"Secondo la terminologia induista, chi è rajasico, attivo, vive intensamente, mentre si deve diventare satvici, calmi, sereni, raccolti in se stessi. Così tanto e così bene che mi si era imposta l’immagine del saggio in meditazione, gli occhi chiusi e il sorriso del Buddha, a scapito dell’immagine dell’uomo che osa partecipare completamente all’esistenza e accettare tutte le forze e tutte le pulsioni che sono in lui prima di divenirne poco a poco padrone. Sì, rischiamo realmente di ingannare noi stessi. Non accuso e non condanno nessuno dal momento che anch’io sono parte in causa. Io stesso ho corso abbondantemente quel rischio, non soltanto voi, ragazzi e ragazze, uomini e donne che pure lo correte. E ci tengo a dire che parlo unicamente in nome della saggezza e in vista della più alta forma della spiritualità. Cerchiamo di essere innanzi tutto perfettamente naturali prima di aspirare al soprannaturale. “Colui che tradisce la terra non raggiungerà mai il cielo”, questo famoso motto è eloquente.
E’ un tragico errore continuare, nella convinzione che il cammino della spiritualità lo esiga, a soffocare una vita che è già considerevolmente mutilata: se mi ritiro a poco a poco dal mondo realizzerò l’archetipo del saggio che ha rinunciato a tutto, immerso nella beatitudine del nirvana. Si tratta di un’immensa menzogna, frutto della negazione e della paura.
Chi conosce soltanto un poco l’opera del celebre, forse troppo celebre Rajneesh, sa quanto egli abbia insistito sul tema “osate vivere”, utilizzando parole come ‘celebrare’ o ‘celebrazione’: celebrate, fate della vita una celebrazione. Ma sebbene trovo ammirabili certe pagine di Rajneesh di questo o quel libro, non mi avvalgo del nome di un uomo che non ho mai avvicinato e di un ashram dove non ho mai messo piede. Mi attengo ai maestri che hanno segnato la mia strada.
Tutto ciò che avete sentito dalla voce dei grandi saggi o letto in testi della tradizione spirituale è certamente vero, e ‘la morte a se stessi’ è certamente un aspetto fondamentale del cammino spirituale. Non possiamo rimanere nel bozzolo e diventare farfalle alle stesso tempo. I bozzoli non mettono e non metteranno mai le ali: ma cominciamo dall’inizio. Se desiderate raggiungere una spiritualità che non sia una caricatura, abbiate il coraggio di riconoscere tutta la forza vitale che esiste nel bambino e che in voi è rivolta contro se stessa. Certo, l’effervescenza del bambino diminuisce con l’età. Non ci si aspetta che una persona anziana sia vivace come un bambino di due anni che ha voglia di correre dappertutto e di mettersi a scalare ogni cosa. Ma sono convinto che una gran parte di ciò che attribuiamo all’avanzare dell’età derivi di fatto dalla repressione della forza vitale in noi, innanzi tutto da parte di chi ci educa, poi da parte dell’esistenza in generale, e infine da parte di noi stessi, e sono convinto che non si può divenire né un asceta né una yogi se si soffoca questa forza vitale.
Se avete letto anche soltanto qualche libro sull’induismo, sapete che l’esoterismo dello yoga si fonda sulla liberazione di una forza molto potente, kundalini, il cui risveglio prematuro in un corpo non sufficientemente purificato può anche essere pericoloso. Io non mi avvalgo dell’hatha yoga né dello yoga kundalini ma mi ricordo del mio smarrimento quando, imbevuto com’ero dell’insegnamento di Ramdas, di Ma Anandamayi, di Ramana Maharshi, Swamiji mi volle mostrare nel 1966 la falsità del mio ideale di meditazione e di spiritualità pura, mentre molti aspetti di me rimanevano incompleti e frustrati, una parola alla moda che conosciamo tutti.
Quell’uomo era, forse più di altri, l’incarnazione della rinuncia. A dispetto di tutti i falsi ideali che abbiamo del ‘saggio’ era per esempio all’estremo opposto di un Gurdjieff, che non ho mai incontrato ma la cui verità o leggenda ha ispirato i primi dieci anni della mia ricerca. Gurdjieff, che aveva vissuto con grande intensità le sue avventure in cerca della verità, alla fine del diciannovesimo secolo, quando ogni viaggio rappresentava una vera spedizione, aveva l’abitudine di spingere i suoi discepoli mettendoli in situazioni molto difficili e suggerendogli di osare a viverle pienamente. E’ stato tacciato di immoralità, è stato accusato di essere lui stesso un debosciato, è stato trattato come un Rasputin, ma io sono sempre stato convinto che un uomo capace di comporre una musica così pura e cristallina non si poteva ridurre all’immagine che ne davano i suoi detrattori; al contrario, in una forma sconcertante e forse anche sconveniente, era un maestro e un saggio."

da "L'Audacia di Vivere" (di Arnaud Desjardins - Ubaldini ed.)






p.s. ..dedico questo pezzo ad una Forma emergente e sconveniente che ho recentemente incontrato in un mio breve viaggio...

Forse , chissà , sarebbe stato più opportuno inserirlo nei percorsi riflessivi interattivi - percorsi di ricercA .

Però forse un copia ed incolla di questa portata credo che andrebbe anche magari commentato da chi è riuscito a farlo proprio.

Tutti credo abbiamo più o meno le librerie ben fornite e comprarsi un libro è sicuramente interessante.

Quello che è stimolante di Interent e del web è l'interattività e quindi provare a condividere con altri qualcosa , ma ripeto , fermarsi ad una pagina , sinanche dedicandola ad un qualcuno di misterioso....mi chiedo....ma che senso ha ?

