza seguirli, senza farti trasportare, senza entrare nel giudizio (attrazione-repulsione-indifferenza)....cade cosi l'identificazione nella conoscenza di tipo discorsivo, il pensiero separativo ...ovvero l'EGO.
Questo e' un modo di meditare.
Vi e' un altro modo, che e' quello di dimorare nella pura Consapevolezza...e' un guardare, un Vedere....chiamato Contemplazione.....
SAT CIT ANANDA
CIT e' la Consapevolezza, o IO...ANANDA e' la cartatteristica dell'Energia, di cui fanno parte i pensieri....ma questo accade alla fine e se deve accadere.
Ovvero la Realta ti appare come SAT CIT ANANDA.
(Non c'e' nessuna fusione con Dio, non c'e' nessun uomo che diventa Dio....ma questo e' un altro discorso.)
Yam is offline  
Vecchio 30-12-2005, 12.58.00   #10
tattva
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Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
Re: Re: Re: meditazione...?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam
Puoi osservare dal tuo pacifico centro (IO o Consapevolezza o Saksin nelle Upanishad - Testimone Silenzioso) i pensieri...senza seguirli, senza farti trasportare, senza entrare nel giudizio (attrazione-repulsione-indifferenza)....cade cosi l'identificazione nella conoscenza di tipo discorsivo, il pensiero separativo ...ovvero l'EGO.

La qualità sat cit ananda mi è familiare dalla bhakti, è riferita al mondo spirituale e quindi anche alla Persona suprema (Dio), ma – attenzione! – non è una meta di per sé, perché nella bhakti la meta è fusa col mezzo.
Ora non voglio fare paragoni, la mia scelta l’ho già fatta ed è rispondente in pieno a ciò che ho sempre desiderato, sono solo incuriosito dalla meditazioine sul vuoto, cioè sgombrarsi dai pensieri, non seguirli né farsi trasportare od entrare nel giudizio, che produce l’abbandono dell’EGO. Ti sembreranno domande od osservazioni banali e/o superficiali, ma mi sembra un fatto innaturale non pensare, si pensa anche quando si dorme, intendo dire che c’è sempre un’attività elettrica del cervello, cui corrispondono pensieri, non mi dirai che il raggiungimento dello stato di consapevolezza passa attraverso l’elettroencefalogramma piatto!

Scusa, ho avuto una punta di ironia, credo che non sia proprio così, però, non conoscendo bene il processo, mi sono permesso una battuta.

Continuando, una persona normale ha preoccupazioni, emozioni, aspettative e quant’altro: non si sogna neppure di abbandonare tutto questo per raggiungere la consapevolezza, non ci riuscirebbe comunque, e poi la consapevolezza – cioè il contemplare privi di qualsiasi emozione – a cosa dovrebbe servire o dove dovrebbe portare? Per quale ragione devo abbandonare il mondo dove vivo? Hic manebimus optime, direbbero i latinorum, è un obiettivo che non mi interessa e poi nelle pratiche spirituali non trovo opportuno avere obiettivi, come dicevo prima, obiettivo e mezzo per raggiungerlo devono essere fusi per determinare continuità d’azione.

Insomma ho l’impressione che col raggiungimento della Consapevolezza si ottenga tutt’al più uno stato temporaneo di calma, ma è una calma innaturale, indotta e forse illusoria.
Illusoria nel senso che sembra un obiettivo che ci si da per sfuggire alle proprie responsabilità oppure per trovare tranquillità nei momenti di esasperazione: non è questo che io intendo per percorso spirituale.

Il percorso spirituale, per me, è qualcosa di coinvolgente, anima e cuore, ed è qui che trovo sac cit ananda, la trascendenza in poche parole, utilizzando i miei “pensieri” e non disincentivandoli, caricandomi di responsabilità e non esautorandomi, e verificando il tutto con una onesta introspezione. Questo processo mi apre al mondo (amore o misericordia verso il prossimo, ecc.), non costituisce in alcun modo una nicchia di salvataggio per me solo.
tattva is offline  

 



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