Messaggio originale inviato da SonoGiorgio

E' qui che ti sbagli, nulla di piu' semplice ed accessibile.
Se Ati vuol continuare su questa strada faccia pure, sapra condurti a qualcos'altro che non vuoi vedere.

L'atto sessuale in se staccato dal resto della vita tutta, non e' nulla. Li, mentre fai l'amore, esperimi cio' che sei nella Tua vita.

scrive yam... e nn ha torto per niente...(hey yam..io non so e non posso condurre da nessuna parte..sia ben inteso...non mi dare responsabilità che non mi competono... )





scrive SonoGiorgio...
salvo questa ultima parte..il resto è tecnica ben formulata tra l'altro...e può portare "aiuto" a rilassare quell'atto spesso violento, senza portare a nessuna visione, ma solamente a far più attenzione al nostro corpo, alla sensorialità ed al piacere sessuale, sperimentando un erotismo più fluido..ma sempre erotismo è...
perchè, come anche tu indichi..bisognerebbe essere "consapevoli" in due per arrivare a quel vertice dove le due Forze si fondono fino a perdere il contatto con il corpo...e dimorare nella sola ed Unica energia..primaria.



Il pericolo c'è più nell'atto inconsapevole naturale..infatti i casi di violenza ed ossessione lo comunicano..Responsabilizzando minimamente i partners...sicuramente saremo allo stesso piano di una normalissima meditazione...ma.. e come per tutte le meditazioni ( qui nasce il solito problema) bisognerebbe portarla nella vita di tutti i giorni e non solo nell'atto sessuale avanzato..mi spiego?..qui vige lo stesso pericolo di una qualsiasi meditazione..incanaliamo energia..o la distribuiamo solo per mezz'ora al giorno e poi il resto della giornata ci "scanniamo" con il partner per una bolletta non pagata o qualche altra infruttuosa banalità...con il resto del mondo.
Tornando alla tecnica chiamiamola "rilassante"..così, per ragionare un po'..credi che una donna (inconsapevole della sua sessualità e potenza)..una donna sottomessa al volere del compagno-animale, non trovi il modo inconsapevole di "scaricare" quell' energia repressa in altri modi? E' ciò che avviene nel mondo..continuamente...e questo vale anche per l'uomo..che non riesce a gestire la sua animalità..soffocando la "sua" donna interiore...e presto si sfogherà sui figli o con il capo ufficio ecc...
Questo per ritenermi a favore delle pseudo pratiche tantriche che passano spesso per tantra...ma a patto che le stesse vengano portate nella vita, negli attimi di tutti i giorni..in ogni momento (quando si può ovvio..non quando si guida o si fanno conti e palazzi)....quell'energia convogliata durante quel piccolo/grande rito meditativo deve essere "sentito" ogni momento della giornata ed essere affiancato ad un lavoro di ricerca di Sé..ovvero spogliarsi di tutti i condizionamenti che ci allontanano dallo spazio di veglia... a giacere in quello "spazio" divino.
Tornando al tuo dire finale....concordo che la pratica, quella Vera (e non quelle divulgate dai piccoli corsi per coppie infelici..anche se nè li condanno nè li applaudo) andrebbe realmente "praticata" solo ad un livello massimo di risalita al Padre..e con un "maestro" tantrico al fianco...che non ti permetta di cadere in una nuova illusione...ma che ti mantenga sempre in Presenza...Ecco ricomparire le figure di Gesù e Maria Maddalena..la tantrika coppia...
così mi capita d'osservare....

Era solo una battuta, Ati. Non chiudo niente. Lo sai perchè qui mi sento in trasferta e non dipende da te ma da un'atmosfera generale. Che forse è "fisiologica" ma che a me proprio non piace.
Poi ... ci sarebbero un sacco di cose. Troppo complesse per affrontarle qui.
Comunque se ho tempo e se mi pare di avere qualcosa da dire, "sconfinerò" ancora.

