Forse abbiamo concetti diversi,

"indagare la natura di noi stessi" è introspezione è la spiritualità che intendo. Snaturarla è farlo per ottenere qualcosa (paradiso, Satori, illuminazione, Nirvana) qualunque cosa sia.

Credo che mettere un obbiettivo in fondo all'indagine spirituale, ne comprometta il senso tramutandola da "capire chi sono" a "trovare quel che spero".

E' molto giusto quello che dici. Non è spiritualità cercare il comodo, il bene, l'utile... lo è cercare "cosa", "come" e "perchè", a prescindere da quel che sarà l'eventuale trovato. L'atteggiamento spirituale giusto è aprirsi alla verità, quale che sia. L'illusione, in pratica, porta al fallimento: prova a girare a sinistra in una curva a destra ... e poi vedrai!

La cosiddetta indagine spirituale per me conduce al Conoscere se stessi... è conoscere chi indaga.
Allora la domanda è: chi sono io?
Questo a prescindere dal concetto di spiritualità.

Lo scopo in se non esiste...viene soltanto dall'approfondimento
di questa ricerca del "chi sono io?"

Le modalità per "raggiungere" l'irraggiungibile sono infinite e soggettive...e secondo me devono comprendere l'osservazione, lo studio, e l'intuizione di cos'è anche lo strumento che si usa per indagare.

Quando la ricerca sarà conclusa accade che si "Realizza" che il "Cercatore" è il "Cercato" stesso.

Te lo dico così...ma so che ora è difficile, quasi impossibile, da capire.

Per cui va bene indagare...se ti va...se devi...se puoi...se vuoi.
Non ha nessuna importanza il "tuo volere" senza il SUO.

Piaccia o non piaccia ai fautori della libera volontà.

Senza la "Grazia" della Comprensione che è un Tutt'Uno con la Fede (non la soggettiva credenza in alcunchè, di qualche Divinità...religione ecc.)...si brancola nei concetti...nelle credenze varie...nelle pseudo logiche...nella illusione di essere dei ricercatori spirituali o meno...perchè non si sa Chi si E', proprio qui ed adesso!

A volte anche negli armadi! Il guaio è quando si brancola nelle cassettiere... soprattutto se quelle non sono di buona famiglia...
Comunque, brancolare nella credenza soggettiva mi pare un peccato veniale, basta che non sia la soggettiva di qualcun altro...

'...Credo che mettere un obbiettivo in fondo all'indagine spirituale, ne comprometta il senso ... '

bè si...in fondo sarebbe come voler fare un esperimento, dando però a priori il risultato...
la cosa bella son proprio le 'sorprese' che ti portano ben distante da ciò che tu ritenevi di essere...

spiritualità è un modo di percorrere la propria strada, non un patteggiamento per avere qualcosa in cambio...

perdonami il ritardo ... eccomi .

"vivere la vita"

essere la vita, accorgersi di essere vivi. No non è necessaria la "spiritualità" per essere vivi ... basta sentirsi parte di essa senza riempiersi la mente di sante idee sante. Vivere pienamente materia emozioni e spirito ... mescolarle insieme ... renderle pulite da ogni tentativo di tentata evoluzione ed essere liberi mentalmente e emozionalmete di "SENTIRSI VIVI " .... ecco il solo descrivere questo ... tentativo mal riuscito ... mi riempie ...

"onestamente"

difficile da spiegare perchè effettivamente ognuno in se dice di esserlo ... infatti io credo se qlc afferma "io sono dio" .. perchè so che sinceramente lo crede ... ecco onestà "onestà intellettuale" è saper individuare quel gioco divertente di ruoli che mettiamo in atto ogni giorno .. in ogni momento.

La persona più Spirituale che ho conosciuto era una persona che non sapeva un bel niente di veda e ermete ... ma sorrideva e sapeva riconoscere il sorriso e tirarlo fuori da chiunque ! Rimanevo affascinata ad osservare i suoi discorsi, semplici ..veri .. di una persona limpida, ingenua, VIVA ...

..spero di non scatenare nessuno ... mi piacerebbe davvero provare a sviscerare questa ONESTA (dove sarà l accento sulla tastiera americana ... ?? uff )

SECONDO ME onesto è colui che si pone la domanda ... perchè sto facendo questa cosa? cosa sto soddisfando, quale bisogno ?? e l onestà è nella risposta ... che ognuno è capace di darsi. Onesti con se stessi vuol dire capaci di vedere i propri meccanismi, bisogni di potere, di manipolazione, di coccole anche , perchè no ... di vittimismo e controvittimismo ...meccanismo subdolo e difficile da individuare ... ecco l'onesto ... che non è l umile .. che altro non è che ego anche quello.

Dai aiutami ad approfondire ...

la differenza sta lì ... tra "voglio" e "vorrei"
tra "perdonare" e "distaccarsi"
tra "amore" e Agape

tra spirituale e vivente ...

la differenza sta anche a non aver troppa fiducia in se stessi...L'indagine e l'onestà ha un solo senso, quello iniziale..
più si procede..meno si vedono i propri meccanismi...si possono togliere solo quelli vistosi e grossolani..dopo, credere di Vedere se stessi è pura illusione...
Dovrebbe essere chiaro..il perchè..

La sviscero io per te.

Dal profondo del mio cuore in assoluta onesta' ti dico quanto segue:
"smetti di cercare, perche' non c'e' nulla che si possa trovare.
E' gia' tutto qui, in questo preciso istante, solo che non lo vedi".

p.s.: Prova a vedere, senza entrare nel giudizio... e sei arrivata.....almeno per un attimo, prima che il pensiero inizi a funzionare....

yam ...

a parte tutto ... ma cosa c'entra con il tema !?
Evitiamo di sviare continuamente lo scopo ...

grazie!!!