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12-09-2004, 15.58.23 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-09-2004
Messaggi: 91
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Neman mi limito a dirti sei un ottimo osservatore.
Il sistema dell'autosufficienza funziona solo fino ad un certo punto; per superare il limite è necessario qualcosa di più. Ed è questo qualcosa che mi interessa. L'ignoranza è l'incapacità di leggere tra le pieghe della Creazione. E per te cos'è la prevaricazione? ciao |
12-09-2004, 16.19.24 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Ri-Ciao Mercurio
Non posso non ricambiarti il riconoscimento... se sai individuare le capacita' altrui vuol dire che le riconosci anche in te. Non intendevo l'autosufficenza con il stare da soli o addirittura l'isolamento ma piu come un incitamento a prendere iniziative per se stessi innanzitutto. Domandare e rispondere inteso anche nella sfera affettiva per es. Non e' solo la mente che chiede e risponde.....
Per me l'ignoranza non e' un'incapacita' bensi la capacita' di ignorare le cose...simile alla non curanza. Per quanto riguarda la lettura...si fraintende, sottintende e delle volte si sovraintende. La prevaricazione in questo contesto e' continuare per la propria strada fino alla fine sia nel bene che nel male. Cosi secondo me. Ciao Ultima modifica di neman1 : 12-09-2004 alle ore 16.21.49. |
13-09-2004, 09.55.22 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-09-2004
Messaggi: 91
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Citazione:
Scusami, ma faccio fatica a rendere correttamente il mio pensiero... forse per più eccessiva autotutela che per incapacità a farlo. Non avevo inteso quella che definisci "autosufficienza" per "isolamento".....anche se un vero "isolamento" forse non esiste. E' vero che la "lettura" a volte (anzi spesso) è fallace, ma quello che reputo importante non è solo o soltanto il risultato della lettura in sè, ma lo sforzo che si impiega per svolgerla. All'inizio si sbaglia (e come potrebbe essere diversamente), ma è anche vero che il lavoro incessante è una ginnastica per la nostra mente e la nostra intelligenza. Non è solo la mente a dare risposte alle nostre domande... è assolutamente vero, a meno che non si dia una definizione di "mente" più ampia di ciò che comunemente si crede. Non ho ben inteso la tua definizione di prevaricazione. Ciao |
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13-09-2004, 16.33.06 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Citazione:
L'ispirazione e stimoli in generale inclusi i condizionamenti e ricerca della "luce che ti guida" come il: qualcosa in piu? E' un suggerimento in forma di domanda. Ciao |
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13-09-2004, 17.23.00 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-09-2004
Messaggi: 91
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No....non intendevo questo. Provo con un esempio (maldestro)
Ho una macchina che conduco ormai da tempo immemore al 5% delle sue possibilità ed uso per carburante una miscela poco efficace per sfruttarne le massime prestazioni.....se voglio sfruttarla al massimo devo prima revisionare il motore e poi trovare un carburante più efficace. La revisione compete a me.....ma mi manca il carburante. Ecco cosa intendo per "qualcosa di più". Provo con un linguaggio alchemico? Cerco la scintilla per accendere l'Athanor. Temo che questa discussione non interessi a nessuno..se non a me e a te. E so già (ma non lo ignori) che qualcuno riderà di quello che ho scritto. ciao |
20-09-2004, 09.54.01 | #18 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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LA COMPRENSIONE
Ciao, riprendendo questa discussione, voglio inserire una barzellettina a mio parere simpatica che ho trovato in giro sul web... a proposito di Comprensione ed intuizione..(la vera "tecnica" mentale che porta all'illuminazione)
C'era in vendita una casetta molto bellina, e il proprietario la mostrava al potenziale acquirente, un filosofo. "La casa è piccola" spiegava il proprietario, "ma è comoda e accogliente", c'è perfino un frutteto. E il prezzo è molto basso! C'è solo un problema: ogni due ore passa un treno, proprio a due metri dalla finestra che dà sul retro. Ma le assicuro che dopo una settimana non le darà più fastidio." "Non c'è problema" ribattè il filosofo, "vuol dire che per la prima settimana dormirò da un'altra parte!" non me ne vogliano le persone che si autodefiniscono "filosofi".. se dotati di discreta intelligenza ed ironia trovo ci sia qualcosa da..comprendere.. |
22-09-2004, 18.52.57 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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neman
anche se la domanda l'hai posta ad Orlando ti rispondo anch'io. "porgi l'altra guancia" non credo Gesù volesse dire di farsi dare uno schiaffo beati e tranquilli, altrimenti entrebbe in netto contrasto con l'altra frase "siate docili come colombe ed astuti come serpenti". Per me il senso è nell'interrompere causa-effetto. Tu mi dai un pugno ed io ricambio. La non reazione non deve però equivalere ad una passività ma ad un forza, un essere presenti e vigili nella consapevolezza della realtà. Esempio: Tizio mi dice: "sei una puttana". Il sangue mi sale alla testa ed io divento una furia scatenata. Reazione normale e nessuno potrebbe criticarmi. Ma Gesù dice che non va bene. Ed in effetti se io sono diventata piena d'amore, illuminata, o quantomento consapevole della realtà risponderò:"mi dispiace per te ma non lo sono, devi andare a cercare da un'altra parte". Se poi uno mi aggredisce fisicamente devo starmente immobile a subire?! non credo che sarebbe un atto d'amore nei confronti del mio corpo e della mia mente. Il nostro corpo è un dono di Dio. Non dimentichiamo che le parole di Gesù non sono quasi mai da prendere alla lettera ma vanno comprese in base alle capacità raggiunte dal nostro cuore e dalla nostra mente. La frase mi sembra andava completata anche con "se qualcuno ti ruba metà del tuo mantello tu offrigli anche l'altra" non mi ricordo se è proprio così la frase ma il senso è questo. Quindi Gesù vuole dirci di non prendercela, di non provare risentimento, rancore, rabbia. Di lasciare andare il nostro attaccamento, in fondo ci chiede "solo" di uscire dal gioco di causa-effetto. Ciao mary |
23-09-2004, 00.01.53 | #20 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-08-2004
Messaggi: 388
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Hai ragione Mary!!se qualcuno ti fa del male accettalo,capirai col senno di poi che quel male a te ti era necessario,il dolore e la sofferenza sono le armi che dio usa per farci crescere,un pò come la medicina,più è amara e più ti farà bene,una volta che hai sviluppato gli anticorpi,allora niente e nessuno potrà più ferirti.
ciao ermes |