B U D D H A E C R I S T O
Il BUDDHA ebbe, come il Cristo molti nemici, primi fra tutti i
BRAHAMANI. Il suo acerrimo nemico fu proprio suo cugino DEVADATA che in numerose occasioni cercò di ucciderlo.
Si narra che una volta DEVADATA codusse un elefante in uno
strettissimo vicolo per spingerlo contro il BUDDHA e che quest'ultimo fece inginocchiare l'animale attraverso il proprio Amore. Questo fu uno dei numerosissimi MIRACOLI che la tradizione attribuisce al BUDDHA. Questi fu un Grande Maestro che seppe comunicare profonde verità attraverso
immagini ed allegorie, semplici come il Cristo fece con le parabole.
Sarebbe da aggiungere che tutti e due fecero miracoli . I pricipali miracoli di Cristo sono rportati in :
Matteo cap. 14 v. 13; e 14 v.23; Marco cap. 8
vv. 1- 9; e Luca cap. 5, vv 4-11.
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O monaci, disse l'Illuminato:"La nostra dottrina si basa sul DOLORE: la nascita è dolore, la vecchiaia è dolore, la malattia è dolore, la morte è dolore, la separazione da ciò che si ama è dolore, Dolore è non raggiungere ciò che si desidera. (cocetto cristico dell'amore). Egli procede:
"La bramosia si rinnova ad ogni rinascita, la ricerca nelle cose terrene è l'avidità, la bramosia del divenire e dell'essere, la bramosia dell' impermanenza. Il Cristo ne è un esempio, anche troppo eclatante se morto in croce (ricordiamo che secondo l'Apocrifo di S. Tommaso, il Corano (sura IV^, v.156) e alcuni testi moderni egli andò verso l'oriente (dove si troverebbe la sua tomba).
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BUDDHA rivolto ai monaci asserì:" "Questa è la nobile verità sulla
cessazione del dolore:
§ ELIMINAZIONE della BRAMOSIA attraverso
§ ANNULLAMENTO del DESIDERIO, la RINUNCIA TOTALE al DESIDERIO, il DISTACCO ASSOLUTO SU TUTTO CIO' CHE SI DESIDERA".
( l'Illuminato ci ricorda il vangelo nella parabola del ricco Epulone:" lascia tutto e vieni con me..."oppure Marco cap. 4, v. 25: "Poichè a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha." mentre Luca traduce con: "quello che crede
di avere" (Illussione).
Comunque questo secondo verso credo che sia un pò forte.
Il BUDDHA così prosegue: "Questa, o monaci è la nobile verità sulla Cessazione del dolore:
Il NOBILE OTTUPLICE SENTIERO: RETTA VISIONE,
RETTA SOLUZIONE,
RETTO PARLARE,
RETTO AGIRE,
RETTO MODO DI SOSTENTARSI,
RETTO SFORZO,
RETTA CONCENTRAZIONE ,
RETTA MEDITAZIONE"
Da questa sintesi di verità il BUDDHA mostra se stesso.
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" Dopo la mia morte,
insegnate il bene,
fate del bene,
operate del bene.
Se così agirete io sarò sempre a vostro fianco" (Mi pare che il concetto non si discosti molto da quello del CRISTO).
(basterebbe ricordare Giovanni dove nel suo vangelo scrive: "Amatevi come io ho amato voi").
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Le ultime parole del BUDDHA furono: "Monaci, io vi dico: tutto
trascorre e perisce, ma il vostro "Compito" e' quello di "Cercare
la Verità e mirare alla salvezza eterna".
Poi spirò entrando nell'estasi e risalendo i 4 stadi della liberazione sino a raggiungere la SFERA SUPREMA senza distinzione fra coscienza e incoscienza....
# Ridiscese (come il Cristo - vedere il "Credo"-) poi attraverso i NOVE livelli fino a tornare al primo stadio della meditazione per poi ripercorrere nuovamente le 4 SFERE.
Dopo di che la terra prese a TREMARE E ROBOANTI TUONI si
scatenarono in cielo. (come accadde quando morì il CRISTO, riportato nel cap. 12, v.29 del vg. di Giovanni)
Il BUDDHA non nominò alcun successore al contrario del CRISTO come fece con S. Pietro; (Matteo 16,v.18).
Limitandosi a suggerire ai discepoli di fare della dottrina stessa la loro unica e vera guida. Presto i seguaci del BUDDHA si scontrarono sull'interpretazione della parola del GRANDE MAESTRO e sorsero così molte scuole buddhiste. Questa realtà storica si è verificata anche fra i cristiani che si scissero in numerose chiese Protestanti e la cattolica.
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Il BUDDHA non ha mai risposto alla domanda sull'esistenza di Dio, non considerandola fondamentale ai fini della salvezza. ((L'esistenza di Dio fu trattata, invece nella religione ebraica e cristiana. Fra i tanti versi un' esempio è la Lettera di Paolo ai Romani cap. 4, v.17, concetto ripreso dalla Genesi cap.