Comunque hai ragione, io avrei proprio voglia di fare un immenso lavoro di semplificazione qui. Ci sono cose complesse e cose semplici. A volte ho l'impressione che si sia la tendenza diffusa semplificare (banalizzare) quelle complesse e a complicare (e forse ancora banalizzare) quelle semplici.


ps Una domanda. Quello che ho letto in questa duscussione mi ha portato alla mente un' esperienza che per me è stata profondamente trasformatrice ma che non ha a che fare con il sesso. E' possibile che un contatto profondo, "tantrico" (virgoletto apposta, prendere questa parola con le pinze per favore), prescinda dall'energia sessuale? O meglio, dall'atto sessuale?

sai che succede? e lo dico perchè a suo tempo mi succedeva anche a me... l'atmosfera che a me non piaceva (in un altro "posto"..) era perchè andava a toccare un mio grande nervo scoperto..poi, scoprendolo del tutto... mi sono rilassara al gioco (chiamiamolo così...perchè qui è un gioco..) sia complesso che semplice..ed ho scoperto che la complessità sta nella semplicità e viceversa....nel mezzo risiede il Presente..ciò che noi osserviamo...

la domanda che poni...: sì.. l'energia è Unica..e parte sempre dall'energia sessuale che può venire stimolata e fatta risalire anche senza un contatto....in fatti anch'io ho lavorato con quell'energia..che, raggiunta la stessa una tensione perfetta...mi ha fatto saltare alcuni argini permettendomi alcune nuove diciamo..percezioni...
Poi..in seguito mi sono resa conto che tipo di energia stavo convogliando..diciamo stimolando senza che io lo sapessi..ma CHI di fronte a me lo sapeva eccome! ..e conduceva il gioco...abilmente. (spero di averti risposto)

Se è Amore, sì.
Ed è l'unica cosa che conti, al di là di tutte le barzellette 'tantriche' che ci stiamo raccontando.

il Tantra è AMORE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!_bracc ine

e allora perché chiamarlo 'tantra'? perché tante parole?

Questo fa idolatrare l'involucro, a scapito del contenuto. Come spesso accade.

Il problema e' che si confonde l'Amore con l'attaccamento, per questo se ne parla.
Perche' uomo e donna che si amano inconsapevolemente hanno tutta una serie di effetti secondari.
Ho amici malati di gelosia cronica, nonostante la meditazione.
Altri perfettamente insoddisfatti non solo del rapporto con il/la compagna/o, ma della vita in genere. Pur praticando la meditazione, o pensando di vivere una vita spirituale.
.....................

Perchè è insito nella nostra natura umana e non solo per questo argomento.

C'è il pittore che dipinge il quadro...
poi c'è il corniciaio che gli mette la cornice...(non sempre appropriata)
poi ci sono i critici che disquisiscono sul valore e sul contenuto e del quadro e su ciò che il pittore voleva esprimere attraverso questo...(di solito sono tutti di opinioni diverse e non sempre capiscono qualcosa di quello che veramente era il messaggio del pittore)
poi ci sono coloro che prendono spunto da quel quadro e si ispirano ad esso per dipingerne altri...
poi ci sono quelli che si ispirano al quadro e creano una corrente di pittura ispirata al quadro stesso...
poi c'è chi lo cataloga, lo fotografa, lo misura...
poi c'è chi riproduce in serie per venderne le copie (quante pietà di Michelangelo e Colossei di plastica si vedono sulle bancarelle?)
poi c'è qualcuno che se lo osserva ed è come se osservasse un muro...
poi c'è qualcuno che se lo osserva ne trae delle sensazioni, se le gode e passa oltre...
poi c'è il vandalo che lo squarcia...
e qui mi fermo ma si potrebbe andare avanti...ognuno può aggiungere altro...

ed un quadro è in fondo solo un oggetto...

Ah, ma su questo non ci piove! Sono convinta che le cose che ci irritano negli altri sono molto spesso quello che noi non ci permettiamo. E quando non è così, comunque toccano un nervo scoperto. So di avere un problame con l'aggressività. Con la mia in primis, con quella degli altri di conseguenza. Anche con i deliri di onnipotenza ho dei conti aperti. Ma preferisco "lavorarci" a 3 dimensioni. Qui è un gioco, appunto, e quando gioco preferisco divertirmi (e così ho portato un po' di psicologia al piano di sotto )

Mi hai risposto, grazie.