Ma, per me e' puro diletto.....devo dire che accompagno un amico insegnante che tiene dei corsi di meditazione e ogni tanto intervengo e mi scappano sempre quei termini, allora puntualmente occorre "tradurre".....credo comunque che sia un falso problema....piano piano passera' cio' che passera' in questa meravigliosa alchimia di inter-azione e fusione delle culture che un giorno portera'......dove portera'? Ma che cosa sto dicendo?

e no! ...Un momento!!!

Se vogliamo intendere il termine "ricercatore" nel senso di "colui che cerca fra le cose già trovate da altri" ...allora non sono daccordo per niente.

Quello è un "RITROVATORE".

E' importante confrontare le proprie idee con quelle altrui, ma come si fa a confrontare se non si hanno proprie idee?

Poi c'è la questione del come farsi una propria idea personale. C'è chi si illude di poterlo fare leggendo gli scritti di altri che, in qualche modo, hanno assunto una qualche configurazione e ci sono quelli che "cercano" partendo da zero, scavando con i miseri mezzi a propria disposizione nel profondo abisso che si nasconde sotto la superficie piatta dell'oceano di apparenze che la vita "reale" e ci mostra in superfice.

La perseveranza e la pazienza, mosse da una autentica vocazione alla Verità, con il tempo danno frutti insperati. Il vantaggio del non aver assorbito culture esterne al sè è evidente e si ha per garantito che ogni "verità" assunta è piena e non lacunosa, i concetti sono assimilati dalle fondamenta al cielo perchè è stato proprio il ricercatore a trovare il "modo" di far "stare in piedi" la struttura delle risposte.

Il ricercatore di "cibi precotti" dice: "buono questo..." o "questo non mi va", ma in cucina tra i fornelli sarà una vera frana anche se saprà dire a memoria i nomi e gli ingredienti di ogni pietanza.


P.S.
Per queste ragioni sono sfavorevole ai "maestri"... di cucina. Impediscono la nascita di un vero artista mettendolo sui binari della propria via ed impedendo al discepolo di osservare liberamente sotto le pietre che questi vorrebbe sollevare di propria iniziativa.

Un maestro, in ogni caso, insegna FEDE nella sua via, non dispone il discepolo alla conoscenza delle risposte, ma alla nozione di queste... e non è la stessa cosa.

Stai dicendo che sono solo "i vincoli mentali nella Creazione e nella "concezione" che ci fanno sentire divisi.

Sono questi "vincoli mentali" che vanno oltrepassati.

E' un bel "lavoro", anche se dilettevole.

Ho sperimentato la lettura dl vostro beneamato Osho, per semplice curiosità, ed ho visto bene l'insidia che si nasconde nelle parole ed i discorsi di un maestro:

Tu leggi o ascolti, e le cose che ti arrivano ti portano a pensare "questo è vero/questo non è proprio verissimo" ma incredibilmente tutto appare "vero". Non ti accorgi facilmente che sei su un binario che ti fa stare lontanissimo dalle considerazioni che ti farebbero pensare "questa è una cazzata!".

L'abilità dei "maestri" sta tutta nel farti fare un bel giro turistico panoramico senza portarti mai a sentire la puzza della pubblica discarica... e tantomeno a mostrartela.

ma allora sei d'accordo con me che è parte integrante del percorso 'mettere in pratica' nel quotidiano quello che sperimentiamo spiritualmente?

non se ne può più di ricette dette e ridette e pure contestate nei particolari...un grammo di sale...non un grammo è troppo...no meglio due...

e poi dalla pentola esce un odore di bruciato che si sente lontano un chilometro...

poi ti arriva al naso il profumino che esce dalla pentola della tua anziana vicina di casa, che non ha letto neanche una ricetta in vita sua...e rimani estasiato dall'effluvio...

Può essere vero in linea di principio ma in pratica ci sono punti d'impantanamento "spirituale" dai quali spesso, da soli, non si sa come uscirne.
In particolar modo riguardo alle illusioni che l'ego si auto propone e che non vengono riconosciute come tali.
Si rischia di infilarsi in vicoli ciechi, se non si hanno elementi di riscontro esterno che ti fanno da specchio e che ti permettono correzioni, nuove elaborazioni di visione e prospettiva.

Un buon cuoco, credo, che oltre a metterci del suo, tiene presente l'esperienza proveniente dalle varie tradizioni culinarie.
Meditare seriamente sulle "Upanishad" o il "Dhammapada" non penso che equivalga, metaforicamente, a cibarsi di cibi precotti.

Questo e' cio che accade nelle chiese di tutto il mondo, intorno a tutti i grandi maestri, e' l'ego spirituale che parla per citazioni. Accade anche nel ricercatore individualista.
Ma, puoi per puro diletto e con passione, estrarre l'essenza...in realta' puoi anche non fare assolutamente nulla, ma allora continui ad esprimere "opinioni" personali, soggettive, sino a che non ti accadra' di "comprendere", allora molto facilmente individuerai la dove c'e', quell'unica Conoscenza che non e' piu' un Oggetto della mente.

Volesse Iddio che finalmente qualcuno di voi riuscisse, in un modo qualunque, QUALUNQUE!... a mostrarmi una "crepa" nella struttura delle risposte che ho trovato per me (nota il "per me"... che di Vero per tutti c'è niente). Io sono quì per questo!!! Non mi interessa sentir dire che "questo è giusto e questo è errato", mi interessa che qualcuno mi dicesse: "e come giustifichi secondo te che ... ... ... ???". Allora si che sarò interessato: se saprò trovare una risposta in armonia con il mio schema questo ne sarà arricchito e rinforzato... diversamente cambierei strada!

Quello che invece mi succede puntualmente, è scoprire che sono gli altri a trovare "disarmonica "la risposta, ma rispetto alle loro, non rispetto alle mie... e non comprendono le mie argomentazioni per il semplice fatto di trovare estranei i miei schemi.
Quando parlo con voi, faccio di tutto per andare al fondo dei concetti che vi appartengono, ma questo non è un atteggiamento ricambiato e perciò non mi arriva, MAI, una domanda opportuna ed utile a mettere in crisi la validità delle mie verità...

C'è da incazzarsi.

Si parla di Mente Naturale, perche'? Stato Naturale.
Perche'?
Perche' la Comprensione Accade quando trova lo spazio....e' un Processo Naturale, si dice che la mente si Autolibera Senza Sforzo...ma ripeto c'e' un momento in cui rintracci molto facilmente, anche nelle letture, cio' che e' Vero e riconosci il Falso...il Vedere dal non-Vedere, l'Unita' fondamentale dell'Uno che appare come molteplice....

Potrebbero anche non esserci crepe nella Tua grandiosa Idea di Dio. Non so chi diceva che il Diavolo (Sic!) conosce perfettamente tutta la Teologia. Ma non e' da li che vedo che stai ancora dormendo, ma dalla presenza di visioni parziali...per non parlare del cinismo nei confronti delle donne.....