ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
01-04-2005, 10.49.45 | #2 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
|
parte seconda....
Il simbolismo dei personaggi della Gita
I principali personaggi del Mahabharata e della Gita, come Arjuna, Sahadeva, Nakula, Bhima, Yudhisthira, Draupadi, Drona e gli altri sono veramente esistiti. La maggior parte dei personaggi rappresenta tendenze psicologiche. Se prendete la radice sanscrita dei loro nomi, troverete il loro vero significato: rabbia, cupidigia, gentilezza, umiltà e così via. Ciascuno di loro sta per un diverso tratto psicologico. Infatti, Lahiri Mahasaya disegnò una carta che mostrava dove tutte quelle diverse qualità fossero localizzate nel cervello. Perfino i principali personaggi sono stati romanzati in varia maniera. Per esempio, nel Mahabharata si trova la storia di una donna che sposa più uomini: Arjuna vince Draupadi in una gara d'arco e la porta a casa dove vivono pure i suoi fratelli. Mentre loro sono ancora fuori, egli rivolgendosi alla madre le dice: "Madre, ho portato a casa un premio". E sua madre, senza vedere chi o cos'è, risponde: "Ebbene, voi fratelli dovrete dividervelo equamente". Poiché la parola della madre non poteva essere trasgredita, tutti dovettero sposare la stessa donna! Il vero. significato spirituale di ciò è che Draupadi rappresenta la Kundalini e ciascuno dei fratelli Pandava rappresenta un diverso centro o chakra della spina dorsale e quelle qualità mentali che sono il risultato dello svegliarsi del centro. 1) La più bassa è yama, la qualità del controllo, l'abilità di non fare le cose che non si dovrebbero fare. Questa qualità è rappresentata da Nakula (Primo chakra). 2) Proseguendo verso l'alto, la successiva è niyama, letteralmente l'abilità del 'non controllo' ma ciò che effettivamente significa è l'abilità d'attenersi all'azione giusta, di continuare a fare ciò che uno dovrebbe fare per crescere spiritualmente. Questa qualità è rappresentata da Sahadeva (Secondo Chakra). 3) Il centro successivo, opposto all'ombelico sulla spina dorsale, è rappresentato da Arjuna (Terzo Chakra). Una volta che l'energia è risvegliata all'ombelico o centro lombare - Manipura chakra - sopraggiunge allora la qualità d'un più potente autocontrollo. 4) Dopo si sale al cuore o centro dorsale - Anahata chakra - rappresentato da Bhima. Quando l'energia si sveglia, si sviluppa il vero amore. 5) Quando si sveglia il centro opposto alla gola, si sviluppa una grandissima calma ed una grandissima pietà. Questo centro è rappresentato da Yudhisthira. E così si arriva all'occhio spirituale, che è il polo positivo del midollo allungato, attraverso il quale si passa al di là delle qualità, l'Infinito. Noi abbiamo qui due triadi: i tre chakra più bassi che rappresentano i desideri materiali ed i tre centri superiori che rappresentano la coscienza spirituale. Quando l'energia del cuore è rivolta in alto, la mente automaticamente è rivolta a pensieri spirituali. Quando invece l'energia è nei tre chakra inferiori, è automaticamente rivolta a pensieri materiali. concentrarsi nel punto fra le sopracciglia attira tutta l'energia verso il divino. Il simbolismo di tutti i fratelli sposati ad una sola donna significa che la qualità femminile, il polo negativo alla base della spina dorsale, e la qualità maschile, o polo positivo nel punto fra le sopracciglia, sono parti d'una stessa realtà e devono essere neutralizzate affinché l'illuminazione divenga possibile. E così si parla della Kundalini come d'una energia femminile. Quell'energia ha bisogno d'essere 'sposata' a tutti i chakra, cioè innalzata attraverso ciascuno dei centri della spina dorsale ed alla fine riunita nell'occhio spirituale, nel punto in mezzo alle sopracciglia. Da qui, il simbolo d'una donna che sposa cinque mariti. Arjuna rappresenta il Chakra del Plesso, l'autocontrollo, il centro lombare 'Manipura'. Dalla Ghagavad Gita: "Arjuna vide là allineati, in ambedue gli eserciti, zii e prozii, maestri, fratelli e cugini, figli e nipoti, amici, suoceri ed anche sostenitori. Vedendo tutti quei parenti del suo presente fu preso da una grande pietà e pronunciò con tristezza queste parole: "O Krishna, alla vista di questi congiunti qui allineati, desiderosi di combattersi l'un con l'altro, le mie membra cedono, la mia bocca è inaridita, la mia armatura trema e i miei capelli si drizzano. Il mio arco Gaudiva mi cade dalle mani"! "MI cade dalle mani" significa che egli cade in avanti, la sua posa meditativa si interrompe, mentre pensa. "Oh non posso meditare! E' troppo difficile!" Egli si accorge che persino quelle qualità che sono sue nemiche, sono tuttavia suoi congiunti, membri della sua famiglia psicologica. Ecco il guaio nel quale ci troviamo tutti. All'inizio possiamo essere categoricamente contrari o critici sulle qualità negative, ma quando si tratta delle 'nostre' qualità negative, è un'altra cosa. Arjuna dice: "Questi sono i miei parenti, come posso ucciderli?" Lo sbarazzarsi delle brutte abitudini sembrerebbe voler uccidere una parte della propria natura. "Che peccato uccidere queste qualità in me!" L'ego può raggiungere estremi assurdi per le sue razionalizzazioni. L'ego inventa ragioni assurde per non fare ciò che sa che dovrebbe fare. Voi pensate di rinunciare ad un desiderio ed ecco la risposta: "Oh no! Che cosa terribile! Questa è la battaglia che devono sostenere tutti i devoti. La mente vi dirà: "Non posso proprio rinunciare a questo!" Ma, ricordate che voi in effetti non rinunciate a niente! State semplicemente mettendo la vostra energia in qualcosa che vi darà gioia invece che sofferenza. Questa è la chiave della Bhagavad Gita. Tutto quello che Krishna dice si riferisce primariamente alla divina ricerca interiore. Avvicinandovi in questo modo alla Gita, troverete degli insegnamenti meravigliosi. La Bhagavad Gita è la storia del nostro Sé interiore, della nostra aspirazione verso il divino e di come vincere la battaglia con la nostra natura più bassa. Il messaggio della Bhagavad Gita è quello di portare ad una visione della vita quale lotta costante, fino a che la battaglia è vinta dalle forze dell'eterna beatitudine. tratto da www.viviamoinpositivo.org Ultima modifica di atisha : 01-04-2005 alle ore 10.55.02. |
01-04-2005, 19.40.29 | #5 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
|
Re: Mahabarata …… interpretazione critica.
