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12-10-2005, 21.31.32 | #23 | ||||||
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Magnifico. Ti chiami per caso “Packard Bell” ? Allora stai dicendo che tu sei un sasso tra i suoni di un orchestra? Citazione:
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12-10-2005, 21.59.33 | #24 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2005
Messaggi: 64
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Mistico mistico, per forza mi vuoi portare a trasformare i miei ragionamenti in assurdi. Anche se oramai è palese che ti arrampichi sugli specchi senza rispondermi, ma appigliandoti a ciò che scrivo, per favore rispondi ai concetti e non alla grammatica e non prelevare spezzoni ma l'intero ragionamento.ti risponderò lo stesso comunque.
Chi decide cosa è tutto e cosa è niente, chi crea i dualismi, chi crea il tutto e il niente crea dualismi. Chi crea dualismi lo fa per avere comprensione di ciò che non capisce. Una volta compreso il dualismo va superato. Chi non va oltre ai dualismi di qualsiasi genere siano, vede due realtà parziali e contrapposte e non un unica realtà, cioè quella che gli si svolge sotto agli occhi. Errore non tutti decidono per sè, molti sono condizionati da fattori inconsci, basta pensare a persone che fanno spese pazze e non capiscono perchè, perchè sono bombardate dai media anche a livello non conscio. Solo chi arriva a uno stadio in cui vede le cose per quelle che sono può decidere in libertà, non un essere che accetta le cose in maniera acritica. Il nessuno voleva significare che non ci sono canoni prestabiliti per decidere, ma solo condizioni soggettive, pur restando fermi che se non si è liberi da condizionamenti come dice Bhudda, le scelte non saranno mai totalmente libere. in molti hanno libertà cosciente di decidere ma inconsciamente sono schiavi perfino delle loro abitudini. Sai le abitudini sono una cosa bellissima, permettono di condurre la vita in economia massima, pensaci bene, se tu dovessi star sempre a pensare ogni cosa che fai e parlo della più elementare, come muover eil braccio la mano il respirare, probabilmente sprecheresti un livello di energia non compatibile con la tau esistenza stessa, invece impostando una abitudine ciò non accade. tuttavia l'abitudine può divenire una gabbia terribile, una di queste affidarsi a un supremo piuttosto che porre sè stessi in esame di volta in volta. Sai considero un bambino come la persona più vicino alla definizione di essere illuminato. Nel suo piccolo ha le sue abitudini scartate per rendersi la vita molto semplice, quando impara a camminare il bambino è consapevole di ciò che fa, quando impara a stare in piedi lo è, cosi' si abitua a fare quei movimenti, tuttavia se ne deve fare uno nuovo, di nuovo si riconcentra divenendo estremamente consapevole di ciò che deve fare. Non appena arrivano i condizionamenti sociali è la fine di questo meraviglioso meccanismo. Voglio vedere se tu non avessi mai conosciuto dio e avessi saputo di una sua esistenza solo ieri, adesso cosa penseresti della sua esistenza. Per la tua terza obiezione rileggi ciò che ho scritto sopra e capirai cosa volevo dire. Per la quarta lo stesso. Quello che leggo mi comunica solo cosa si scrive, leggendolo in maniera acritica, ma elaborandolo in maniera critica, senza implicazioni personalistiche, si chiama obiettività. Non sono una sequela di lettere ma concetti, che io voglio interpretare dandogli la valenza di chi li esprime non la mia. Non dico di essere un sasso in un orchestra ma solo uno strumento che suona a tempo con gli altri e non va per i fatti suoi. |
13-10-2005, 10.19.09 | #25 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Sai le abitudini sono una cosa bellissima, permettono di condurre la vita in economia massima, pensaci bene, se tu dovessi star sempre a pensare ogni cosa che fai e parlo della più elementare, come muover eil braccio la mano il respirare, probabilmente sprecheresti un livello di energia non compatibile con la tau esistenza stessa, invece impostando una abitudine ciò non accade. tuttavia l'abitudine può divenire una gabbia terribile, una di queste affidarsi a un supremo piuttosto che porre sè stessi in esame di volta in volta.
