Il mio era allargato, e basilare!



Ciao.

tanto per pulir le scarpe alle formiche??

fai pure...




Una formica e un millepiedi vengono invitati da uno scarabeo a casa per il tè.
La formica giunge puntuale mentre il millepiedi arriva con un ritardo di un'ora.
- Cosa ti è successo?
- Fuori alla porta c'è un cartello con su scritto "per favore pulirsi i piedi"

Cioè esattamente quello che ho scritto

"La mente è uno strumento a nostra disposizione, se mai sarà l'identificazione con la mente il vero problema, ma in questo caso l'identificazione con qualsiasi cosa..."

L'identificazione con qualsiasi cosa, ...

Cioè?

Ciao.

Scarabeo, formica, o millepiedi?



Ciao.

Con qualsiasi cosa cioè ad esempio: col corpo, con la mente, con quello che crediamo di sapere, con la nazionalità, con lo stato sociale, con la squadra di calcio...

Sì.. penso che la difficoltà maggiore nella conoscenza di se stessi
sia il timore di restare prigionieri di un qualche lato oscuro di noi stessi, prigionieri di un qualche demone.. mentre nello scendere a far luce dentro noi ogni ombra che da lontano ci agghiacciava si rivela a noi nella sua interezza, svestendosi della sua maschera spettrale di sconosciuto..
Come quelle ombre cinesi che viste proiettate su di un muro ci appaiono gigantesche ed inquietanti mentre nella realtà non sono che piccole realtà ingigantite da giochi di luci..
Penso che il freno maggiore sia proprio l'identificazione di noi
con i nostri fantasmi profondi più o meno inconsci, che nulla hanno a che fare con la nostra vera identità di <proiettori> di film..
Il nostro <io> quello vero più profondo, privato di maschere di rivestimento non è che pura e libera capacità di visione,
il nostro <io> non sono 'i mostri' né 'le divinità' ma il mistero ed il nocciolo stesso della vita.. talmente 'nocciolo' da risultare percettivamente addirittura al di là del concetto nascita e morte..
Ecco che allora il <vero guru> è chi ti accompagna per mano alla conoscenza di te stesso, sino a che ogni pensiero non viene inteso per ciò che è semplice film <scelto> e <proiettato> e solo a quel punto può avvenire una vera liberazione dell'individuo pulita da false mistificazioni e identità-pensiero che nulla hanno a che vedere con la profonda natura del reale <io-identità> non un <film> ma una capacità di visione..
Difficile spiegare a parole..



Gyta

te la sei cavata molto bene!!



ps


allora potremo aggiungere che <l'io> nocciolo è l'essenza..la visione profonda, velata..coperta..stratificata dal <falso io>..film, che ci accompagnava nello spettacolo colorato della vita quotidiana..

Sì.. !

[Penso che la chiarezza a parole
si accompagni fondamentalmente man mano
con una più pieno 'esserci'..
Cosa che si 'acquisisce' granello dopo granello,
anche con momenti di apparente caduta
indispensabili ad una reale profonda 'maturazione'
un percorso come diresti tu -credo- <a cipolla> ]




Gyta

Per chi è entrato profondamente in sè stesso non dovrebbe risultare difficile riconoscersi in quel che, a mio parere, hai espresso molto bene; anche se come dici è difficile da spiegare a parole, a chi non ne ha fatto esperienza.