Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
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Alla mia Musa predil-letta (da lettura)... Concitata-Mente
Appassionata-mente ...trattengo e Ti rivolgo il personaggio di Gesù... e la capacità di provare Amore....
"ama il tuo prossimo come te stesso....purchè carino e dell'altro sesso..." ecco la nostra capacità d'amare....la sola e vera capacità d'amare....<parlo della massa..of course..non vorrei shakerare la tua adrenalina e il Sangue impazzito (bella canzone dei Timoria) creandoti un improvviso Risveglio di coscienza... vado piano >
Che ne dici di queste parole di Gesù tuo fratello?
Tenti un colpo basso! Mai letto uno dei più bei libri che mi sia mai capitato di leggere? Un Libro che parla di eros, lo sublima, attingendolo per grazia di un rapporto simpatetico con Dio, restituendolo al proprio Creatore nel corso di un profondissimo e piacevolissimo, anche per un palato letterario, rapporto di devozione. Questo Libro, ripeto, bellissimo, parla di carnalità, tant’è che indugia alquanto nella poetica descrizione delle fattezze dei due protagonisti… due amanti proposti al lettore in carne ed ossa. Due amanti che si giurano amore eterno e che trepidano nell’attesa l’uno dell’altra. Bello! Davvero notevole. E’ vita, carnalità, eros, Amore rivolto ad esseri umani e sempre da questi attinto, che però è anche il riflesso, quello di cui tu parlavi, suadentissima Signora, di un Amore trascendente, quello di Dio verso gli uomini e degli uomini verso Dio. E’ l’esperienza umana. L’Amore di Dio è onnicomprensivo, è totalità, quello umano, invece, essendone un riflesso, e dovendo essere umanamente esperibile, è più circoscritto, meno altisonante, più simile alla nostra essenza, quindi imperfetto come noi. E’ dolore e gioia… ma questo l’ho già detto… per cui…..
Ahhh, scusa dimenticavo, il Libro in questione è il Cantico dei Cantici… rileggilo, se ti va, con questa umanissima chiave di lettura, l’esegetica è piuttosto variegata su questo tema, ma sarei in grado di postare (copia/incolla), delle bellissime pagine di un testo esegetico a cui sono particolarmente affezionato
"Quando vedrete uno che non è nato da una donna prostratevi e adoratelo..quello è il vostro Padre"
"Forse la gente crede che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco ferro e guerra. Perchè saranno in 5 in una casa..ce ne saranno tre contro due e due contro tre, padre contro figlio e figlio contro padre e saranno soli".
Che racchiudono queste parole? Chi sono quei cinque in una casa? Chì è colui che non è nato da una donna?
Metto il casco..vai pure....
Niente casco, tranquilla, guido piano, tu aggrappati stretta, sentirai calore.
Gesù non venne per portare discordia, non fu certo quella la sua intenzione… immagino… ma ben sapeva che le sue semplici parole avrebbero agito nel mondo come una pietra nello stagno, avrebbero prodotto delle onde che, diramandosi dal centro, si sarebbero propagate dappertutto, creando scompiglio. Per questo fu un rivoluzionario, un dissacratore, un vero Folle. Poi, converrai con me, Gesù fu Grande proprio perché ha proposto l’uomo al centro dell’Universo, ha antoporformizzato il creato, rendendo sacro l’uomo e desacralizzando, per certi versi, la divinità. Il suo insegnamento è bello perché semplice, il suo messaggio, rivolto agli umili, è espresso e manifestato con parole ed atti semplici, non poteva essere che così. L’intero suo insegnamento è racchiuso in quelle poche parole: amatevi come io vi ho amato. Amarsi in termini umanamente comprensibili, realistici, per questo, credo, ci venne donata la capacità di essere travolti da questo sublime sentimento. Ovvio che questo ragionamento può essere coerente con una visione metafisica del mondo, ma per chi come me non crede nel trascendente (mi sono dovuto immergere nella fascinazione dell’immaginazione per vedere Dio nell’amore umano… attività che svolgo spesso e con passione), questo Amore è frutto della grande capacità umana di sentire il prossimo, di viverlo con passione, con irrazionalità, è frutto dell’apprendimento del mondo in un rapporto bidirezionale nel corso del quale si riceve e si dà. Cosa? Emozioni, il trait d’union che coniuga l’interno con l’esterno (unico principio esoterico che mi sento di condividere, anche se con qualche diversa sfumatura di colore… i miei sono più caldi e vivaci). Gesù è stato, ed è tutt’ora, il grande paladino, il Don Chisciotte, l’alfiere e consolatore degli ultimi, dei reietti della terra… per questo mi piace… essendo un fetente, un ultimo, non posso che amare gli ultimi.
Solo dopo sarà possibile scrivere e parlar d'Amore..ne ho scritte di Poesie su quell'Amore... mistico/sensuale...Passionale..più di trecento..da qualche parte l'ispirazione improvvisa dovrà essere nata..
Pubblicane qualcuna, purché sia ricca di vita interiore… che aspetti?
ps..il fior di loto nasce e vive nel fango....
Il fior di loto è il fiore dell’oblio, ma lessi un tempo, non troppo distante, che per qualcuno – i Saggi o Risvegliati – la consapevolezza è reminiscenza, è devota a Mnemosine e non si disseta alla fonte dell’oblio: <Mnéme (memoria) sottrae l’eroe a Léthe (oblio) e lo consegna a Alétheia (Verità) che trionfa sulle tenebre notturne> (Bacchilide, XIII, 203-204). Per chi saggio non è, quindi io, memoria è solo una ricostruzione del passato individuale, e, per somma, dell’umanità, per cogliere colà, nel passato, la propria individualità o specialità. La Follia, cara amica, è quell’intimo grumo rappreso che si scioglie in canto, spesso poetico, altre volte passionale, tant’è che qualche sconsiderato scrisse (stavolta mi va di citare): <si tratta della Follia che prende tenere anime immacolate e inaccesse, le desta e le entusiasma in lirico canto e in altre poetiche composizioni; infonde ordine e bellezza ad antiche gesta, le sopravvenienti generazioni educando (pare parli della cultura – nota mia). Ma chi senza la Follia delle Muse si avvicina alla poesia, convinto di diventar poeta per averne acquisito la tecnica, inutile è a lui la sua arte perché, di fronte alla poesia dei Folli, la poesia del saggio ottenebrata scompare> (Fedro, 245°). Pare che anche il vate primigenio del pensiero ultrauranico convenisse sul fatto, almeno in questo brano, che l’abbandono e la passione, cioè sentire gli altri con empatia, siano le Muse ispiratrici della poesia, che sarebbe poi la sublimazione dell’anima, tanto è vero che si parla di anima poetica… un simbolo che, in quanto tale, coniuga l’uomo al mondo. Prevarrebbe, almeno in questo passaggio, la follia scompaginatrice, il Chaos, rispetto alla saggezza regolatrice, il Kosmos… so bene che il pensiero del cantore delle idee è ben altro. Molto più complesso, e non può essere rappreso in queste poche righe, ma tanto e null’altro ora mi occorre.
Ciaoooooooo!!!!!! (piacevole conversazione… finalmente)
InChiNo!
Ultima modifica di visechi : 12-01-2005 alle ore 10.07.09.
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