Mi chiedevo se qualcuno ritenesse, come il sottoscritto, che la quasi totalità de li nostri comportamenti, reazioni, conclusion, non fosse dovuta proprio a quest'imprinting e se, questa ipotetica illuminazione/satori/comunionecondio/libertàdalconosciuto/nirvana/santità qualdirsivoglia e nel qual caso esista realmente, consista nel riuscire a resettare quest'imprinting....

Se reset ha il significato di cancellare, allora ne dubito.

Hai toccato uan questione di non poco conto, il "parlare". Il linguaggio influenza terribilmente il modo di intendere il mondo, tendiamo a tradurre tutto ciò che vediamo con la stessa organizzazione con cui organiziamo il linguaggio. Ci sono lingue che non prevedono la prima persona, immagina quanto questo possa influenzare la concezione del mondo...

Lo immagino, lo immagino... e penso anche che quelli che le parlano, queste lingue, dovrebbero essere persone piene colme di traboccante altruismo... pur non conoscendo lontanamente il vostro tanto pubblicizzato DIO.

e dal linguaggio potrebbe discendere l'intera coscienza che abbiamo di noi! Secondo questa teoria se non lo apprendessimo non saremmo autocoscienti!

se non lo apprendessimo, o se coniugassimo i verbi senza quello che è all’inizio del verbo...
verremmo a mancare del “montarsi la testa di sé”
e vedremmo il mondo per quello ch’è.

ed ogni pensiero è sempre (o quasi) costituito col linguaggio...
ecco... vorrei proprio disimprintarmi un'attimino per vedere ciò che c'è sotto...
già già chissà... puri pensieri o solo azione...saremmo sicuramente molto più pragmatici!! ...ti turba un po'...ma come fai a bypassare? assorbono come spugne da tutto quello che li circonda,anche non "facendo molto" subiscono un'imprinting,non si scappa...e perche'?..

Perché sono curiosi! No? Come puoi negarglielo? Hai mai osservato i cuccioli quando escono dalla tana? Forse che da adulti vivranno sopra ad una piastrella?


Seguito..
Secondo voi esistono puri pensieri? E se sì che qualità hanno?
A me mi piacerebbe sapere, poi, che cosa intendete veramente per “bypassare” l’imprinting (una volta che sia stato imprintato) perché mi pare che in alcuni casi il significato attribuito è stato di “precludere, sbarrare, bloccare”...

PS per l’autore
Non so se te ne sei reso conto nella coscienza, ma di tutte le illuminazioni che hai citato nell’apertura, l’unica titolata a descrivere il “bypassare l’imprintig” è proprio quella che fa da titolo... ad un noto libro che racconta le gesta di un noto maestro del NotImprinting.
Sono lieto di vederlo annoverato.
Spero che questo PS passi NotOsservato ad un conosciuto mistico che potrebbe alterarsi, aumentare di temperatura, agitarsi e infine finire in mezzo a tutto il resto...

Ilpe oggi ti trovo decisamente in forma.
Hai toccato un punto importante.

Ne' io, ne' non io, quella "curiosita" ......va bene cosi come e'.
Un giorno accadra' quella disidentificazione, ma non puo' essere ne cercata ne' provocata.

Ma dimmi una cosa, nonimportachi e' tuo cugino primo?

puri pensieri? forse pensieri senza filtri, senza coscienza, senza pregiudizi, pensieri che richiedono immediatamente un'azione, che non stagnano, come i nostri, prima delle scelte...

per bypassare forse si intendeva eliminare proprio l'imprinting per vedere come sarebbe il vivere, muoversi nel mondo senza di esso.

Forse tu non hai avuto come me, prima dei 5 anni, la fortuna di osservare in un prato o nel bosco o in riva ad un fiume o in una chioma alberata cuccioli o pulcini di mostri... che ricevevano i primi imprinting...

Tu saresti in grado, oggi, di fare un parallelo fra i miei imprinting citati e quelli dei attuali figli di umani odierni di oggi in relazione alla qualità ed alla realtà del mondo fenomenico?

