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11-03-2005, 10.18.20 | #43 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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x Visechi
Ben trovato Sir,
Come mai hai diradato tanto i tuoi interventi? Una volta eri più assiduo. Sento il dovere di richiamarti alle tue responsabilità: Non puoi, prima guadagnarti uno spazio e poi lasciare tanto a lungo un buco vuoto dove dovresti esserci tu! Ciao... |
11-03-2005, 11.50.28 | #44 | |
Ivo Nardi
Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
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Re: x Visechi
Citazione:
Approfitto di questo messaggio di Mistico per invitare tutti, quando si tratta di comunicazioni personali e quindi off topic, ad utilizzare i Messaggi Privati del forum. Grazie |
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11-03-2005, 12.12.00 | #45 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Bellissimi grani di sabbia
Citazione:
Ma nonostante tutto, essendo un po’ tonto, non riesco ancora a definire Dio il coacervo di forze ed energie che pervadono l’Universo. Magari penserai si tratti di un diverso modo di definire la stessa cosa, ma non è così. Il mio Dio, Caso evolutivo autoregolatosi e intra-governantosi, scaturente dal Caos, non ha nulla di trascendente, non staziona all’interno dell’intimo umano, ne stà al di fuori. E’ un complesso di forze che interagisce con gli uomini, che lo condizionano, che s’imprime nel proprio intimo, fino quasi a giungere a con-fondersi con esso… l’intimo umano è parte di questo intrico, ma conduce con esso un’eterna battaglia in un rapporto dialettico. Noi siamo entità immerse in questa bolla primigenia, ne assaporiamo le essenze, di esse ci pasciamo, ce ne nutriamo fino a farne indigestione. Sono queste indigestioni lo scompenso che talvolta rileviamo nel nostro cuore. Entrare in comunione con le forze (non perfette) che governano l’Universo, non è, a parer mio, valicare la soglia immaginifica che ci condurrà all’interno del Tutto, ma percepire il Tutto, cioè l’Universo, e ancor più chi ci vive accanto, con la propria individualità in un rapporto simbiotico d’amore e simpatia (non innamoramento), ove è espunta la competizione, ove il merito è reso funzionale alla crescita del proprio intimo, ove noi diventiamo tassello di un complesso sistema definito umanità… in sintesi la mia, personalissima ‘anima mundi’. Se questo è Dio, bene, anch’io avverto di possedere una fiammella divina, che però è ineluttabilmente destinata a svanire, nelle sue potenzialità di mutazione, crescita e sviluppo ulteriore, con la mia morte fisica. La mia ‘eternità’ post mortem sarà tanto protratta nel tempo, quanto sarà stata importante, anche per un solo essere o per una sola sequenza di esseri umani che mi seguiranno, l’eredità che avrò lasciato in dote. Siamo qui dentro senza uno scopo specifico, non è fissato in origine, mai definito completamente; il senso della nostra esistenza è giustappunto quello che noi riusciamo a scovare vivendo intensamente questo breve segmento che ci è dato in sorte dal caso… ancora lui. Scarne considerazioni in finta poesia: Siam poveri grani di policroma sabbia, lanciati per aria da invisibile palmo di mano per caso o per celia. Un vento impetuoso ci colse e costrinse con sé, per spargerci attoniti fra i misteri di un cosmo remoto. Siam piccoli corpi di corruttibile carne, finiti e imperfetti, che creano a sé stessi solenni illusioni. Corriamo affannati dietro a mille visioni, celando la vista alle cose essenziali. Siam piccole lucciole che rischiaran ben poco, che intrepide sognano di essere Luce. Abbiamo certezze di quanto non c’è, scordando ogni giorno quel poco che è vero. Viviamo nell’ansia e fra mille paure, per sconfigger le quali inseguiamo Chimere. Annaspiamo in un mare d’incerti colori, per crederci eterni e sconfigger la morte. Non paghi di ciò, crediamo talvolta di esser già dei, disdegnando così il nostro essere umani, più spesso però ci creiamo gli dei per non essere soli, obliando per sempre chi è inchiodato alla croce. Con passione e rigore riveliamo misteri che nessuno conosce, consacrati per veri. Quando il dubbio ci coglie, ignoriamo quel fiato, trasformandolo presto in sterile ciarla. Ci creiamo Sapienze di cui non abbiamo la chiave, esperienze lunari che a tutti narriamo ed ipotesi strane mai viste o sentite, eludendo ogni volta di prestare attenzione a quel poco di vero entro cui siamo immersi. Ci crediamo padroni del nostro pensiero, elevandoci fieri più in su di ogni voce, ma scordando per strada che siam solo minuti granelli di policroma sabbia. Frastornati, ogni tanto, soggiacciamo all’imperio del vento che, con impeto ‘insano’, spazza via l’effimera rocca, per lasciarci avviliti e ricondurci per mano alla solida terra che un bel dì lasceremo. Ciao … comunque ribadisco che fa piacere sentirsi definire amico… ricambio con un abbraccio. Come vorrei vedere la Follia dei sentimenti impossessarsi un po’ di tutti |