Quello che leggo mi comunica solo cosa si scrive, leggendolo in maniera acritica, ed allora tanto vale non leggerlo.. ma elaborandolo in maniera critica, senza implicazioni personalistiche, si chiama obiettività. Obiettivamente quello che hai scritto ha tutte le qualità del blablà. Egregio Signore, dici che l’abitudine evita il pensiero di pensare a quello che si deve fare. Questo mi fa pensare che tu o parli a vanvera perché riporti pensieri dei altri or Non sei capace di pensare in modo appuntito. Il tuo pensiero in entrambi i casi se non viene letto tanto per leggere, ma con l’intento di cavarne qualcosa o etichettarlo come pericoloso per i altri bisogna interpretarlo così: “I umani, per evitare di pensare a quello che fanno ed a vivere nella massima economia, si abitudinano.” Dicendo questo si sottintende che: 1) All’inizio si agisce pensando 2) Non si può agire senza pensare Non sono una sequela di lettere ma concetti, che io voglio interpretare dandogli la valenza di chi li esprime non la mia. Non dico di essere un sasso in un orchestra ma solo uno strumento che si rifiuta di suonare a tempo con gli altri e va per i fatti suoi e dico che hai riportato della baggianate! |
13-10-2005, 12.14.45 | #26 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2005
Messaggi: 64
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Il blà blà blà, è tale non appena non comunica niente, se ti ha comunicato qualcosa e pare di si, non è un blà blà blà.
"Egregio Signore, dici che l’abitudine evita il pensiero di pensare a quello che si deve fare." Sbagliato! L'abitudine aiuta a fare le cose che abbiamo appreso bene con minimo dispendio energetico. Non si deve pensare a ciò che si fa ma esserne consapevoli, prova a guidare pensando a tutto quello che devi fare, vedrai che mentre pensi di cambiare marcia, ammazzi sicuramente un pedone o tamponi. Inconscia consapevolezza non pensiero, quello serve in altre sedi. Il pensiero è comunque un'idealizzazione mentale di ciò che si deve fare, la consapevolezza è la sua messa in atto. 1)All'inizio si agisce pensando ed essendo consapevole. 2)Si continua con l'abitudine( se si è assunta quella di essere presente a sè stessi e cioè con consapevolezza, l'abitudine è una cosa su cui fare affidamento) 3)Se si continua con l'abitudine di essere consapevole, il pensiero si affina come le altre capacità. Se per te sono baggianate è perchè hai pessima abitudine di voler pensare sempre e a tutti i costi, piuttosto che guardare nell'insieme le cose(sta cosa si vede dal fatto che hai preso spezzoni di ciò che ho scritto, ciò che il tuo pensiero ti ha fatto valutare essenziali), cambia le abitudini in merito alla formulazione dei tuoi pensieri e vedrai che ti troverai meglio. Pensaci su. |
13-10-2005, 12.20.04 | #27 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Tu dici: io non mi affido all'ego. Gia' qui un Io (Ego) che dice Io (Ego) non mi affido all'Ego (Io)....,, Comunque, cosa pensi che sia la Consapevolezza? Puo' un Ego abituarsi ad essere Consapevole? Come fai ad abituare l"ego ad essere Consapevole? |
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13-10-2005, 13.10.15 | #28 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Non posso assolutamente permettere che certe baggianate possano diffondersi inconsapevolmente nella ragnatela!