Aspetto di ricevere un tuo feedback e provarti ad ascoltare di nuovo , e di sentire la vera voce del tuo cuore ..........


Rocco

Forse...Rocco....forse tutti abbiamo scaffali pieni di libri che acquistiamo in un momento di sublimazione...di inno alla vita e poi li lasciamo la... poi riprendiamo in mano quel particolare libro dopo molto tempo e ne scopriamo effetti diversi..poi lo rileggiamo dopo nuovo tempo trovando nuove sfumature..fino a che arriviamo a comprensione e sitonia con "Colui il quale" lo ha scritto..e lo ringraziamo.....e gli porgiamo un gran sorriso..o una bella risata....
Forse...
forse non riesci a sentire la voce del mio Cuore..perchè un cuore che pulsa in un certo modo è difficile da ascoltare..più facile è negare i suoi battiti...e sentire aritmie...
Forse...

E' energia astrale, ancora molto grezza. Devi andare molto oltre, per capire cosa è realmente lo Yoga.

Ciao, Giulio

Grazie Giulma....
forse ti sfugge che l'articolo del libro in questione è stato scritto da un Illuminato che ha percorso parecchi sentieri prima di raggiungere il Brahman... e non da me.
Comunque capisco cosa mi vuoi dire...

Ciao, un abbraccio da atisha

x Atisha ....forse ..forse ..forse....diceva mia nonno.

Pare che tu sia strapiena di dubbi. Qualche dubbio legittimo apre le porte della saggezza , troppi la affossano.....

E' lecito che tu abbia dubbi su di me , ..per cui ..prova ancora ad indagare..... e meglio.

Io ho nel frattempo un dubbio si di me e ci rifletterò su : ma non è che sono troppo ignorante per capire quello che srcivi ?

Ti parlo col cuore e dico : prova ad esprimerti "cumm' mammeta t'a fatt" diciamo noi a Napoli.

Non sono laureato e fatico a seguirti per metafore e poesie.

Però mi interessa provare a comunicare con te ? Son degno ?

Riguardo alla Kundalini invece ho letto varie cose , pratico Yoga da 10 anni e mai ho provato q.cosa del genere , nè persone che hanno pure esperienze Indiane & Co. me ne hanno parlato ..possibile ? .....ho frequentato per anni persone così distanti dalla Kundalini ?

C'è gente che con lo Yoga è arrivata a compiere imprese al limite dell'umano , a -135 Mtrs....ma non hanno mai parlato a nessuno di Kundalini...

Non escludo che ci sia una forma di energia infinita dentro di noi che è possibile osservare solo quando c'è la pura e semplice osservazione..possibile......

Cosa intendete voi per Kundalini ? L'avete mai provata ? Sapete definirla ?



A presto amici



Rocco

kundalini=eros spirituale
forza vitale energetica che opportunamente purificata attraverso un lavoro di triplice purificazione (corpo fisico, emozionale e mentale) e attraverso esercizi e tecniche può portare a nozze mistiche e a fusione con l'UNO, ma che nei santi avviene per via di orazione e grazia divinavedi estasi di santi etc...(una buona
lettura anche se piena di simbolismi è il Castello interiore che
attraverso la simbologia delle stanze può essere paragonato ai chakra anche se Santa Teresa d'Avila non ne era a conoscenza

E' un pò diversa la questione. Le energie a disposizione di un essere sono ben altre. Queste sono solo energie dell'astrale, ancora troppo grezze e basse. Le energie più sottili sono ben altre.
Così, risponderò anche a Rocco.
Ciao, Giulio

Giulma..mi piacerebbe tu espandessi ciò che scrivi..dunque è un girarci intorno. Visto che ti sei esposto, t'invito a esprimere meglio ciò che Sai.
Un saluto al tuo Sé

Rocco... Amico Sincero...


Non escludo che ci sia una forma di energia infinita dentro di noi che è possibile osservare solo quando c'è la pura e semplice osservazione..possibile

Hai addirittura 10 anni alle spalle di yoga... Io non ho praticato niente di tutto ciò... so praticamente ben poco di Yoga..Hata, bakti, raya, karma,kundalini, tantra e altro..tutti bla bla per me.. diciamo che sono "enciclopedica" come mi definisce un amico.. Mi piace sapere ciò che sento possa servirmi in quel dato momento al fine della ricerca...ma per quello che ho potuto capire dal mio "sentire" più profondo, l'energia Kundalini, come diceva Ramana Maharishi, esiste per i principianti dello yoga perchè per chi ricerca il Sé (ovvero l'Unione..), sia chakra che "kunda" non esistono..
Questo tipo di yoga è a parte ed è molto pericoloso perchè se eseguito in modo sbagliato (senza strumenti) può provocare danni gravi..
Quando parliamo della Kundalini che sale verso il shasrara (si scrive così??)s'intende uno stato non dei più elevati, infatti esso può portare ad utilizzare le shiddi, i famosi poteri psichici tanto desiderati dalla "mente" dei più..ma che NON porteranno assolutamente alla realizzazione del Sé.
"Ciò che va e viene non è eterno, perciò non è reale".qualcuno aveva scritto.. quindi se sono fenomeni transitori, ovvio che non soggiornano nel reale ma nella fenomenologia del momento.
La Realizzazione del Sé è uno stato superiore di Unione Permanente che comprende tutto, anche il fenomenico...ma non è quello e non può essere offerta a parole, va sperimentata..cercata con sforzo e devozione...insomma va accolta.. preparata. E' uno stato di Grazia..


p.s. neanch'io sono laureata..rilassati! non è un problema ..non trovi?