P.S. (Sul discorso di Krishnamurti)

Viene evidente come la memoria
che al pari della paura avrebbe dovuto servire
dunque a mio avviso solo come capacità di adattamento 'automatico'
dell'uomo all'ambiente si sia invece fatta 'ambiente-realtà' stessa,
negando in un certo (e pieno!) senso quell'immediatezza unitaria
(ed unicità) che contraddistingueva i tempi della nostra prima/primissima infanzia..






Una sola cosa da dirti e da dire..
Pensa a te stesso.. !
Non sto scherzando : pensa-a-te-stesso !
Non pre-pensa, non post-pensa.. :sii (direttamente)
nessun passato..
nessun 'futuro'..

e ci aggiungo.. :


X Yam:
Acc..!! Veramente il passo più importante che ho sottolineato
è quello precedente..



Gyta

Nel mio cuore non esiste perdono, in effetti, ...solo accettazione, dopo aver conosciuto.

Guada, ...è tutto scritto nel copione della storia!

Perciò non è vero che spreco tempo ad avercela Non "ce l'ho", ...e non ci sono azioni che siano "perdite di tempo": la vita intera non è altro che "tempo che passa" perchè Tutto è compiuto in sè, noi leggiamo la nostra storia, quale che sia. Immedesimarsi nel personaggio del proprio romanzo è l'unico atteggiamento che possiamo adottare, mentre l'unica cosa saggia da fare è capire che non facciamo nulla di veramente deciso da noi e che l'intera nostra vita appartiene all'Unico.

Possiamo solo accettare serenamente o combattere inutilmente.

Il bravo attore è quello che si immedesima nel personaggio. Per fare della nostra vita un bel romanzo, oltre che accettare il nostro ruolo e quello degli altri, dobbiamo credere che tutto sia vero ed importante. La natura ci aiuta, in questo, facendoci nascere già convinti che sia tutto vero... cosa vuoi di più? Scoprire il segreto porta ad un livello superiore, ti avvicina a Dio ed alla sedia del regista... però, ti confesso che non è più così bello il film, quando sei tra i fili delle luci e dietro la ripresa.


P.S.
Tutto questo, Dani, è un meraviglioso sogno.

Ciao!

1) Perché siete attaccati? È questo il punto, non come realizzare il distacco......

2) La mente può essere consapevole del non conosciuto solo se muore al conosciuto, se muore senza avere obiettivi, senza sperare in una ricompensa né temere una punizione. Allora potrò scoprire cosa sia la morte mentre sono ancora in vita, ed è in tale scoperta che posso trovare la libertà dalla paura.

ecco due punti d'indagine (e risoluzione) importanti:

- perchè abbiamo "bisogno"...

- meditare per liberare la mente...visionare il Vuoto..andare Oltre la stessa.

Mi piacciono sogni e utopie....trovo che aiutino a essere migliori!

Se siamo tutti attori..più o meno bravi, più o meno sereni nell'accettare....perchè addossare responsabilità al mondo femminile?
Secondo la tua accezione sono anche loro attrici...
Facendo tutti parte del copione, giochiamo a questo gioco temporaneo con serenità.....

La domanda “chi o che cosa sono e che cos’è il mondo” mi ha portato a navigare in tutte le religioni più o meno conosciute, a incontrare psicologi, scienziati e sciamani per entrare nel vivo di essa ed estrarne il nettare che potesse estinguere la mia sete.


https://www.riflessioni.it/testi/di_soragna.htm


Mentre te ne stai tranquillo e ti osservi, ogni sorta di cose verranno alla superficie. Non occupartene, non reagire ad esse; come sono venute, così se ne andranno. Ciò che importa è la vigilanza, l'attenzione totale a te stesso, cioè alla tua mente.
Nisargadatta Maharaj