Citazione:
Il supplizio del bardo? Mah! Allucinante e banale interpretazione. E' come se interpretassimo una poesia Sufi come una storiella d'Amore da fotoromanzo. Guido Ceronetti ha fatto molto meglio e la portava sempre in tasca come medicinale d'urgenza. Krishna rappresenta la Consapevolezza (quel Testimone delle Upanishad, quel Rig-Pa, quell'osservatore interno), ovvero l'essenza di qualsiasi tradizione spirituale. E' anche il Cristo, e' il fuoco interiore, quella pura sensazione di essere. E' chiaro che occorre averlo compreso..... I bei sentimenti umani sono il tiramolla tra attrazione repulsione e indifferenza. Tra folle passione d'amore e gelosia accecante, amore che si trasforma in odio e tutta la gamma delle 84000 emozioni perturbatrici...... |
|
01-04-2005, 20.23.56 | #6 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
|
Quando un uomo e una donna diventono uno
Ho coperto i miei occhi con la polvere della tristezza, finché entrambi furono un mare colmo di perle. Tutte le lacrime che noi creature versiamo per lui non sono lacrime,come pensano molti, ma perle..... Mi lamento dell'anima con l'anima, ma non per lamentrmi: dico solo le cose come stanno. Il cuore mi dice che è angosciato per lui ma io non posso che ridere di questi torti immaginari. Sii giusta, tu che sei la gloria del giusto. Tu, anima, libera dal "noi" e dall'"io", spirito sottile in ogni uomo e donna. Quando un uomo e una donna diventano uno, quell'uno sei tu. E quando quell'uno è cancellato, tu sei. Dove sono questo "noi" e questo "io"? A lato dell'amato. Tu hai fatto questo "noi" e questo "io" perché tu potessi giocare al gioco del corteggiamento con te stesso, affinché tutti i "tu" e gli "io" diventino un'anima sola e infine anneghino nell'amato. Tutto ciò è vero. Vieni! Tu che sei la parola creatrice: Sii. Tu, al di là di qualunque descrizione. E' possibile per l'occhio fisico vederti? Può il pensiero comprendere il tuo riso o la tua pena? Dimmi, è possibile vederti? Soltanto di cose in prestito vive questo cuore. Il giardino d'amore è infinitamente verde e dà molti frutti oltre alla gioia e al dolore. L'amore è al di là di entrambe le condizioni. Senza primavera, senza autunno, è sempre nuovo. RUMI |
01-04-2005, 21.57.50 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Re: Re: Mahabarata …… interpretazione critica.
Citazione:
Yam, ti giuro quello che uno crede o non crede, oltre ogni ragionevole dubbio, non è colpa mia. |
|
01-04-2005, 22.00.23 | #8 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
|
X Atisha.
Carissima,
l'interpretazione della Gita che hai scritto tu è opera del "Cardinale Ruini"dell'India. Io seguo le interpretazioni del"Giordano Bruno" d'oriente. E cioè? Di Bhagwan Osho Rajneesh. E perchè? Perchè è perfettamente razionale come l'interpretazione del Vangelo da parte di Giordano Bruno. E' razionale dire che Giordano Bruno è morto per la salvezza dell'umanità? Io direi di sì. E'razionale dire che Gesù,quello della chiesa cattolica,è morto per la salvezza dell'umanità? Salvezza da che cosa? Hare Shiva. Kantai. |
01-04-2005, 22.18.55 | #9 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
|
Re: Re: Re: Mahabarata …… interpretazione critica.
Citazione:
Ma che fideismo! Leggi, leggi attentamente, troverai in ogni tradizione quella pura essenza......ma non se prima il Risveglio della Coscienza non accade in Te. In Yam e' avvenuto. P.s.: ma....se vuoi puoi...esercitandoti con discriminazione (Viveka), intuizione (Buddhi).......e un minimo di esegesi e filologia non guastano...... Ma poi, scusa, fosse anche un mito come quello di Dedalo, dico il primo che mi viene in mente, ma tu lo interpreti alla lettera? Ultima modifica di Yam : 01-04-2005 alle ore 22.26.24. |
|
01-04-2005, 22.43.12 | #10 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Re: Re: Re: Re: Mahabarata …… interpretazione critica.
Citazione:
A meno che tu non voglia dirmi che esistano segni esterni di questo cambiamento, che ne so: il risvegliato “gioca con i fanciulli, ride ininterrottamente, odia le fave, parla con gli uccelli”. Se è così dimmelo e dimmi quali sono i segni, perché il mio papà che ha l’alzhimer ad uno stadio avanzato, ne ha almeno tre di quei segni. Citazione:
Citazione:
|
|||