Mi vuoi dire qual’è la qualità e la realtà che viene imprintata nei cervelli dei miei nipoti che abitano un appartamento superprotetto, coibentato, contro rumori e sguardi molesti al 4° piano di una casa nel mezzo di una popolosa città dove esiste una TV per ogni stanza (escluso il cesso perché, scarogna vuole, non c’è il posto e la presa per istallarla)?

Come può essere soddisfatta l’innata ed irrefrenabile curiosità di quello di un anno che ha da solo scoperto che può deliziarsi del suono che esso stesso può creare sfregando il ditino della sua zampina sul pavimento reso umido il sabato quando sua mamma pulisce il pavimento?

E che dire della sua creatività quando riesce, modulando pressione e velocità, a sortire suoni di varia intensità e frequenza?

E che dire della sua astuzia che anche durante gli altri giorni settimanali ha scoperto che se fa uscire dalle sue fauci la saliva riesce comunque a dilettarsi anche durante il periodo di siccità?

E che dire di mia figlia, che temendo per il “suo pavimento”, imbraca di scatto il nipote e lo catapulta sull’ ottomana davanti allo schermo della TV dopo che si è sincerata che sullo stesso si alternino umani scalcianti di pelle verdastra o umani dalle tute da web rossastre che sputano ragnatele o che dentro a quadrati cordati si alternano i discendenti di ercole che si sxambiano massaggi al ventre saltandosi delicatamente addosso con le zampe?

E’? che disgraziato che sono stato io... che ho assaporato l’imprinting primitivo... così mi classifica mia figlia: che sono un nonno primitivo!
Bho! Cosa pensare?

non so... il problema di cui tu parli è grosso, poichè da esso dipende il futuro dell'uomo... imprinting primitivo? Boh... forse soltanto imprinting diverso... migliore o peggiore? Non so, guardandomi indietro a vedere come si è comportato l'uomo non so se sia utile il cambiamento di imprinting... forse no, forse sì; se comunque vogliamo evolverci l'imprinting, visto che è una fase così decisiva, ne deve tener conto. Dici che sia un male che i bambini vengano imprintati in bunker a colpi di TV? Beh... ti posso dare ragione... la loro incredibile curiosità non può venire soddisfatta a pieno...

Se io pensassi che la macchina che mi ospita è alimentata da energia carboidratica e si mantiene in forma da energia proteica e si tutela con energia vitaminica e si barcamena al livello più basso della spazio al quale è confinata in funzione dello inprinting al quale è stata sottoposta, io, a quale posto mi collocheresti in questa macchina così ben strutturata perché possa ritenermi il padre soddisfatto della gestione del tutto questo..?

Forumisti imprintati,
siete in grado si pensare a quando risale nel tempo passato e a causa di che la vostra curiosità iniziò ad abbassarsi a tal livello che oggi ne siete completamente terra terra spogli?

Approfitto del fatto che partecipate numerosi per farvi una domanda... disimprintante...
Dunque, dunque,...
Ah! ecco mi sono venuto in mente...

Supponete, voi, che fra 60 anni e sette mesi quasi esatti il nipote musicista, in preda ad una crisi mistica, si dedichi alla sfogliatura di un libro sciagurato trovato nella soffitta della casa, ormai diroccata del suo avo, e nel quale ci sia scritto e lui lo legga:«In verità vi dico:se non vi convertirete e non diventerete come i bambini,non entrerete nel regno dei celi. »
Mt 18,3.
E’? che bella infinocchiata! credete che sarebbe all’altezza del pensiero del suo nonno se la conclusione letterale la facesse flettere esclusivamente per camminare a gattoni?
E’ che ne pensate?
Avrebbe capito il messaggio sciagurato?
E’ pensate che questo messaggio passi veramente come un insegno profetico?
Pensate che abbia colto nel segno nel senso del disimprinting?
E’?

vedo che hai organizzato un bel po' di mucchietti di lettere...

C'è questo:

Se io pensassi che la macchina che mi ospita...si barcamena al livello più basso della spazio al quale è confinata in funzione dello inprinting al quale è stata sottoposta, io, a quale posto mi collocheresti in questa macchina così ben strutturata perché possa ritenermi il padre soddisfatto della gestione del tutto questo..? [/quote]

Che sembra organizzato da un autentico burlone! tratta una questione che mi è ben chiara. Sei bene che faccio il lego ed elaboro modelli ricalcanti quanto di fatto mi si presenta innanzi.