La meditazione può portare all'illuminazione?
La meditazione è un'attività mentale. C'è un soggetto, il meditante, che manipola oggetti che sono pensieri. Sia il soggetto che l'oggetto dovranno sparire perchè l'Illuminazione possa verifcarsi.
Papaji
http://consapevolezza.freeservers.com /capitolo5.htm

il tuo cuore ha perdonato..ma la tua mente ancora no...


no...il perdono non è solo rinuncia..
Chi crea male senza successivo pentimento è "colui" che non ha la capacità di comprendere cosa in realtà ha fatto, sta facendo...è anch'esso un animale ferito che non "può" fare altro...non gli è dato...ha dei limiti invalicabili...soffre più di te interiormente anche se non sa cosa gli sta accadendo e perchè...dorme e soffre..è spaventato e si difende con le sole forze che conosce...

Il concetto di perdono è Uno..
quello che tu menzioni come perdono cristiano è viziato quanto il tuo...perchè non Libero..non sveglio, intorpidito dalla non conoscenza del fatto..intorpidito dalla mancanza della Visione Profonda..
Quando avviene la Visione Profonda non si può far altro che entrare nell'Amore e nel vero Perdono..e ciò non significa come ho già scritto altre volte porgere l'altra guancia...si può anche difendere la nostra posizione con un bel NO, ma internamente sapremo CHI è l'altro e perchè esso agisce così e lo perdoneremo...
Si può, con calma si può... te lo dico per esperienza forte e nient'altro.
Sarà la sola Presenza Divina in te a compiere questo miracolo..passo.

Evidentemente non mi sono spiegato granchè bene...
Non attribuisco "responsabilità" al mondo femminile, attribuisco "abilità".
L'abilità degli uomini è cadere nella trappola
(e bisogna essere davvero bravi per caderci da milioni di anni a questa parte!)
La serenità arriva dopo la comprensione, Dani. Quando la stagione del cuore è al termine ed i giorni hanno mostrato tutta la luce dell'estate, resta la memoria, a far cadere le foglie delle illusioni una ad una. Arriva il tempo di emettere le proprie gemme per un nuovo ciclo ed ora io dico quel che altri scopriranno e diranno a proprio tempo.

Non ci sono colpe, solo stagioni.

Qui mostri chiaramente dove ti sei bloccato, qui c'e' il perche' della Sua Assenza. Ma non sono io a poterti aiutare, sono loro le "forgiatrici di frecce". A quell'unica Dea devi essere devoto, Lei si chiama Consapevolezza, e' dentro di Te (la tua parte femminile) e' fuori di Te...nelle infinite Dee che sono le Donne.

(...sospiro...)

Atish,

Tu parli alla mia mente ed è quella che ti risponde.

Proprio non vuoi capire che stai sforzandoti di fingere che sei mezza mela, ma non è così! Tu sei una mela, e la mela è intera.

Tutto E'.

Non insistere a fingere o illuderti che non ci sia la nostra parte materiale... o che sia meno importante di quella divina. Ora, in questo brevissimo attimo di infinito, è tempo di vivere "anche" con i piedi a terra e con quella pappa di cervello che abbiamo.

Il dio che è in noi non si umilia se riconosciamo di essere "anche" terreni, anzi, si esalta e si completa.

Non devo e non voglio sublimarmi interamente dimenticando che sono Parte di Tutto e non solo Parte di spirito: Sono nato nell'ignoranza ed ho acquisito qualcosa della Consapevolezza, tanto quanto basta a sapere che i miei difetti vanno rivelati, misurati ed infine ...accettati e non superati.

Superare i propri difetti significa illudersi di essere altro che sè stessi. Bisogna controllarsi e moderarsi, ma mai comprimersi... altrimenti prima o poi si scoppia!

Un domani saremo Tutto.

Ora accettiamo la nostra Parte... completamente!


P.S.
Misto: in parte qualcosa, in parte qualcos'altro.
Mistico: dotato di mista natura, terrena e divina.

Siamo tutti Mistici... ma qualcuno ancora non l'ha capito bene... e vorrebbe scappare tutt'aldilà del fosso...