Egregio signore, mi permetto di consigliarla di frequentare un corso di consapevolezza base. Il pensiero è comunque un'idealizzazione mentale di ciò che si deve fare, la consapevolezza è la sua messa in atto. Mi permetto di farle notare che, secondo la sua theoria, se mentre sta guidando una automobile “pensa a quale marcia inserire” e poi “consapevolmente attua quello che ha pensato”, nel momento che attua quello che ha pensato si accorgerà anche che precedentemente haveva investito o tamponato cualchecosa o cualche d’uno. Mi segua, consapevolmente, nell’andare a vanti... a scoprire baggianate per gli addormentati... 1)All'inizio si agisce pensando ed essendo consapevole. Voglio farle notare che penso che lei non sia mai stato consapevole di nemmeno un suo pensiero altrimenti non avrebbe postato questa 2° baggianata... Continui a seguirmi (senza tamponarmi) , consapevolmente, nell’andare a vanti... a scoprire altre baggianate per gli altri addormentati... 2)Si continua con l'abitudine( se si è assunta quella di essere presente a sè stessi e cioè con consapevolezza, l'abitudine è una cosa su cui fare affidamento) 3)Se si continua con l'abitudine di essere consapevole, il pensiero si affina come le altre capacità. Voglio farle ri.notare che lei non è mai stato consapevole di nemmeno un suo pensiero altrimenti non avrebbe postato questa 3° baggianata... Se per te sono baggianate è perchè hai pessima abitudine di voler pensare sempre e a tutti i costi, piuttosto che guardare nell'insieme le cose(sta cosa si vede dal fatto che hai preso spezzoni di ciò che ho scritto, ciò che il tuo pensiero ti ha fatto valutare essenziali), cambia le abitudini in merito alla formulazione dei tuoi pensieri e vedrai che ti troverai meglio. Pensaci su. Penso, essenzialmente, che nell’insieme lei abbia detto almeno tre baggianate. Per i riferimenti bibbiografici facci pure riferimento al Grande Jiddu. |
17-10-2005, 19.51.08 | #29 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2005
Messaggi: 64
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Yam, io è solo un pronome personale soggetto, che io uso in grammatica. Di certo non è che dandomi della terza persona singolare che trascendo l'ego, come pensano alcuni buddisti e altri improvvisati maestri spirituali.
Consapevolezza è essere presenti a sè stessi, il che non dipende dalla grammatica. Pensiero: baggianate, ragnatela? Ma hai presente ciò che dici? Nè sei realmente consapevole? Il pensiero è comunque un'idealizzazione mentale di ciò che si deve fare, la consapevolezza è la sua messa in atto. Mi permetto di farle notare che, secondo la sua theoria, se mentre sta guidando una automobile “pensa a quale marcia inserire” e poi “consapevolmente attua quello che ha pensato”, nel momento che attua quello che ha pensato si accorgerà anche che precedentemente haveva investito o tamponato cualchecosa o cualche d’uno. Veramente con inconscia consapevolezza ciò non accade, ma nessuno imparar a fare questo di botto, altrimenti le scuole guide non servirebbero. Per il resto sei stato inconcludente reiterando la parola baggianate, senza commentare i fatti, ciò mi lascia supporre una delle due cose: 1) O non hai capito ciò che scrivo e lo commenti lo stesso. 2) O non ti disturbi a farlo. In entrambii casi non sei consapevole di ciò che fai mentre lo fai altrimenti o capiresti o non avresti bisogno di disturbarti, capiresti al volo, in entrambi i casi è un tuo problema non il mio. Gli altri valutino da sè ciò che ho scritto, non prendendo per oro colato le tue affermazioni, ma leggendo. Sei pregato se non hai argomentazioni valide di non allungare inutilmente il post con la parola baggianate. Grazie. Se proprio non nè puoi fare a meno per soddisfare il tuo ego, che dirti almeno accorcia i messaggi, Yam questo è un esempio di come la terza persona singolare e la grammatica non significhino nulla, ciao. |
18-10-2005, 10.44.54 | #30 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
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ohpsss scusate il ritardo..
Caro Salvio affermato maestro spirituale,
chi ti parla si scusa se non ha risposto subito, contraendo drasticamente il tuo topico rischiandone l’estinzione, ma le tue risposte contengono una brodaglia di niks e chi ti parla adotta un criterio di efficienza nel seguire i topici: generalmente evita di leggere inutilmente i postis che non sono ad esso indirizzati. Detto questo, qui nel cervello che ti parla, c’è la speranza che tu possa rispondere in futuro nel tempo ai topici con tanti postis quanti sono i forumistis interessati ai tuoi indirizzi. La chimica del cervello che ospita chi ti parla è in subbuglio parecchio quando tu vorresti infinocchiarre altri cervelli, per ricerca fratelli, facendo loro credere che la consapevolezza dipenda dal frequentare delle scquole guida specializzate complete di lezioni pratiche con conducente per le vie illuminate. Quindi, qui in chi ti parla adesso che tu però lo riceverai dopo, c’è la convinzione che se ancora non hai capito il senso di questo allora non è per una questione di tempo o interpretazione, ma forse tu dovresti rivedere il tuo parco scquole. |