Ebbene il modellino che presenti in questa burla ben s'accoppia al modellino che di lego invento quando mi rappresento. Io monto tutti pezzi necessari a farlo funzionare come il sottoscritto, ci metto su ogni ossicino, organo, ghiandolina, nervettino e neuroncino. Tutto ben organizzato da un bel codice genetico, buttato in mezzo al mondo e fatto interagire, si modifica, si imprinta di brutto e ne esce qualcheccosa che funziona proprio come il sottoscritto anche senza che il sottoscritto ci si infili dentro per gestirlo....

Poi c'è questo:

siete in grado si pensare a quando risale nel tempo passato...

e qui mi sovviene il ricordo più lontano che fino ad oggi son riuscito a ripescare dal mio cingolato anteriore. E' stata una ricerca che vedeva una serie di ricordi che non sapevo ben mettere in fila cronologicamente, mi son fatto aiutare da mammà, la quale dai contesti è riuscita a scovare il più remoto. Risale alla tenera età di max 2 ani, (cosa certa, si svolse in una dimora nella quale sono stato fino a quell'età).... è un'istantanea, io seduto sul gradino di una scala con in mano un carretto siciliano col quale mi balocco... non c'è nient'altro, il ricordo è tutto qui, vedo il carretto siciliano (credo che ci stessi attacando una caccola), ma l'atmosfera è qualcosa di insolito e non ho altri ricordi in cui si ripresenti. Non saprei descriverla, addirittuara temo a ripensare a quel ricordo, so' bene che ogni volta che lo faccio ci metto del mio e non vorrei costruirmi un chimera...

Romantico, ma non m'è d'alcun aiuto, la sensazione è che fossi illuminato (...o libero dal conosciuto), ma le sensazioni sono inaffidabili e i ricodri sempre troppo inquinati.

poi c'è questo mucchietto qui:

Secondo voi esistono puri pensieri? E se sì che qualità hanno?
A me mi piacerebbe sapere, poi, che cosa intendete veramente per “bypassare” l’imprinting ...

Per i pensieri conosco solo quelli di un tipo, quelli visual-parlanti, cronologici, causa effetto, precondizione-azione-risultato....
Cosa sarebbero questi pensieri puri?

by-passare l'imprinting.... bhe, non certo formattare il disco fisso... sarebbe imbarazzante a letto con la mia signora senza più sapere cosa fare, potrei ritrovarmi ad annusarla tutta cercando qualche cosa da mangiare..... nonono, tutto il cingolato me lo tengo stretto, voglio ricordarmi di fermarmi con il rosso e tutto il resto...

....tento con un esempio: ci sono Pinco e Pallo, tutti e due vestiti di rosso, tutti e due a passeggiare sulla solita strada nel solito giorno di sole, Pinco piange, Pallo no. Pinco avrà certamente i sui motivi per piangere, ma perchè proprio lì in quel momento dove non gli serve a niente? sarà preoccupato per l'esito dell'esame? perchè non può mollare sta' zavorra? almeno fino a quando l'esito non lo coinvolgerà.... In pratica il periodo di tempo T che intercorre tra l'istante t1 (della passeggiata con Pallo) e quello t2 (dell'esito dell'esame) se lo butta nel cesso mentre potrebbe essre un'autentico sballo di gioia con gli stessi identici effetti.

Giusto a titolo d'esempio....

Approfitto del fatto che il topico raccatta... pappagalli... imbottiti di scienza ...
per chiederci loro se saprebbero farmi pensare a cosa avviene in un cervello che si è inluppato in uno stato di meraviglia.

Dopo di che potreste, collegialmente, per praticità di consultazione e exter-scambio di informazioni fra cervelli eruditi, stilare una caratterizzazione sintetica del mucchio di lettere che passa attraverso la cruna dell’ago... tutte in fila e che appunto suonano pressaapoco cosi: m, e, r, a, v, i, g, l, i, a!