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08-08-2004, 17.09.18 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 26-07-2004
Messaggi: 18
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Per Mary:
hai ragione! Secondo me la castità in senso religioso deve essere intesa come castità spirituale e non di certo in senso fisico. Imporre la castità fisica è come incatenare qualcuno per non farlo scappare dalle proprie responsabilità ma qui "scappare" non è inteso in senso fisico! Per Dana: sì, un prete o una suora con famiglia avrebbe un po' meno tempo da dedicare alla propria attività, ma probabilmente avrebbe molti più "colleghi". Inoltre sarebbe più felice e alternandosi tra il ruolo in famiglia/società e quello in chiesa potrebbe essere un ulteriore collegamento, una scorciatoia per conciliare religione e vita quotidiana, sfere che rimangono spesso distinte e che invece, secondo il mio modesto parere, dovrebbero intersecarsi, quasi sovrapporsi. Ciao! |
08-08-2004, 22.19.30 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Citazione:
Sono perfettamente daccordo, anche la testimonianza di fede che un prete o una suora potrebbe dare nell'ambito della vita quotidiana sarebbe molto più efficace. Ho conosciuto e ricordo ancora con molto affetto un prete che lavorava come operaio in fabbrica: è evidente che testimoniare la sua fede nell'ambito lavorativo quotidiano valeva più di mille prediche dal pulpito della chiesa. |
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