15, v.6: " Egli credette al Signore che ...."))
BUDDHA asserì che l'origine del dolore è quasi sempre, celata
dall'ILLUSIONE (stato di sogno) che impedisce all'uomo dl liberarsi dal DOLORE. Questo concetto invece, appunto dell' ILLUSIONE-DOLORE non sembra evidensiarsi nè nel nuovo, nè nell'Antico Testamento dove solo il PECCATO impedisce a l'uomo di liberarsi dal dolore.
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Il BUDDHA si manifesta ai soli "BODHISATTVA" ((qualche studioso asserisce che anche il Cristo fu un "BODHISATTVA")) con le 32 Caratteristiche dell'uomo cosmico, e rappresenta l'aspetto della beatitudine, oltre al tempo e allo spazio, di cui BUDDHA gode nel Suo Paradiso Celeste.
In praatica, il corpo del BUDDHA ha la stessa centralità della dottrina da lui predicata.
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In sintesi, mentre il BUDDHA si immerge nella "figura" dell'ASSOLUTO, il CRISTO vive e si proietta verso quella dell'ALTISSIMO.
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In Cina la figura del BUDDHA è venerato attraverso una dea Femminile, quella della MISERICORDIA GUANYN, invocata dai devoti per ottenere la grazia. Essa è presente nell'arte in un'infinità di rappresentazioni come figura versatile come nessun altra.
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Anche in Giappone la figura del BUDDHA viene celebrata attraverso una dea Femminile con il nome di CANNON, che i
pellegrini onorano recandosi verso i 33 Templi. Questa dea viene
rappresentata con molteplici mani e volti per indicare la sua infinita misericordia; virtù a volte è raffigurata con un bambino (ricordando la figura cristiana della Madonna).
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Il BUDDHA futuro (come il Messia) indicherà agli uomini il Cammino e proseguirà la sua azione attraverso i BUDDHA PASSATI, in attesa di rilevarsi, dimora in cielo. Le immagini di questo BODHISATTVA ((secondo gli gnostici, i teosofi o gli antroposofici BUDDHA e CRISTO sarebbero entrambi BODDHISATTVA)). Secondo altri [La stessa persona] . Attualmente sarebbero venerati divenendo oggetto di attesa messianica (Concetto presente anche fra il popolo ebraico).
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La religione BUDDHISTA descrive un Macrocosmo composto da infiniti universi attigui che fluttuano nello spazio. Ognuna di questi universi presenta una superficie, un centro, una zona inferiore e una una superiore . In quella Inferiore sì trovano gli inferi, nei quali i vari esseri subiscono delle pene temporanee in base alle azioni compiute.
Al di sopra si erge il Disco Terrestre con il monte MERU al centro del quale si dipartono i 4 Continenti circondati dai mari. Sulla superficie vivono gli animali, uomini, spiriti e demoni. Intorno al monte MERU ruotano il SOLE, la LUNA e le stelle nella zona superiore al "Mondo dell'Avidità", mentre nella regione della "pura forma", o della "non forma" dimorano gli Dei.
Questa visione ci ricorda molto la Divina Commedia , ma il concetto, anche se in maniera assai diversa è ripreso anche dal Cristianesimo con la presenza del Paradiso (Luca: cap. 23, v. 43; 2Corinzi: 12,4, e Atti A. cap.2, v.7 ) ; Inferno dove il verso più significativo è in Luca cap. 16,v.23 e Purgatorio (1Corinzi cap. 3, v.15).
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Solo con l'eliminazione dell'IGNORANZA si potrà porre fine alla catena della causalità, quindi alla morte e alle successive reincarnazioni; concetto molto dibattuto, poichè secondo alcuni (soprattutto fra gli gnostici e alcuni Rosa+Croce), leggendo il vangelo credono di poter scorgere fra le
righe la preseza di una reincarnazione e di un Karma, in sanscrito= azione).
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In sintesi, l'eliminazione del DESIDERIO e della BRAMOSIA libera dal DOLORE. A tal proposito, se s'interpreta la Sacra Srittura letteralmente, i vangeli sinottici sono un pò severi quando asseriscono: "Se uno non odia la propria vita non può essere mio discepolo (Luca cap.14, v.26).
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Il DOLORE è il nobile OTTUPLICE SENTIERO PER PURIFICARE.
Se si elimina il "DESIDERIO", la "SETE DI ESSERE" e di "AVERE" s'interrompe la RUOTA delle reincarnazioni, imboccando la "VIA DI MEZZO" tra ricerca del piacere e mortificazione della carne (come indicato anche nella filosofia TAOISTA attraverso il Profeta Laotzu' scritto anche Lao-tzé).
Nel BUDDHISMO, il NIRVANA è uno stato di PACE totale e di gioia assoluta; è la verità ultima che solo gli ILLUMINATI riescono a scorgere. Questo stato si potrebbe raggiungerlo anche in vita.
di Alessandro D'Angelo