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11-03-2005, 12.29.11 | #46 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Re: Bellissimi grani di sabbia
Citazione:
Se questo è Dio, allorà è sempre lì dov'è fatto di tutte le cose che occupano ciascuna il proprio tempo ed il proprio luogo... ma "OCCUPANO", sottolineo. Faranno per sempre parte di Dio, se questo è Dio. Ciao |
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11-03-2005, 17.58.23 | #47 | ||
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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x Visechi
Citazione:
ok Amico..alla fine, gira che ti gira stessa cosa. potremo cambiare i termini condizionanti..usiamo Forze interagenti anzichè Energia creatrice...ma è la stessa cosa...(fino a qui) Citazione:
infatti..a noi ora non compete entrare in quel tipo di Tutto dissolutivo, non dovrebbe interessare.. siamo qui, nel mondo e dobbiamo fare i conti con questo corpo-mente..che spesso ci mente anche delle sue energetiche capacità... La trasformazione dovrà avvenire (qui e ora ...) quando impiegheremo finalmente la "nostra" energia..quando "bolliremo" ed evaporeremo....quando ci eleveremo verso il Padre. Sono espressioni metaforiche..in effetti nessun "bollitomisto" per cena avverrà..però ci sarà anche l'ultima cena...ed una nuova pasqua..una ri-nascita. Questa possibilità ci è stata donata. Sta a noi coglierla o no. L'inconsapevolezza tende a rilegarci al "buio", all'oppressione. Sentirsi all'interno del Tutto..in Fusione è saper che il nostro albero cresce sopra ma anche sotto..in entrambe le direzioni.. la natura non è divisa..noi sì..la natura sa come muoversi sa vivere e morire..noi no..ci muoviamo e crediamo di essere vivi..soffriamo e diamo colpa sempre all'altro..o al dio che non ci ha fatto come volevamo.. Invece l'albero E'..non è ubriaco nel sonno come noi. ti abbraccio un complimento alla finta poesia!!! ps.. non siamo poi così lontani... |
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13-03-2005, 08.24.18 | #48 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Re: Bellissimi grani di sabbia -ovvero- "umano.. poco <umano>..!"
Citazione:
Vera poesia.. in essente considerare: La scura statua di pietra di Goya sta tra gli alberi all'entrata laterale del Museo del Prado Indossa un lungo pastrano e ha in mano un alto cappello di castoro Più grande del naturale avanza risoluto a larghi passi su un piedistallo in cima a un basso rilievo su quattro lati scolpito nella bianca pietra sul quale sono raffigurate varie figure in lotta della sua scandalosa collezione di umani e non umani alla base è inciso el sueno de la razòn produce monstruos Un uomo di pietra dorme o piange proprio sopra i mostri con pipistrelli alati attorno a lui Il sole della tarda mattinata scintilla da Goya e le ombre delle foglie delle piante d'acacia cadono su di lui come se le foglie stesse stessero cadendo (Ma non cadono) Studio il suo volto per qualche piccolo cenno di riconoscimento ma il suo lungo sguardo duro mi passa oltre La Ragione dorme sotto di lui ma sopra contro l'immensità azzurra del cielo ogni cosa è intensamente sveglia nell'immobile e atroce trasparenza del suo sguardo lontano ("Goya & il sonno della ragione" Ferlinghetti) Gyta Ultima modifica di gyta : 13-03-2005 alle ore 08.31.57. |
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13-03-2005, 08.27.20 | #49 |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Re: Bellissimi grani di sabbia
od ancora un po' più.. <dolcemente> :
Ancora colpiti dalle stelle stiamo sdraiati sotto di esse nella volta della notte e mentre ruotano nelle loro rivoluzioni creando e ricreando le loro splendifere costruzioni fosforescenti Ah il loro carraio (uomo o donna che sia) l'artefice capo della sua notte della notte in cui sistemare questo diagramma di diamante intagliato nel vetro Al piano di sopra nell'attico illuminato sotto le grondaie infiammate del tempo sono appese luci (per guidare viaggiatori molto più distanti di noi) Ancora stelle bizzarre guizzano velocissime esplodono - ribelli erranti perfino qui nello schema perfetto di qualche utopia passando velocissime strappando la ragnatela d'argento Come nel palmo di una mano lo schema perfetto della linea della vita del cuore e della testa attraversata all'improvviso da una cataclismica lacrima Eppure non tutte separate non tutte perse nell'oscurità tutte tenute ancora insieme in qualche centro immobile perfino ora nell'alba quasi incendiaria mentre ancora un'altra ribelle che brucia intensamente sfrega il suo fiammifero sulla nostra notte (sempre.. Ferlinghetti) Gyta |
13-03-2005, 09.15.40 | #50 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Citazione:
Uhmmmm.... mi sembra tanto "cristiana" come convinzione, quasi da Testimoni di Geova (144mila che si salveranno... e gli altri?) |
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